Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 3194 du 16 avril 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 3194/XI Adozione di iniziative per il rispetto delle norme di legge vigenti in materia di rischio da amianto. (Approvazione di mozione)

Mozione Il Consiglio regionale

A conoscenza delle domande dei lavoratori e pensionati valdostani tendenti ad ottenere il riconoscimento dei benefici previdenziali previsti dalla legge 257/92;

Presa in esame la vertenza aperta nei confronti dell'INAIL di Aosta, a cui compete di rilasciare l'attestato di esposizione al rischio da amianto, dopo aver fatto le dovute verifiche ed ispezioni nei luoghi di lavoro;

Constatato che dalle verifiche è risultato che alla "Cogne Acciai Speciali" il rischio sussiste in misura rilevante all'interno dello stabilimento, mentre l'INAIL, dopo oltre due anni, ha presentato una relazione che contiene soluzioni inaccettabili, in quanto con il metodo seguito per considerare l'esposizione al rischio, pochissimi sono i lavoratori che godranno dei benefici previsti dalla legge;

Nel ritenere

1) che l'INAIL di Aosta debba seguire gli itinerari e le linee guida ministeriali seguite dalle altre Regioni e città per il riconoscimento dell'esposizione al rischio;

2) che dall'INAIL di Aosta non venga data attuazione alle nuove norme che il Governo sta sostenendo alla Commissione Lavoro e Previdenza Sociale del Senato, ancor prima che divengano legge dello Stato. (In sede di Commissione lavoro del Senato sono all'ordine del giorno i cambiamenti all'attuale legislazione, allo scopo di diminuire i costi e la spesa a carico degli Enti previdenziali, a scapito dei lavoratori e pensionati);

3) che l'INAIL non debba trincerarsi dietro la cosiddetta soglia di rischio, dal momento che ci sono patologie per le quali non è individuabile una dose-soglia. Qualsiasi soglia può causare un danno alle persone e come tale deve essere riconosciuto;

4) che l'INAIL con il metodo seguito, oltre a ritardare ulteriormente i tempi del riconoscimento del rischio, favorisce l'apertura di un contenzioso con i lavoratori e pensionati in sede amministrativa e legale (senza la possibilità di prevedere i tempi di definizione dei singoli casi);

Nell'auspicare

- una maggiore obiettività nell'esame delle domande e quindi dei "Curriculum" dei singoli lavoratori interessati;

- l'apertura di un "Tavolo Tecnico" in sede di Ministero del Lavoro a Roma, come è già avvenuto nel passato per altre imprese di tutti i settori;

- la nomina, se necessario, di un esperto di parte che esprima una valutazione tecnica sul metodo seguito dall'INAIL per il riconoscimento del rischio;

Dà mandato

Al Presidente della Regione Valle d'Aosta e ai Parlamentari valdostani al fine di mettere in atto tutte le iniziative che si rendono necessarie per ottenere il rispetto delle norme di legge vigenti in materia di rischio da amianto.

F.to: Beneforti - Lanièce - Squarzino Secondina

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Sono due anni che presentiamo periodicamente interrogazioni ed interpellanze su questo argomento. In questa mozione, presentata a conclusione di legislatura, chiediamo un impegno comune della Regione a sostegno della vertenza aperta in difesa dei diritti dei lavoratori che hanno presentato domanda per aver lavorato in ambienti con rischio da amianto.

In un primo tempo abbiamo seguito la vertenza per colmare i ritardi che si registravano nell'accertamento del rischio da amianto e per mettere l'INAIL nelle condizioni di accertare il rischio esistente, in modo che i lavoratori potessero beneficiare dei diritti previsti dalla legge n. 271/1993; inoltre affinché l'USL svolgesse tramite le sue strutture la vigilanza e i rilievi di propria competenza, la Cogne mettesse in atto la bonifica dei luoghi a rischio e i lavoratori venissero sottoposti agli accertamenti sanitari previsti dai regolamenti di legge; infine anche per mettere le organizzazioni sindacali nelle condizioni di svolgere il ruolo che sono chiamate ad esercitare in difesa dei lavoratori. Questa è stata la prima parte della nostra iniziativa, ciò che abbiamo svolto, ne abbiamo avuto conferma in questo Consiglio quando ne abbiamo discusso e l'Assessore ha dato risposte precise a queste argomentazioni che portavamo.

Accertato - anche se con ritardo - che il rischio da amianto esiste ed è esteso in molti reparti della "Cogne Acciai Speciali", l'INAIL ha presentato la relazione finale che, a parere delle organizzazioni sindacali e dei patronati di assistenza, contiene soluzioni inaccettabili, che non tengono conto della realtà esistente e non danno ai lavoratori la possibilità di beneficiare dei diritti previdenziali previsti dalle norme di legge. Abbiamo ritenuto pertanto che non bisogna affidare all'INAIL ogni decisione e costringere i lavoratori magari a presentare i ricorsi successivamente in sede amministrativa e legale. È dunque necessario che venga verificata l'esattezza del metodo seguito dall'INAIL per l'accertamento e per il riconoscimento del rischio da amianto; l'INAIL di Aosta dovrebbe seguire gli itinerari e le linee guida ministeriali che già altre regioni e città adottano per il riconoscimento dell'esposizione a rischio. Occorre che l'INAIL non dia attuazione alle norme sostenute dal Governo all'interno della "Commissione lavori e previdenza sociale" del Senato, ancor prima che queste nuove regole divengano legge dello Stato, perché a questo si sta assistendo! Rilevati i rischi esistenti, l'INAIL sta applicando le norme che vorrebbe il Ministero del lavoro ancor prima che queste siano approvate dal Parlamento! Infatti, l'INAIL non ha abbandonato il confronto in sede sindacale, tratta con i sindacati, con i patronati, e anche con la Regione - ne sono convinto -, ma dà attuazione a queste norme che sono restrittive rispetto alle linee indicate dal Ministero in precedenza a cui è stata data applicazione in altre province e regioni. Noi non possiamo permettere che questo accada: se vi sono diritti, questi devono essere rispettati, come devono ottenere soddisfazione i 48 lavoratori "dell'Ilssa Viola". Non è pensabile che i 48 interessati che hanno presentato la domanda non abbiamo una risposta o si liquidino sostenendo che, essendo cessata l'attività dell'azienda, non si può fare niente! C'è il mezzo dell'autocertificazione: con l'autocertificazione vi sono ancora persone viventi che possono dimostrare che questi lavoratori sono presenti! L'Assessore aveva avuto contatti con i titolari e so che si sta tuttora interessando per gli accertamenti del caso.

Con questo nessuno pretende che il rischio sia riconosciuto a tutti i costi a quanti hanno fatto richiesta, ma si pretende che siano rispettate le norme di legge e quindi le regole che determinano l'esposizione al rischio. L'INAIL non può e non deve trincerarsi dietro la cosiddetta "soglia di rischio", dal momento che ci sono patologie per le quali non è individuabile una dose-soglia. Qualsiasi soglia può causare un danno alle persone e come tale deve essere riconosciuto, e deve essere riconosciuto sia quando l'amianto è manipolato direttamente dal lavoratore, sia quando è respirato, perché il discorso che si sta facendo per restringere le regole da parte del Governo è quello di limitarsi alla manipolazione dell'amianto, escludendo chi l'amianto lo ha respirato. Questo cosa vuol dire? Che l'INAIL, seguendo questo metodo, oltre a ritardare ulteriormente i tempi di riconoscimento del rischio, favorisce l'apertura di un contenzioso con i lavoratori e i pensionati in sede amministrativa e legale, senza la possibilità di prevedere i tempi di definizione dei singoli casi.

Come riportiamo nella mozione, pertanto si rende necessaria: "una maggiore obiettività nell'esame delle domande e quindi dei "curriculum" dei singoli lavoratori interessati; l'apertura di un "tavolo tecnico" in sede di Ministero del lavoro a Roma, come è già avvenuto nel passato per altre imprese di tutti i settori…" - perché noi siamo partiti in ritardo, ma chi è partito prima ha definito metodi e regole in sede di Ministero del lavoro - "… e la nomina, se necessario, di un esperto di parte che esprima una valutazione tecnica anche sul metodo seguito dall'INAIL per il riconoscimento del rischio".

Per realizzare questi obiettivi e ottenere il rispetto delle norme vigenti in materia di rischio da amianto, occorre l'intervento dei Parlamentari valdostani, del Presidente della Regione, degli Assessori competenti, sia quello della sanità che quello dell'industria; è necessario il supporto, per quanto possibile forte ed unitario, di tutte le forze politiche, in particolare dell'intero Consiglio regionale. Questa mozione, che è aperta al confronto e al contributo di tutti, è stata presentata per questo motivo; siamo disponibili anche ad emendarla, se è da emendare, l'importante è che venga approvata. In altre occasioni l'impegno unitario del Consiglio regionale ha contribuito in modo determinante all'ottenimento non di favoritismi, ma di Giustizia con la "G" maiuscola. I 748 lavoratori valdostani, le loro rappresentanze sindacali di fabbrica e quelle fuori dalla "Cogne" hanno fiducia in tutti noi, ma da noi attendono un atto che li sostenga e che esprima loro quella solidarietà che in certi momenti si rende indispensabile.

Signor Presidente, cari colleghi, questo è l'ultimo provvedimento di questa legislatura; approviamolo insieme, tutti quanti! Si tratta di un atto sociale, di contribuire alla soluzione di una vertenza che interessa una categoria di lavoratori valdostani della "Cogne" e dell'ex "Ilssa Viola" potenzialmente invalidi, che chiedono di non essere lasciati soli. Siamo aperti al confronto, al dialogo e a tutte le modifiche possibili, ma facciamo sì che nell'ultimo Consiglio si compia qualcosa di utile anche per questa categoria!

Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) Questo è un tema che abbiamo affrontato in diverse situazioni. Sulla base delle sollecitazioni che sono state fatte dalla Regione, qualche passo avanti è stato fatto, sono d'accordo con il Consigliere Beneforti che ci sono ancora dei passi da fare.

Chiederei un attimo di sospensione per vedere di concordare un testo unitario.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 11,38 alle ore 11,46.

Président Il me semble de comprendre qu'il y a un texte qui a trouvé une unanimité, il va vous être distribué dans quelques instants. Est-ce que je peux fermer la discussion générale? Je ferme la discussion générale.

La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) Per comunicare all'Assemblea che la pausa ha consentito di trovare una convergenza di tutte le forze politiche presenti in aula, quindi il testo che si presenta è un testo unitario. Con questo atto chiudiamo la legislatura, è un atto positivo e, per certi versi, di buon auspicio per il futuro.

Président Je soumets au vote la motion dans le nouveau texte, présenté par l'Assesseur Ferraris et par les Conseillers Beneforti, Lanièce, Cottino, Tibaldi et Squarzino Secondina, qui récite:

Mozione A conoscenza delle domande dei lavoratori e dei pensionati valdostani tendenti ad ottenere il riconoscimento dei benefici previdenziali previsti dalla legge 257/92;

Presa in esame la vertenza aperta nei confronti dell'INAIL di Aosta, a cui compete il rilascio dell'attestato di esposizione al rischio da amianto, previe le dovute verifiche ed ispezioni nei luoghi di lavoro;

Preso atto dell'iniziativa dell'Amministrazione regionale volta a sollecitare, di concerto con le OO.SS. e i patronati dei lavoratori, l'INAIL, la Cogne Acciai Speciali e la Fintecna ad attivarsi per una positiva soluzione del problema, al fine di permettere ai lavoratori che hanno maturato i requisiti di accedere ai benefici di legge;

Ritenuto che, ad oggi, a fronte di un'elevata quota di lavoratori esposti al rischio amianto, sia stata riconosciuta ad un numero limitato di essi la sussistenza dei requisiti per poter usufruire dei benefici di legge;

Il Consiglio regionale

Nel ritenere

che, anche in Valle d'Aosta, debbano essere seguiti i criteri e le linee guida ministeriali adottati nelle altre Regioni per il riconoscimento dell'esposizione al rischio;

Nel ribadire

che l'esposizione al rischio amianto dei lavoratori della CAS non trova un adeguato riconoscimento nelle valutazioni finora espresse dall'INAIL;

Nell'auspicare

che i diritti maturati dai lavoratori vadano adeguatamente salvaguardati attraverso:

- la riconsiderazione delle domande presentate, anche sulla base dell'acquisizione di ulteriore documentazione;

- l'apertura di un "Tavolo tecnico" per definire linee di indirizzo in sede di Ministero del Lavoro, come è già avvenuto nel passato per situazioni analoghe;

Dà mandato

al Presidente della Regione Valle d'Aosta e invita i Parlamentari valdostani a porre in atto tutte le iniziative che si rendano necessarie per ottenere la piena applicazione delle norme di legge vigenti in materia di rischio da amianto e la completa tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti.

F.to: Ferraris - Beneforti - Lanièce - Cottino - Tibaldi - Squarzino Secondina

Conseillers présents, votants: 29

Pour: 29

Le Conseil approuve à l'unanimité.