Objet du Conseil n. 53 du 12 mars 1974 - Resoconto
OGGETTO N. 53/74 - Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza.
Oggetto n. 449 in data 13 febbraio 1974.
Manganone (Ind.) - Solo una precisazione da parte dell'Assessore, vorrei sapere se l'importo di 70 milioni, è già stato aggiudicato all'impresa oppure no.
Bordon (DC) - Un giorno avete sentito la reazione del Consigliere Mappelli e mi rivolgo particolarmente al Presidente della Giunta, come responsabile di governo, per sapere il motivo per cui ci venivano portate queste delibere, qui in ratifica, delibere assunte in via d'urgenza ecc. Quindi noi rinnoviamo questa protesta, perché una volta non avevamo mai riunioni in Consiglio, adesso ne abbiamo due al mese, però la cosa che mi interessava di più era per esempio sapere specialmente delibera per delibera secondo la loro importanza e l'altro giorno ci siamo sentiti dire il perché, oggi vorremmo sapere, per esempio, questa poi, no, noi avevamo un Consiglio regionale il 14, mi sembra di febbraio, adesso non mi ricordo la data, questa è stata assunta se non sbaglio in data 13, perché non si poteva portare in Consiglio questa delibera e discuterne qui.
Parisi (MSI-DN) - Signor Presidente, Signori Assessori, Signori Consiglieri, mi riferisco alla delibera 449 del 13 febbraio '74.
È necessario tener presente tale data senza però dimenticare l'interpellanza precedentemente presentata dal Consigliere Bordon e discussa nella seduta consiliare del giorno 29 gennaio scorso. Va dato atto che l'Assessore competente, già in data 8 febbraio scorso, imponeva un sopralluogo da parte dei tecnici dell'Assessorato stesso. A seguito di tale sopralluogo l'onorevole Giunta uniformandosi evidentemente al disposto del primo comma dell'art. 36 dello Statuto speciale della Valle d'Aosta, in data 13 febbraio scorso adottava in via d'urgenza la delibera che oggi si presenta per la ratifica di competenza da parte di questo Consiglio. Non va neppure dimenticato che nella costruzione dell'autoporto sia il progettista che lo ha costruito e sia chi ha rilasciato le prescritte autorizzazioni dovevano prevedere e programmare un'adeguata via di accesso all'autoporto stesso. Solo nel 1973, non se ne conosce la data, intervenne l'Assessorato ai Lavori Pubblici per costruire un secondo tronco di strada, come pista provvisoria e tutto si costruisce nella provvisorietà a servizio della zona industriale di Pollein, ma anche in tale occasione, non fu tenuto conto del prevedibile sviluppo del transito pesante, già allora notevole che per i servizi doganali doveva affluire all'autoporto, specie in funzione già da tempo dei due trafori alpini. Sicché la costruzione della casa anziché iniziarla dalle fondamenta la si è iniziata dal tetto, di qui il caos che oggi si verifica per il carrozzone dell'autoporto perché di carrozzone si tratta.
Ma non è la polemica che qualcuno potrebbe definire sterile che conta, sono invece i fatti. L'urgenza, e mi rivolgo a voi Signori della Giunta perché troppo spesso ed anzi sempre ne fate uso e direi abuso indiscriminato è una necessità che non la metto in dubbio. Ma occorre però Signori, che vi sia questa necessità, ora gli estremi che legittimano l'uso della facoltà dell'urgenza da parte della Giunta, sono solo i seguenti:
1) che l'urgenza sia tale, da non permettere la convocazione del Consiglio. Occorre pertanto a rigore, che un ritardo di 24 ore possa costituire un danno e un pericolo per l'Amministrazione e per i cittadini, e siamo quindi in presenza di una calamità;
2) che l'urgenza sia dovuta a causa nuova e posteriore all'ultima domanda del Consiglio. Non è dunque l'oggetto che deve essere nuovo e posteriore ma il motivo dell'urgenza.
Ed allora se si analizza a fondo tale concetto, appare evidente che gli estremi che legittimano l'uso della facoltà dell'urgenza non esistono. E non esistono per la prima ipotesi, sia perché non siamo in presenza di alcuna calamità e sia anche perché la Giunta, mentre per addivenire a ciò si avvale del primo comma dell'articolo 36 dello Statuto speciale per contro viola il disposto del secondo comma dello stesso articolo. Infatti per tale disposto i provvedimenti adottati dalla Giunta in via d'urgenza devono essere presentati al Consiglio nella sua prima seduta successiva, per la ratifica di competenza. Non esistono gli estremi della seconda ipotesi, perché i motivi d'urgenza richiamandosi all'interpellanza presentata dal Consigliere Bordon, discussa nella seduta consiliare del giorno 29 gennaio scorso, non dura affatto nuovi. Ora la delibera in discussione è stata adottata dalla Giunta il giorno 13 febbraio 1974. Il successivo giorno 14 vi è stato il Consiglio. Perché la Giunta non ha portato in tale giorno la delibera per la ratifica di competenza del Consiglio? Perché per ragioni burocratiche e comprensibilissime, ciò non poteva essere fatto, per il giorno 14 perché la Giunta non si è fatto obbligo di presentare la delibera stessa al Consiglio il giorno 28 febbraio? Come si può in tali circostanze giustificare la... che c'è in voga? Naturalmente ciò vale per tutti gli atti allegati all'oggetto n. 7 oggi in discussione. Da quanto esposto si deve dedurre e, ne chiedo scusa, la Giunta a mio giudizio, così agendo, crede di adempiere ai suoi doveri, senza vedersi qui nessun comportamento, potrebbe ravvisarsi l'abuso d'ufficio, l'omissione o ritardo di atti d'ufficio, perché vi è l'ipotesi di violazione dei limiti o condizioni imposte all'esercizio di una pubblica funzione di cui si è rivestiti.
Questo perché la Giunta così comportandosi, distrugge la sovranità del Consiglio, sovranità che va tutelata perché esso abbia ad esercitare le sue funzioni senza vedersi menomato nelle sue prerogative di assoluto prestigio. Quindi rivolgo alla Giunta un caldo rispettoso appello, perché voglia compiacersi nel rispetto reciproco di evitare per l'avvenire di adottare delibere in via d'urgenza, quando l'urgenza, come nel caso in esame, fino a prova contraria, non esiste, e di evitare di aggiudicare i lavori a trattativa privata per gli importi che la legge non ne consente, se prima non ne avrà ottenuto il regolare benestare da parte del Consiglio. È questa Signori, una prassi che va osservata e rispettata, se non si vuole incorrere in impetuosi inconvenienti. Grazie.
Bondaz (DC) - Io vorrei fare solo una domanda al Presidente della Giunta. Siccome ho letto la relazione a questa deliberazione, vorrei sapere, se esiste, e se esiste avere gli estremi, del decreto di trasferimento delle dogane dal Traforo del Monte Bianco e quello del Gran San Bernardo all'Autoporto.
Andrione (UV) - Avrei alcune domande da porre all'Assessore ai Lavori Pubblici e cioè la delibera, parla di lavori di prima sistemazione e nel testo del discorso si vede che su un ammontare dei lavori di 70 milioni, ne compiono, si effettuano immediatamente lavori per 32 milioni, mi sembra, 500 mila, relativi al tratto che va dalla nazionale 26 a quello che viene comunemente chiamata la zona del Ponte di Pollein. Ora, la prima domanda è questa... (voce) ...ecco, allora io forse ho capito male, io vorrei sapere questo: si tratta dei lavori della strada che corre parallela alla 26 o dei lavori... parallela, va bene, cioè, quegli stessi lavori che sono stati appaltati alla vigilia delle elezioni precedenti l'ultimo Consiglio, di urgenza dall'allora Assessore Pollicini. Si, si, no, no, mi dispiace, perché ci ho dato dei lavori anche dall'altra parte, almeno, a meno che i miei occhi mi abbiano "renseigné mal". Seconda question, comunque poi, l'Assessore preciserà, seconda questione, questi lavori di prima sistemazione sono lavori fatti in vista di un progetto globale, che prevede delle modifiche all'attuale innesto a baionetta alla 26, arrivo sul piazzale dell'autoporto, ritorno attraverso lo stesso percorso sulla 26 o vi è un piano più ampio, globale, di svincolo, cioè si parla di prima sistemazione, soltanto in relazione al fondo stradale o è prima sistemazione in funzione di un piano più completo.
Terzo, nel caso che esista un piano più completo, il Consiglio potrebbe essere messo al corrente di quello che si intende fare, o si vuole continuare ad andare avanti a spizzichi e bocconi, con delibere d'urgenza, senza stabilire quella che deve essere la soluzione finale, perché all'ultimo paragrafo della seconda pagina del "Cosidérant" che precedono la delibera, è detto, il Presidente considerata la necessità, l'urgenza di eseguire i lavori di cui si tratta, ricorda a tal proposito il gigantesco intasamento verificatosi sulla statale n. 26 a seguito della nevicata del giorno 5 febbraio 1974 e provocato in massima parte dalla non agibilità della strada in parola, su questa ultima affermazione noi, non condividiamo l'affermazione fatta in Giunta per giustificare questi lavori, in quanto l'agibilità della strada in parola non avrebbe per niente evitato l'intasamento, in quanto la scorrevolezza del traffico, lato autoporto, non avrebbe alleggerito la scorrevolezza del traffico sulla statale, poiché non vi è un innesto a est di quell'innesto a baionetta, di cui si parlava all'inizio, là dove ci sono i servizi doganali, dove ci sono i finanzieri, che sorvegliano il traffico.
Ultima questione è questa: se i lavori che sono progettati hanno avuto un minimo di coordinazione con i lavori di approntamento del Piano Regolatore della città di Aosta o se vi sono amministrazioni separate non solo per quanto riguarda la spesa, ma anche per quanto riguarda, nel senso che sono compartimenti .... e ognuno fa quello che può al momento che può e per risolvere i problemi più urgenti e cioè se questi lavori previsti in 32 milioni 500 mila più l'IVA che porta a 36 milioni di lire, sono quasi tenuto conto di quanto, di quelle che sono le previsioni del Piano Regolatore di Aosta, o se sono soltanto lavori di manutenzione in pratica di prima sistemazione del manto stradale dei servizi autoportuali, pardon, si autoportuali.
Pollicini (DP) - Al Consigliere Manganoni la risposta è descritta anche nella delibera, la parte appaltata non sono 70 milioni, ma 70 milioni è la previsione fatta dai tecnici per il completamento dell'opera. Parte appaltata è la zona di sostegno della strada stessa.
Per quanto riguarda il Consigliere Bordon, ecco, mi ha stupito parecchio, non mi ha stupito il Consigliere Parisi, che anche l'aspetto fisico e la barba mi ricorda l'On. Roberti, che i suoi "show" che fa in Parlamento evidentemente la coerenza non le fa difetto, al Consigliere Parisi, ma mentre mi ha stupito il Consigliere Bordon, quando sostiene che una delibera passata in Giunta il giorno 13 visto che vi era il Consiglio il giorno 14, dovevamo portarla in Consiglio e non sottrarla alla sede legittima. Ecco, mi stupisce, per di più, Consigliere Bordon, ex Assessore, ex Presidente di Giunta che non sappia che gli atti dalla Giunta debbono andare al Consiglio, alla Presidenza del Consiglio dodici giorni prima, dodici giorni prima, sta a dire che al massimo noi potevamo portare in Consiglio, non il 14 bensì, il 25 di febbraio per cui si perdeva una tornata, quindi questo mi stupisce. Non mi stupisce il Consigliere Parisi, così come non mi stupisce di niente quello che dice il Consigliere Parisi, però mi stupisce che questo lo dica il Consigliere Bordon, che mi pare sia uno dei veterani di questo Consiglio.
Quindi è chiaro che non lo potevamo portare, d'altra parte, quello che era possibile farsi, proprio per rispetto nel Consiglio io, come Assessore l'ho fatto, perché il discorso è stato portato in sede di Commissione Lavori Pubblici, ma poiché il discorso era di estrema urgenza, perché la notte precedente la stradale si è presa, io dico giustamente, l'iniziativa di ordinare una serie di camion di ghiaia a spese dell'Amministrazione regionale per riempire buche profonde in quella strada di 80-90 cm. e vi erano una serie abbastanza numerosa di TIR rovesciati e io qui ho una documentazione fotografica della situazione, di quei giorni famosi che è a disposizione di tutti i Consiglieri, dove si può vedere la situazione, della strada, prima di metterci mano sopra.
È chiaro che la soluzione era tale da richiedere un intervento immediato e non di attendere 15 giorni, perché era impossibile la transitabilità dei mezzi, con delle voragini di profondità anche superiore a 1 metro, quindi non era possibile attendere 15 giorni, perché evidentemente avremmo bloccato il traffico dell'autoporto, non solo, ma l'operazione che è stata sviluppata è stata tale che ha consentito per lo meno un immediato, direi, una agibilità immediata della strada stessa. Quello che riguarda il primo intervento, però non dimentichiamo quello che c'è scritto qui, e cioè che questa strada è stata fatta una strada senza fondo, perché come si può anche leggere, e 5 cm. di bitumato basta, quando sapete che un TIR pesa 350 q.li, è lungo 30 m. e un carico dinamico, quindi la possibilità di poter marciare su una strada che ha 1.500 TIR al giorno il martedì e il mercoledì, che sono a transitabilità doppia perché essendo a senso unico, hanno i doppi due sensi, quindi sono 3.000 TIR che transitano, mi pare che sia tale da richiedere la immediatezza di intervento, poiché altrimenti vi era la totale paralisi dell'autoporto. Una parentesi non dimentichiamo che siamo interessati affinché le operazioni doganali dell'autoporto avvengano, operazioni doganali, che dal 1° gennaio del '73, per legge, sono stati trasferiti dal Traforo del Monte Bianco, all'attuale zona autoporto e che nel corso del '73, hanno reso alla Regione per la sua parte di 9/10 di competenza, un miliardo e 63 milioni. Non potevamo quindi, estraniarci dal problema, ed io ritengo avevamo il dovere di un intervento immediato. Ho detto, che il discorso è stato portato in sede di commissione che ha avvallato l'intervento immediato. Vi è una documentazione fotografica prima dell'intervento, vi è una documentazione fotografica nel corso dell'intervento, da dove noi prevedevamo 80 cm. si è reso in certi punti necessario e qui la strada lo sta a dimostrare ed è a disposizione anche questo, e uno scavo sino ai due metri per raggiungere il terreno che potesse dare la garanzia di sostenere. Non dimentichiamo che in questo caso l'intervento di risanamento, così chiamato, si è spostato per consentire il traffico, mentre si eseguiva il risanamento. Si passa, praticamente dagli attuali 6 metri ad una strada che avrà la larghezza di 10 m. e 50, larghezza di 10 metri e 50 che consente evidentemente in modo diverso di procedere, e a questo proposito dico, che veramente l'origine delle difficoltà di circolazione in periodi di nevicate, avviene proprio a causa di ciò che avviene nella strada dell'autoporto, cioè, nel peduncolo che va dal Ponte di Pollein all'autoporto stesso, perché è sufficiente che un TIR si rovesci di traverso, si urti, perché sei metri, e non dimentichiamo che le banchine laterali hanno ceduto tutte quante, neppure una ha sostenuto, al che l'urtarsi di due TIR è una cosa facile, non dimentichiamo che il TIR ha 2 metri e mezzo di larghezza, per trenta metri e i 6 metri sono a palo, e la zona di banchine evidentemente non tiene, questo è sufficiente, perché i TIR non possano più, né entrare né uscire, per cui vi è una specie di incolonnamento dei TIR lungo la strada e un intasamento, il che mentre per la cronaca, vi dico, che la capacità di recezione che ha l'autoporto è di 400 TIR, ma il giorno in cui vi è l'impossibilità di entrare o di uscire, evidentemente che i TIR che si immettono nella strada, quelli indubbiamente intasano una strada che di per sé, è estremamente stretta, quindi, l'urgenza mi pare che sia più che dimostrata. Per quanto riguarda il discorso dei 70 milioni evidentemente è quello che vale, ciò che ho detto per il Consigliere Manganoni, questo serve soltanto per il fondo, chiaro che ha bisogno di un mese, un mese e mezzo di assestamento, dopo si creerà un sottofondo e dopo in autunno si provvederà al binder e al tappeto, questo per completare l'opera.
Quindi primo intervento: risanamento della zona, e in alcune zone la profondità ha dovuto andare fino a 2 metri, dopo un mese, un mese e mezzo, quando ci sarà un assestamento definitivo, che non dia più il rischio di un ulteriore cedimento si provvederà alla seconda strada, però è chiaro che il primo discorso era direi indifferibile. Si creerà con questa soluzione che è fatta adesso proprio a fianco dell'autoporto, la possibilità che l'attuale strada, quell'attuale strada che è alla sua destra andando verso l'autoporto, diventi una specie di, direi di manica di contenimento, di circa 80 TIR, visto che la lunghezza è circa 650-700 metri, la larghezza varia a seconda dei punti di 5-6-7-8-10 metri perché non è proprio parallela, quindi noi avremmo una strada che si sposta con il suo asse verso sud, si verso sud e consentirà quindi di finire la strada e mi pare che nell'arco di due o tre giorni sia terminata, stamane mancavano ancora circa 50 metri, quindi assestamento e poi in un secondo tempo provvederemo al sottofondo, cioè allo strato di sottofondo. Ora qui mi pare che per quanto riguarda l'intervento è un intervento che è stato visto nella soluzione del progetto globale. È vero il Consiglio non ha visto il progetto globale, lo ha visto però la Commissione Lavori Pubblici il progetto globale, però è stato anche, mi pare sufficientemente illustrato che pure in termini verbali in questa sede stessa, quando si è detto che il progetto prevedrebbe uno svincolo in zona, diciamo Sogno, Hôtel Valle d'Aosta all'incirca, con un cavalcavia, in modo che ci sia l'entrata e l'uscita comunque sempre in mano destra, la prosecuzione e il collegamento con l'attuale strada dell'autoporto, nella zona del Ponte di Pollein, il proseguimento oltre l'attuale strada che è a fondo cieco in zona autoporto per uscire con un innesto a raso all'incirca all'altezza dell'Hôtel Fey, all'incirca, in modo da creare un anello a senso unico che i mezzi provenienti dal Monte Bianco scendano, quelli che invece dovevano entrare salendo la Bassa Valle, entrerebbero all'altezza del cavalcavia che è all'incirca all'Hôtel Valle d'Aosta per consentire la possibilità di un senso unico e quindi evitare intasamenti e direi doppi traffici. È in questo progetto globale ed è, direi in fase di discussione con l'ANAS, con il Ministero dei Lavori Pubblici, poiché noi riteniamo ancora che sia il compito del Ministero eseguire l'opera in quanto lo Stato ha collocato, come dicevo, i suoi servizi doganali, li ha trasferiti lui, lo Stato, dal Monte Bianco alla zona autoporto e quindi lo Stato deve consentire l'accessibilità ai suoi servizi di vigilanza obbligatoria doganale.
Alla quarta domanda fatta dal Consigliere Andrione, ecco, quando si parla se il tutto ha un minimo di coordinamento col Piano Regolatore di Aosta, vorrei far presente che forse intendeva dire se è in coordinamento con quel progetto di viabilità generale della tangenziale sud perché la strada è nel territorio di St. Christophe, quindi non ha niente a che vedere con il Piano Regolatore di Aosta.
Mi pare quindi che il discorso e qui, vi sono le testimonianze fotografiche che ogni Consigliere può consultare, e sono qui a disposizione dei Consiglieri, sia tale appunto da aver chiarito i motivi dell'urgenza che non avrebbero certamente consentito 15 giorni di stasi, in attesa che il Consiglio approvasse la proposta di lavori. Comunque se il Consiglio ritiene, qui vi sono le documentazioni fotografiche che possono far girare per i tavoli, le relazioni dei nostri tecnici sulla indifferibilità dell'opera, in modo tale che ci si possa rendere conto che quello che è stato fatto è perfettamente regolare e non ha nulla da nascondere.
Andrione (UV) - Per quanto riguarda la questione dell'indifferibilità dei lavori, possiamo in parte concordare con l'Assessore con l'unica riserva che le buche, "le nid de poule", come si dice in francese, di 2 metri non si creano nello spazio di un giorno. È stata quella di quella banda stradale una degradazione anche se particolarmente rapida e dovuta al peso dei TIR, è stata una degradazione che si è verificata lungo un certo arco di tempo e poteva essere giusto, portare con urgenza al Consiglio la questione di riassettare e di risistemare quella strada. Comunque questo per noi è un particolare e possiamo concordare e lo ripeto con l'Assessore, sul fatto che i lavori in quel momento, fossero diventati urgenti e indifferibili. La seconda parte del discorso invece è quella che ci interessa di più e anche se è vero quello che Pollicini ha detto in finale che certe soluzioni sono fuori dall'ambito strettamente comprensoriale del territorio del Comune di Aosta, è però altrettanto vero che le scelte che si fanno in materia di grande viabilità, sono assolutamente fondamentali per le scelte che si faranno per il Comune di Aosta e per la vita del Comune di Aosta. Ora un minimo di coordinazione è assolutamente indispensabile a questo livello. Non solo, io non entrerò adesso nel merito della funzione che è stata accennata dall'Assessore, proprio perché non mi sembra che sia il caso di aprire una discussione qui sopra e cioè se stia bene prevedere un senso giratorio orientato a sud in maniera che chi si trova più o meno scendendo verso Torino alla Croix Noire, possa uscire, arrivare all'autoporto e raggiungere la, l'imbocco dell'Église dell'autostrada più o meno all'altezza dell'Hôtel Fey. Volevo solo ricordare a Pollicini che nel '67 in quest'aula avevo fatto una vasta discussione con l'allora Presidente della Giunta Avv. Bionaz, che aveva garantito che l'allora Ministro dei Lavori Pubblici, gli aveva già messo a disposizione i fondi per portare a quattro vie la strada dello svincolo dell'Église alla Croix Noire e che da allora ad oggi, non è stato fatto niente e che in una situazione del genere, secondo noi sarebbe fondamentale che il Consiglio regionale discutesse prima, prima le scelte e poi si facciano i lavori anche con urgenza e non fare prima i lavori e poi arrivare in Consiglio e dire la situazione è questa, quindi cari Signori, potete solo votare a favore perché ormai è già stato deciso in questa materia e in questa specifica maniera. Io ripeto, non affronto il colmo del problema, secondo noi c'è un grave pericolo, grave che Aosta, come città resti strozzata, e che tutto il traffico venga deviato in maniera non favorevole, non conforme allo sviluppo della città e chiederemo in maniera formale che il problema venga discusso in quest'aula, e non che in quest'aula si discutano soltanto sotto forma di sistemazione del fondo stradale di alcuni tratti i problemi fondamentali della città e della Regione. In conseguenza per quanto ci riguarda su questa delibera ci asteniamo, perché secondo noi, è la delibera che implica molte e più gravi decisioni.
Parisi (MSI-DN) - Illustre Assessore Pollicini, io la ringrazio del paragone che ha voluto fare tra me e l'On. Roberti e veramente ne sono orgoglioso, ma le debbo dire che lei non so quali siano le ragioni, non ha affatto ricorso al mio intervento, si è meravigliato di ciò che ha detto il Consigliere Bordon, ma non risponde a quello che ho detto io. Ora, per quanto concerne il fatto che la delibera non si sia portata all'esame del Consiglio il giorno 14 perché non vi era tempo in quanto gli atti debbono essere presentati 12 giorni prima al Consiglio della Presidenza, Signori, se vi è urgenza di un determinato atto, io mi domando perché non possa essere portato dopo i dodici, prima dei dodici giorni o dopo i dodici giorni alla Presidenza del Consiglio e se lei dice no, Signor Pollicini è necessario rivedere il regolamento, perché l'urgenza o è urgenza o una presa in giro, ma oltre al giorno 14 vi era il giorno 28 su cui lei non ha risposto, perché non ha portato questa delibera il giorno 28 dicembre, è qui il problema, e allora cade anche la sua tesi dei dodici giorni necessari ecc. ecc. ma le dirò di più, era una delibera che se urgenza aveva la si doveva mandare prima al Coordinamento per fare ancora più presto, ma e voi non lo dite, ecco perché io mi domando, bisogna anche rispondere, bisogna essere anche educati, e le chiedo scusa, a rispondere a chi interviene nella discussione. Grazie.
Bondaz (DC) - Ho fatto, chiedo scusa, ho fatto una domanda precisa, non ho avuto risposta, chiederei all'Assessore che mi desse risposta.
Manganoni (PCI) - Io penso che qui è necessaria una precisazione, che anche in altre occasioni in Consiglio si è parlato di strade, le solite strade fatte male, senza sottofondo ecc. Cercherò di essere molto breve.
La strada che parte da Ottoz ed arriva al Ponte di Pollein, nei pressi dell'attuale Ponte di Pollein, 15 anni fa era un fratturo, dove non aveva né sottofondo, piena di buchi, cosa si chiede? Il Comune di Pollein vende il primo terreno per l'industrializzazione si crea una industria. Senonché l'industria non aveva l'accesso per la costruzione dei capannoni. Il Comune di Pollein, protesta alla Regione perché gli faccia la strada, perché allarghi quella strada, la Regione si interessa, quella strada non si sa di chi è. Non è naturalmente regionale, non è comunale, non è interpoderale, non è di nessuno. Il Comune di St. Christophe sul cui territorio si trova detta strada, interpellato ha detto, boh, lì sono sempre passati abusivamente, quelli che andavano a caricare la sabbia e in automobile gli amanti della quiete sentimentale, inoltre allora era ancora tutto un boschetto, c'erano les Iles, perciò, dice il Comune di St. Christophe, noi di quella strada non ne vogliamo sapere. Dice la Giunta, mi pare allora nel '61-'62: va bene, vogliamo sviluppare l'industrializzazione, bè, diamogli l'accesso ed allora si decide, decide la Giunta di incaricare l'Assessorato dei Lavori Pubblici di livellarla, non di fare il sottofondo, di riempire le buche e di allargarla 3 metri almeno per renderla transitabile. Quindi il sottofondo non è stato fatto, perché, non si sapeva di chi era la strada, chi prevedeva lo sviluppo, si è detto, è, riempi le buche fin tanto che possono transitare, e si è allargata 4 metri. Senonché, aumentato il numero degli stabilimenti, i camion non incrociavano più, siccome la quota strada era quota campagna e allora la strada si è allargata da sola, perché gli automezzi incrociando passavano a fianco. Questo fino al '66. Penso che dopo il '66 è stata asfaltata, naturalmente l'avranno asfaltata come la strada si trovava, quindi non è che gli si possa dire, avete fatto male ad asfaltare, c'era della ghiaia, c'era del "tout venant" noi sappiamo il terreno com'è lì.
Ora, qui si potrà fare tutte le accuse alle Giunte, a tutte le Giunte passate, però se qualche Consigliere allora avesse detto in Consiglio, badate che là sorgerà l'autoporto e passeranno mille TIR al giorno, beh si sarebbe provveduto, ma lo sviluppo industriale è avvenuto gradatamente e si è sempre utilizzata quella strada e naturalmente adesso la strada si trova in quelle condizioni, che bisogna rifare il sottofondo premettiamola di un fatto, che il pericolo quand'è il pericolo, col disgelo, allora che si verifica il pericolo, e il disgelo quando c'è, nelle giornate che nevica, perché il tempo si addolcisce, no, quando nevica, ed allora quel leggero strato di gelo che c'è sopra no, si scioglie e naturalmente allora i camion sprofondano, quindi, questo in breve, brevissimamente è la storia del come è nata quella strada e il Comune di St. Christophe è stato gentile che ha ceduto tutti i terreni senza farsi pagare, e oggi, io non so, ma credo che oggi sia ancora come allora, cioè è la strada di nessuno, fatta dalla Regione, sul terreno di St. Christophe. Ora, io penso che sia urgente, non solo provvedere ai lavori che si stanno facendo adesso, cioè fare il sottofondo per i TIR che pesano 3 o 400 quintali, ed è la prima cosa da fare, ma non è sufficiente, a mio parere è urgente il collegamento sia verso Aosta, sia verso il casello dell'autostrada, perché qui i miei colleghi l'hanno esposto nel passato Consiglio, mi pare, i gravissimi inconvenienti che tutti conosciamo, no, e se noi non provvediamo presto alla costruzione di quelle due bretelle, a parte che continuerà ad esserci un intasamento, ma noi andiamo incontro ad un grave altro rischio, che sorgeranno le costruzioni e poi di strade non ne faremo più, salvo abbattere le costruzioni. Ecco perché per me la questione è urgente, non solo quello che sta facendo l'Assessore, ma la costruzione, la progettazione, il vincolo dei terreni, dove passeranno queste due bretelle. Ripeto, è urgente, sennò poi sarà tardi.
Borbey (DC) - Dunque, approfitto, anche se un po' fuori tema, la questione di parlare di bretelle e non bretelle, perché siamo per una ratifica di Giunta, ad ogni modo, come hanno fatto gli altri Consiglieri anch'io ho il piacere di dire la mia. Inerente alla ratifica di Giunta, proprio per questioni di principio, e come da questione anche, come ha ripetuto il Consigliere Andrione, a titolo personale anch'io mi asterrò su questa delibera, perché ritengo, che questa urgenza, proprio era nell'attualità, si poteva prevedere prima e portare quindi il problema in Consiglio regionale, perché mi stupisce che una relazione si dica, sentite le lagnanze, e via dicendo, i nostri tecnici si sono recati ed hanno visto delle buche di 90 cm. e via dicendo, ma io ritengo che, il semplice cittadino già dal mese di diciamo di gennaio, febbraio, diciamo, di novembre e dicembre, sapevano che esistevano queste buche, solo l'Assessorato forse, non lo sapeva, quindi dopo le varie lagnanze, dopo l'interpellanza del gruppo democristiano, ecco che l'Assessorato parte in quarta e tutto è urgente, ma quello che mi stupisce di più è come, e qui non vorrei polemizzare, scusa Manganoni, è che proprio il gruppo Comunista e il Presidente della Commissione Lavori Pubblici, ne abbiamo parlato una volta in sede di riunione, si è pregato l'Assessorato competente di vedere in linea di massima, di non più dare a trattative private determinate opere, cioè da aggiudicazione così per l'urgenza, ma cercare di sempre prevenire, vedo che adesso il Manganoni, come una volta aveva chiesto, sarà per l'ultima volta, continua a mantenere, il suo atteggiamento. È sempre lo stesso sistema, Signori miei, questo è un lavoro che tutti dichiariamo urgenti, ma che preso a tempo si poteva rendere dotta, sia la Commissione dei Lavori Pubblici, sia il Consiglio regionale.
Vorrei dire, all'Assessore Pollicini, che non è che me ne intenda molto di diritti doganali e una cosa e l'altra e ma che sarebbe l'ora di smettere che in Consiglio regionale sulle stampe locali si cerchi sempre di, diciamo scaricare un po', diciamo, la responsabilità dell'Amministrazione pubblica, la quale non ha previsto, prima di obbligare forse determinate imprese, ditte, società di fare le opere di urbanizzazione, prima di insediarsi. Questo è una grave carenza dell'Amministrazione pubblica, e quindi di non sempre portare come campo di battaglia, ma lì ci rende un miliardo, perché questo miliardo, ci rendeva quasi anche quando le dogane erano su a Courmayeur, non abbiamo scoperto niente, perché anche lo sdoganamento Courmayeur faceva questi diritti doganali, ora che ad un certo punto, facendo un autoporto in una località più accessibile i TIR aumentino, questo siamo pienamente d'accordo, ma non si venga a dire, incassiamo un miliardo come diritti doganali, perché in qualunque posto dove veniva fatto l'autoporto, o anche a Courmayeur i diritti doganali venivano pagati e versati alla Regione, quindi non prendiamolo come campo di battaglia, ma siamo sinceri, in questi particolari momenti, dove tutti i privati cittadini e Manganoni, mi riferisco sempre a te, parliamo di opere di urbanizzazione, si dice e se vogliono costruire che facciano opere di urbanizzazione, che se le facciano loro, quanto alla speculazione qui va tutto bene, la Regione ha già fatto una strada così, si dice in modo provvisorio, in modo provvisorio, si sapeva all'inizio che l'autoporto veniva costruito, ma si è fatto, Signori miei, prima che venisse fatto l'autoporto, no, si poteva ad un certo punto prevenire o eseguire queste opere come si deve, invece no, c'è già una strada di 6 metri e mezzo, adesso questa strada la lasciamo così come posteggio dei TIR e costruiamo un'altra strada; è un'opera indispensabile, non si discute, ma tutto alla Regione, è terra di nessuno e tutto la Regione, deve pagare, io questo lo chiedo a voi come amministratori pubblici, io ritengo che non sia poi un ben amministrare in questo sistema, perché ritengo che le opere di urbanizzazione non sia effettivamente il Comune di Pollein o la Regione che deve pagarlo, anzi vi dico di più, la Regione, avesse almeno il coraggio di mettere sui famosi piani di lavoro, è la Regione che lo fa, no, è il Comune di Pollein, si mette sempre sui piani di lavori del Comune di Pollein 100 milioni per l'asfalto del piazzale di cosa, dell'autoporto, quindi almeno si dica chiaramente, si fanno le opere di infrastrutture per l'autoporto o per le altre industrie, io non discuto che non siano indispensabili, ma...
Inerente all'obiezione che ha fatto anche il Consigliere Andrione e alla risposta che ha dato l'Assessore, cioè che ha fatto da collegamento tra tutto questo studio di bretella, con il piano regolatore del Comune di Aosta, ma la risposta che ha dato l'Assessore, veramente mi, un po' mi fa cader le braccia, perché, mi stupisce, va beh, chiedo scusa, dico un po' i termini senza, ma mi stupisce veramente, perché abbiamo parlato delle Comunità Montane in questo Consiglio, la minoranza è preoccupata delle Comunità Montane, invece la maggioranza è fiduciosa, perché la Comunità Montana è quella che risolverà tutto, e lo speriamo, se l'Amministrazione regionale, si comporta così, perché l'Amministrazione regionale che ha il compito di vedere tutto l'insieme, la Regione, dice che una cosa è il problema del Comune di St. Christophe, e l'altra è il problema del Comune di Aosta, come se il Comune di St. Christophe fosse a Quincinetto e Aosta è qui, ma è una cosa tutta collegata insieme, ma come si fa a dare delle risposte del genere.
Il problema dello svincolo della città di Aosta, deve interessare il Comune di Pollein, il Comune di Charvensod, il Comune di Gressan, di Sarre e di St. Christophe, tutta questa famosa Comunità Montana, salvo che l'Amministrazione regionale, voglia demandarlo tutto la Comunità Montana e va bene, allora spettiamo le prossime elezioni comunali, aspettiamo che questa Comunità Montana, abbia i famosi miliardi che un domani noi Consiglieri regionali avremo la bontà di darglieli per non più prenderci la responsabilità. Quindi secondo me il problema della viabilità è una cosa impellente urgente, indispensabile, è un problema che non dovrebbe dibattersi, invece in sede di Commissione Lavori Pubblici ci sono degli schizzi, immaginatevi che su un disegno a scala 2.000 si prevede questo famoso, chiamiamolo trifoglio, in pieno sulla fabbrica di... o del famoso costruendo, non so altri magazzini.
Qui, è concentrato in pieno, quindi assolutamente, lì non si potrà fare, si dice, ma questa è una cosa di massima, ma è una scala 1:2000, quindi quel terreno è dissolto è già costruito, non è ancora mappato, ma senz'altro non verrà fatto lì, ma mi si dice, no ma qui alla Regione e in Commissione Lavori Pubblici, c'è questo schizzo all'ANAS, c'è già tutto un altro progetto, va bè allora, se in Commissione Lavori Pubblici, non vengono presentati i progetti di massima, reali allora io, questo non discuto, ma come è stato presentato in Commissione Lavori Pubblici, la cosa non è eseguibile, sulla parte a monte, sullo svincolo a valle è un'altra questione, ma ora vorrei chiedere questo: è indiscutibile che è indispensabile eseguire delle opere anche urgenti, ma ragioniamoci su bene, a valle, dico il mio punto di vista, è indispensabile, anzi, tenderei più alla soluzione di fare un allacciamento direttamente all'autostrada, perché non più su del casello, verso lo svincolo, diciamo, sulla careggiata dell'autostrada, si dirà, ma l'ANAS è contraria, ebbene, si faccia un sottopassaggio, è tutto in rilevato in quel tratto l'autostrada, si faccia, un sottopassaggio, che colleghi con l'ANAS e un'altra deviazione che va direttamente nell'autostrada, perché altrimenti avremo un altro raccordo, molto angolare a confine con l'aeroporto, che non so se legalmente, potrà essere, a confine Assessore, prettamente a confine, almeno eh.
Per la parte a monte e lì è un'opera che già l'Assessore Pollicini si è ribadito che può costare su cento, 120 0 150 milioni e quindi è una cosa che può essere sostenibile sia dalle Regioni e speriamo che la pagheranno. Ma a monte è un altro problema Signori miei, perché a monte quest'opera può venire a costare un miliardo se non di più e allora io chiedo a voi, non è forse conveniente e urgente di raddoppiare se non triplicare l'attuale statale che ricordiamoci bene che gli ingorghi vengono dati perché la careggiata della statale è troppo stretta, quando si esce da OTTOZ, il TIR che fa la curva, occupa tutta la careggiata, ma se questa careggiata invece di sei metri, è dodici o quindici metri, questo problema viene eliminato per l'ottanta o novanta per cento e allora ecco che non veniamo a spendere un miliardo, un miliardo e più e veniamo ad occupare 15.000 se non 20.000 metri quadrati al Comune di St. Christophe, per fare forse una bruttura architettonica che sarà inutile quando un domani l'Amministrazione regionale vorrà fare questa benedetta circonvallazione che ci porterà via il traffico pesante dal cavalcavia perché lì ci saranno sempre ingorghi dall'incrocio dell'ospedale, Signori miei, se vogliamo continuare a fare passare i TIR davanti ai nostri ammalati, continuiamo pure, questi sono problemi urgentissimi, costeranno dieci, quindici miliardi, ma "le problème on l'empoigne, faut le resoudre", non soltanto tacconarlo. Grazie.
Pollicini (DP) - Quando prima ho risposto al Consigliere Bordon, che faceva presente del problema delle ratifiche della Giunta e si riferiva a una polemica passata del Consigliere Mappelli, vorrei ricordare che quelle ratifiche di Giunta, si riferivano a cifre che andavano da 29 mila a 32 mila Lire, per l'IVA e siccome queste cifre non erano previste evidentemente devono andare e infatti sapendo leggere, il che non è sempre facile, la delibera, si legge in via d'urgenza, per quanto riguarda l'IVA, così come adesso ve ne sono ancora due in via d'urgenza, per quanto riguarda l'IVA, ma che io non è che possa pretendere troppo indubbiamente, e per quanto riguarda, il Consigliere Parisi, che si è lamentato, di non aver avuto da me una risposta, quasi considerandolo una sgarberia, io mi permetto di dirvi, che l'ho fatto per rispetto della sua barba bianca, perché se lei leggeva il testo della delibera, vedeva che il secondo tronco, si riferisce a un lavoro fatto sette anni fa, quindi non penso che questo fosse da portarsi qui a ratifica, il secondo tronco fatto sette anni fa. Ecco, perché non ho risposto, sul discorso che l'urgenza, non c'è mi pare che abbiano risposto più che l'Assessore gli stessi interventi della minoranza, tornando invece alla domanda "trasferimento della dogana", io penso che una dogana, cioè una vigilanza obbligatoria dello Stato, non si trasferisca, per volere di una gestione privata autoportuale, io penso che la Finanza, che la Direzione Generale delle dogane, quando dal 1° gennaio 1973 ha deciso di trasferire, perché inagibile, l'attuale piazzale dell'autoporto, l'attuale piazzale, cioè dal Monte Bianco all'autoporto, l'ha fatto a ragione veduta, perché c'era l'impossibilità di rendere valido un traforo, quando poi le strutture all'uscita del traforo non consentivano tutte quelle operazioni doganali che la legge prevede, quindi esiste, non da noi, ma esiste da parte della dogana una disposizione che ha fatto si che il direttore della dogana, che la Finanza, si spostasse dal Monte Bianco all'autoporto.
Tornando al discorso della viabilità generale, di cui è interessata Aosta, e questo è l'intervento fatto nella seconda tornata dal Consigliere Andrione, chiaro che l'unica zona di svincolo ancora consentita è là dove è previsto lo svincolo a quadrifoglio, cioè all'incirca dopo il Capannone Sogno e l'Hôtel Valle d'Aosta, un pochino più a valle. È chiaro che lì c'è già una licenza per costruzione per atri capannoni che è stata fermata, anche perché avevano appena cominciato a scavare quando forse sapevano che lì era previsto lo svincolo, se costruiti quei capannoni, Aosta non ha più nessuna possibilità di costruire uno svincolo, che possa consentire di limitare l'intasamento stradale, ma il discorso è quello generale ed è giusto, l'abbiamo già fatto in questa sede, ed è quello dell'allargamento della 26, ma mi pare di aver riferito, in una delle riunioni passate del Consiglio, che il progetto ANAS, prevede l'allargamento a 18 metri dell'attuale strada 26 dall'uscita dell'autostrada fino oltre il cavalcavia ferrovia, e il progetto sarebbe andato in una delle prossime riunioni l'ho detto e lo ripeto, della direzione generale dell'ANAS a Roma, anzi del Consiglio di Amministrazione dell'ANAS a Roma, per il finanziamento e il progetto prevede, con alcune rettifiche che si rendono necessarie, in quanto che nel frattempo, rispetto al primitivo progetto sono sorte delle costruzioni fra cui un grosso deposito di macchine agricole, si chiederà lo spostamento, per tener conto dei nuovi insediamenti avvenuti, però, l'ANAS ha garantito che andrà in Consiglio di Amministrazione per l'approvazione e quindi il finanziamento l'allargamento a 18 metri della 26, lo ha anche detto che non sarà una cosa immediata, però dalle informazioni avute, dovrebbe essere una cosa che va abbastanza presto, non molti mesi, al Consiglio di Amministrazione per una decisione definitiva, salvo che ci siano problemi di carattere generale, per quanto riguarda le strade in campo nazionale, questo è un altro discorso, quindi è chiaro che il discorso è collegato fra Aosta e gli altri Comuni interessati, quando si fa un discorso relativo al Piano regolatore a me sembrava giusto dare una risposta specifica di queste, il Piano regolatore di Aosta, non va a interessare il territorio di St. Christophe e chi vuol fare dell'ironia, così come è successo, ma forse involontariamente, al Consigliere Borbey, che è una ironia di scarsa importanza, perché il mio discorso si riferiva ad una domanda precisa e quindi era giusto che ci fosse una risposta precisa. Il tutto è chiaro che va visto nel quadro della viabilità generale, così come è anche chiaro, che il discorso della tangenziale prevista, l'abbiamo detto già in questo Consiglio, l'abbiamo detto, è un'opera degli anni '80, visto anche qual è l'orientamento dell'impegno finanziario dello Stato, per la parte viabilità, mi pare però che il discorso, a meno che non esca un discorso nuovo e potrebbe anche uscire per quanto riguarda, un tipo di viabilità che può essere sostitutivo della tangenziale di cui si è parlato recentemente, è un discorso che non ha la stessa urgenza, concreta, che ha quello dell'autoporto, ora mentre l'autoporto, ormai è scoppiato è evidente che la statale è in fase di scoppio, però sopporta ancora qualche cosa, l'autoporto non lo sopporta e l'impegno di spesa, quando il Consigliere Borbey, mi parlava dei 15 miliardi, sembrava che parlasse di noccioline, ma non so se in questo momento trovare 15 miliardi da parte dello Stato per fare una tangenziale non è così semplice a meno che non avvenga una soluzione alternativa che potrebbe anche venire, quindi il discorso è dei tempi e delle possibilità concrete di realizzare, uno è realizzabile concretamente, così come penso sia realizzabile completamente l'allargamento della 26, l'altro la grande tangenziale che va, praticamente deve essere lunga circa, mi pare, 20 Km. se non sbaglio, ma se non sono 20 poco ci manca, è un discorso che andrà più avanti nel tempo, quindi gradualmente, vediamo il tutto, però in un quadro generale, l'allargamento della 26, cavalca ferrovia, nella zona Hôtel Valle d'Aosta, per andare all'autoporto in modo che si entri e si esca tutti in mano destra, non è affatto vero che si va ad angolo a sbucare nella 26, così come non è neanche giusto andare nell'autostrada, proprio perché, vi è un discorso di libera circolazione dei mezzi pesanti, quindi il discorso che ha importanza, è che il tutto sia in un quadro organico, cioè l'allargamento della 26, cioè la tangenziale sud o soluzione alternativa, e il discorso dello svincolo dell'autoporto.
Noi vi possiamo dire che il tutto è visto in questa organicità e non come fatti direi, separati e ognuno indipendente dall'altro.
Per quanto riguarda poi il discorso della possibile anzi necessaria, previsione da parte dell'Assessorato delle buche era evidente che era un discorso da potersi prevedere solo se si avevano delle grossissime esperienze che può aver avuto il Geom. Borbey, noi queste grossissime esperienze, non le avevamo avute, perché pensavamo, volevamo far sì che quel lavoro fosse fatto dal piano lavori, eseguito, quindi regolare e si sperava tenesse questa strada fino alla primavera e non è che sia molto lontana quindi il discorso è un discorso di tempi, la strada ha ceduto prima, sono situazioni evidentemente di non facile previsione, proprio perché se si poteva evitare, che il discorso fosse da farsi immediatamente e nella nostra speranza se si poteva evitare che il finanziamento fosse fatto dalla Regione ma dallo Stato, noi non impegnavamo 70 milioni, se riuscivamo a far sì che fosse lo Stato a farci quella strada, ora in questo quadro non penso sia, direi condannabile l'atteggiamento della Giunta regionale che ha sperato innanzitutto, che fossero chi di competenza i finanziatori dell'opera e non la Regione, che aveva altri modi di impegnare quel denaro anziché impegnarlo lì, secondariamente si poteva pensare che questa strada tenesse ancora un paio di mesi il che non è avvenuto, quindi per le due opere poi di urbanizzazione, faccio presente al Consigliere Borbey, che a quell'epoca responsabili della Regione non eravamo noi, e non sappiamo perché sono state fatte, per cui rivolga a chi di competenza dell'epoca la domanda che ha rivolto a questa Giunta, e quando ha detto un grosso, direi, un grosso errore, di impostazione, direi di non conoscenza, le concedo la buona fede, indubbiamente, quando dice che in fondo non è cambiato niente, per quanto riguarda la competenza dell'esazione doganale della Regione, quando la dogana era al traforo del Monte Bianco ed attualmente che si trova all'autoporto, e no, ricordo al Consigliere Borbey, che le visite sanitarie, quando d'era il Monte Bianco, non venivano fatte, al Monte Bianco ma, in una zona vicino a Torino, non vorrei sbagliarmi, vicino a Balangero, per cui alla Regione, non vi perveniva niente, ora posso dire che le visite sanitarie sui, sul miliardo e 16, un miliardo e 63 milioni di competenza alla Regione, assommano a 900 e 74 milioni, togliamo il decimo di competenza dello Stato, quindi togliamo circa 97 milioni, quindi siano a 880 milioni di sole visite sanitarie che qui, sono fattibili, non erano fattibili alla dogana quand'era stazionante al Monte Bianco, quindi è un errore credere che non sia cambiato niente, perché in effetti questo ha consentito appunto questi 880 milioni circa. Quindi, dimentichiamo anche un'altra cosa, e nella zona vi sono fabbriche ove sono impegnati 540 lavoratori, di cui il complesso autoportuale ha 140 dipendenti, la SIV ne ha 180, la Gross Market Garosci 30, la Pollein Confezioni 150, la Lavanderia industriale 35 e la Valdostana Carni 5, cioè per un totale di 540 dipendenti sempre nella stessa zona, che quando aveva le difficoltà viabili dovute alla caduta di neve, ai TIR, impediva agli operai di raggiungere i posti di lavoro, non dimentichiamo anche questo aspetto che ha la sua importanza, quindi direi che, mi pare che il discorso vada liscio con maggiore serietà e con un minimo di informazioni che acconsenta di dire le cose che sono vere e non quelle che possono essere pensabili soltanto, quindi non è affatto vero, anche quando il Consigliere Borbey dice che il progetto presentato in Commissione Lavori Pubblici non era leggibile, ma era su una scala di 2000, non era esatto, però è stato anche verbalmente indicato qual era la posizione, quindi la possibilità di poter sapere dove veniva a collocarsi lo svincolo era abbastanza facile da vedersi, l'altro discorso che mi pare che non convenga dire molto, quando parla che uno svincolo a monte costa un miliardo, quasi non si volesse sto svincolo a monte perché potrebbe danneggiare così un collega di partito che magari, ha interesse che questo svincolo a monte non si faccia, magari non è vero, però si può prestare a questo giudizio, di un troppo interesse di sopravvalutare il costo, cosa che non ha fatto l'ANAS, perché l'ANAS che come svincolo se lo è valutato perché si è preso, direi così, l'onere finanziario di sviluppare, parla di una cifra molto ma molto inferiore, come svincolo l'ANAS parla di 300 milioni completi con un quadrifoglio in tutti i sensi, quindi la possibilità di entrare e uscire sempre in mano destra, quindi non cerchiamo di caricare le cifre per dire non facciamo quest'opera perché ci costa un miliardo a parte che noi siamo dell'opinione sempre, nonostante quel che pensa il nostro amico Borbey, che dice, ma fra uno Stato e una Regione sembra quasi che dica, conviene alla Regione farlo, io dico che invece spetta allo Stato a farlo, sempre per quel discorso che ha fatto in precedenza che avendo lo Stato collocato i suoi servizi doganali obbligatori in una certa zona, deve garantire a quei mezzi l'accessibilità alla zona, l'accessibilità alla zona, tocca a lui, perché la zona non l'abbiamo trasferita noi lì, è lo Stato che ha trasferito i suoi servizi doganali, quindi il discorso di questo impegno è il discorso caso mai se fosse un miliardo, ma non lo è, e non metto in difficoltà il nostro amico Bondaz, perché rischio di metterlo in difficoltà, non lo è affatto, perché si tratta di un'opera che deve fare lo Stato, stiamo discutendo con il Ministero evidentemente questo è un momento di stasi per la crisi governativa, per cui non possiamo, però abbiamo discusso e della viabilità per contribuire all'allargamento della 26 e della strada dell'autoporto della tangenziale o della soluzione alternativa, quindi qui il discorso è un discorso generale, non è un discorso settoriale, messo in un quadro organico sufficientemente preciso e man mano avremo elementi precisi, li porteremo in Commissione Lavori Pubblici evidentemente e li porteremo in Consiglio, però è chiaro che in Consiglio, mi pare opportuno portare qualcosa di più concreto che una serie di discorsi che vanno dal Ministero, ANAS, Regione, ma non ancora definiti, direi il suo perimetro preciso, in modo da avere un discorso che sia valido, non un discorso di ipotesi, questo ecco perché non è giunto ancora in Consiglio una proposta di ratifica o di discussione per quanto riguarda la viabilità generale, autoporto, 26 e cavalcavia per l'autoporto.
Bondaz (DC) - ...l'Assessore Pollicini con molta garbatezza ha voluto far presente certe questioni che possono riguardarmi non dico personalmente perché non è roba mia, voglio rispondere brevemente per dirgli che per quanto mi consente la soluzione che è stata prospettata dall'Assessore per quella viabilità che dovrebbe andare all'autoporto potrebbe essermi di tutta convenienza anzi perché quei terreni di cui lui ha fatto menzione così sotto banco avrebbero la possibilità di avere uno sfogo sia a sud e sia a nord e quindi con un aumento di valore notevolissimo come lui potrebbe, può benissimo immaginare, ma i motivi di opposizione a questo tronchetto chiamiamo così di strada, derivano dal fatto che il sottoscritto non è che abbia la possibilità di evitare che venga costruita una strada perché la Giunta regionale è ben più forte, l'ANAS è ben più forte lo Stato evidentemente è ben più forte, ma derivano dal fatto che il Comune di St. Christophe è contrario a quella soluzione come lui avrà ben saputo perché in data 25 di febbraio il Consiglio comunale di St. Christophe ha emesso una deliberazione di opposizione a questa, alla costruzione di questa strada e mi stupisce che l'Assessore Pollicini che è così preciso nel dirci le diversificazioni fra gli introiti che derivano alla Regione dall'autoporto, 880.000.000, 280.000.000, 1.063.000 non abbia detto anche al Consiglio regionale che il Comune di St. Christophe è contrario a questa progettazione e dovrebbe anche sapere l'Assessore Pollicini che non molto tempo fa al Comune di Aosta fu approvata una mozione presentata dalla minoranza democristiana e votata dopo una lunga discussione con alcune piccole variazioni, all'unanimità dal Consiglio comunale di Aosta che richiedeva veramente al Consiglio regionale e alla Giunta regionale di provvedere quanto prima alla sistemazione della tangenziale o della circonvallazione sud di Aosta nell'insieme di un certo tipo di progettazione, ora venirci a dire che questo è un problema settoriale, che non c'entra il Comune di Aosta come ha avuto la bontà di contraddire il collega Borbey che obiettivamente non viene qui in Consiglio regionale a fare gli interessi di nessuno, ma semmai a fare gli interessi della Regione con le sue vedute con quello che lui ritiene che sia giusto evidentemente mi sembra questo molto, molto settoriale perché le situazioni della città di Aosta è strettamente connessa a quelle che saranno le soluzioni che la Regione o l'ANAS che sia prenderanno in considerazione.
Il famoso quadrifoglio di cui si è molto parlato evidentemente verrebbe costruito in quella zona che adesso l'Assessore, nella piana diciamo così di St. Christophe che è l'unica ed ultima zona che darebbe sfogo alla città di Aosta per i suoi insediamenti industriali commerciali.
Come meglio ritenete di dirlo, l'eliminare e il costruire in quella zona e occupando quei 15 o 20 mila metri quadrati, con la distanza di rispetto che dovranno essere mantenute per legge, evidentemente darebbero a quella piana la impossibilità assoluta di poter servire allo sviluppo futuro della città di Aosta. Qui, veramente c'è la connessione tra soluzioni che debbono essere portate avanti con quelle che possono essere le esigenze dei Comuni e di St. Christophe e soprattutto di Aosta, per evitare gli intasamenti che ci sono stati. E termino prendendo atto che l'Assessore non mi ha risposto alla domanda, perché io avevo chiesto di avere con precisione il decreto di trasferimento da parte del Ministero delle Finanze, delle dogane dai due trafori all'autoporto e questo ha un significato molto preciso, perché mi ricollego a quanto ha detto l'Assessore, che condivido, forse ci sono poche cose che condividiamo insieme, ma questa è una cosa che condivido, perché se veramente vi è, cosa che dubito, un decreto di trasferimento da parte del Ministero delle Finanze, delle dogane dei due trafori all'autoporto in Regione Pollein, io ritengo e prendo per mie le parole che ha detto l'Assessore ai Lavori Pubblici, "queste opere le dovrebbe fare il demanio perché il demanio è competente ad, a spendere per dare i servizi all'autoporto", come ha detto l'Assessore Pollicini e non quindi la Regione a dover spendere dei soldi per dei servizi che devono essere fatti dallo Stato se vero è che lo Stato ha fatto questo trasferimento.
Mappelli (DC) - Io non avevo, non ho intenzione di entrare nel merito in questo momento del discorso all'oggetto n. 7, però visto che sono stato trascinato per i capelli devo pur chiarire quello che penso. E non mi rivolgo più a Pollicini, perché a Pollicini basterebbe dire che quando qualunque e lui lo giudica nel Consiglio, non sa sempre leggere ecc. oltre che a essere il Presidente di un Tribunale questo atteggiamento, è un atteggiamento tipicamente fascista, e allora dato che ni ripugnano certe idee e certe imposizioni nel giudicare le persone, io a Pollicini non ne parlo più.
Ritengo invece che sia ed anche questo l'ho detto, lo ripeto, sotto le dittature l'esecutivo non porta all'esame dei Consigli regionali, in questo preciso caso, la discussione di tutti gli oggetti, per cui la Giunta ritiene di portare e di deliberare, e sarebbe semplice, non c'è né da ridere e tanto meno da meravigliarsi, sarebbe semplice e se sarà il caso che il Presidente della Giunta non mi darà assicurazioni, basterà un'interrogazione scritta, per sapere tutte le delibere che dal 1°gennao '73 ad oggi sono venute in via d'urgenza e le altre.
Pertanto io chiedo, ed è il responsabile, chiedo all'amico Dujany, evidentemente ci possono essere delle delibere, che sono in via d'urgenza, forse anche questo, io posso anche accettarlo, ma come principio, vorrei un'assicurazione da parte del Presidente della Giunta che quando è possibile non si cerchi di deviare la possibilità di dialogo, di giudizio e di controllo del Consiglio regionale, perché diversamente evidentemente sarò o saremo e ci vedremo costretti di intraprendere delle azioni, almeno qui, ci sarà il regolamento che ci salva, non saranno i giudizi di certi personaggi ad intervenire.
Fosson (UV) - Ma io non avrei neanche voluto prendere la parola su questo argomento, ma siccome la discussione si è un po' allargata, e siccome constatato che sono state anche dette delle inesattezze da parte dell'Assessore Pollicini, desidero rettificare queste inesattezze e nello stesso tempo fare alcune considerazioni, perché credo siano utili, perché siamo nell'argomento.
Io non metto in discussione la questione dell'urgenza di sistemare quella strada per l'autoporto, perché nelle condizioni in cui era, l'abbiamo visto anche attraverso le fotografie, ma sappiamo che era effettivamente un'urgenza, sorvolerò anche sulla questione dell'urgenza di portare la delibera in ratifica, si poteva portare il 28, d'accordo, contesto un po' la questione eventualmente della trattativa privata, perché quando cominciamo ad andare in un certo ordine di cifre, si dovrebbe fare a meno della trattativa privata, ma voglio sorvolare su tutte queste cose qui, e non, però quando il Consigliere, l'Assessore Pollicini dice, e fa un'affermazione categorica che delle visite sanitarie al monte Bianco non si facevano, perché si facevano tutte fuori della Valle d'Aosta, io sono obbligato a contestarlo, perché intanto che ero Assessore all'Agricoltura, staccavamo, per ogni visita fitosanitaria andava il Dr. Reggio, che era incaricato a andare al Traforo del Monte Bianco e al Traforo del Gran San Bernardo e ci lamentavamo, perché molte volte, proprio questo funzionario non era in sede, perché doveva andare a fare queste visite sanitarie e anche il veterinario regionale andava a fare le visite sanitarie, ora che tutte le visite sanitarie siano state svolte al Traforo del Gran San Bernardo o al Traforo del Monte Bianco, non metto la mano sul fuoco, perché se eventualmente c'era qualche carico che andava completamente fuori e poteva essere sdoganato fuori, probabilmente queste visite sanitarie venivano scaricate al veterinario di, vicino a Torino o che, alcune, ma molte, molte visite erano fatte, tant'è vero che ad un certo momento abbiamo assunto, abbiamo incaricato, non assunto, abbiamo incaricato un altro veterinario, perché il veterinario regionale avrebbe dovuto fare esclusivamente le visite sanitarie presso i due trafori e quindi il suo tempo sarebbe stato assorbito, quindi questo per la precisione e se lei forse non lo sapeva, ma ne prenda atto e si informi e vedrà che questo corrisponde al vero. Quindi questo per l'agraria.
C'è un'altra questione che io vorrei dire, perché noi abbiamo sentito, l'Assessore Pollicini dice "l'autoporto dà alla Regione un introito per quello che è lo sdoganamento" a parte la precisazione che ho fatto prima, riconosciamo che questi sdoganamenti, noi percepiamo una percentuale non indifferente, quindi è un vantaggio che viene alla Regione, vantaggio che veniva alla Regione quando si faceva presso il Traforo del Monte Bianco, vantaggio che veniva alla Regione quando si faceva al Gran San Bernardo, vantaggio che viene alla Regione e lo do come ammesso superiore forse, per quello che si sdogana oggi all'autoporto, perché prima molti di quegli sdoganamenti che si fanno oggi all'autoporto lo sapete che si facevano sui piazzali della stazione, lungo il viale che c'è vicino alla stazione e via dicendo.
Quindi nessuno mette in dubbio questo accentramento di servizi come è stato rilevato da qualcun altro, è nell'interesse della Regione, ma nell'interesse dello Stato che ha deciso il trasferimento di questi servizi e mi permetto di aggiungere un qualche cosa che nessuno ha sottolineato e penso anche nell'interesse della società che gestisce l'autoporto, perché qui noi non ne parliamo di questa società che gestisce l'autoporto e da certe affermazioni che vengono fatte, sembrerebbe quasi che questa società è un istituto di beneficienza a vantaggio della Regione, io non credo che sia un istituto di beneficienza a vantaggio della Regione, perché sarebbe interessante e io non ho nessun dato, perché sarebbe interessante di vedere quali sono i vantaggi anche per questa società, che è una società privata, alla quale noi abbiamo dato tutti i servizi. Ora molte volte in questo Consiglio si è parlato di infrastrutture, di fare attenzione dove entra anche la mano pubblica, si faccia attenzione di non dare dei grandi capitali che vanno esclusivamente a vantaggio dei privati e quindi anche questo sarebbe stato da vedere, era una cosa che si doveva vedere.
Noi non sappiamo com'è formata questa società, perché è sempre stato un tabù, in questo ambiente e desidereremmo avere qualche notizia se è possibile, se non è possibile la potrete dare in un altro momento, ma dico quindi nel quadro generale io condivido quello che ha detto Pollicini che è stato sottolineato anche da altri che siccome questi servizi principali sono servizi dello Stato che deve garantire e che praticamente prima li svolgeva in altri punti, oggi li svolge all'autoporto, quindi è logico che intervenga. Io non metto in dubbio neanche la necessità di un intervento da parte della Regione, specialmente se pensiamo a quella che era stata la zona di sviluppo antecedente, cioè per favorire l'installazione di alcune industrie, però che da questo tutto venga ad accollarsi esclusivamente alla Regione, sarei contrario, quindi dovrebbe esserci la questione dello Stato per la parte principale, dovrebbe esserci un concorso delle Società private che fruiscono di questi servizi, dico concorso, non dico di accollare completamente a loro quest'onere, ma dovrebbe esserci attraverso un esame approfondito di quelli che sono i vantaggi e quindi di quello che può essere anche il concorso che viene dato.
Non voglio dilungarmi sulla questione dell'allargamento della 26 che abbiamo sempre sostenuto fin dall'inizio, fin da quando si è costruita l'autostrada e avevamo inteso di avere l'allargamento della 26 almeno dall'arrivo dell'autostrada fino all'entrata di Aosta. C'è la questione dello svincolo, non voglio dilungarmi qui, bisogna tener conto in base c'è un progetto di grande viabilità fatta almeno dal Comune di Aosta, io non voglio entrare in questo momento in questi particolari, però voglio rinnovare la richiesta che è stata fatta da parte del nostro gruppo, che prima di, invece di avere poi tutta la cosa in articolo morto, quando non si possa più modificare niente, di poter discutere in Consiglio e su questi svincoli e esserne a conoscenza, essere almeno parte decisionale, il Consiglio regionale deve poter decidere su queste cose, prima che vengano attuate, in maniera che sarà la maggioranza, sarà una maggioranza che si esprimerà, ma sarà la volontà del Consiglio regionale, quindi chiediamo che queste cose vengano portate in Consiglio e discusse in Consiglio.
Manganone (Ind.) - C'è un Assessore che ogni tanto fa l'autocritica, ma siamo anche noi Consiglieri che dobbiamo in questo momento fare dell'autocritica.
Alcuni anni fa, noi ci siamo opposti al tronchetto. A distanza di anni possiamo vedere, che se votavamo già allora per il famoso tronchetto, certi soldi che adesso vengono spesi dalla Regione, certamente non sarebbero spesi, quindi l'autocritica va a tutto il Consiglio anche stavolta. Ma vorrei riferire qui quel che ho detto in Commissione. Mi era parso che i 70 milioni per un tratto di 660 metri fossero molto pochi, perché io penso e credo che in quelle zone, per costruire un Km. di strada, siano necessari circa 210-230 milioni per Km.
Quindi io allora ho fatto il mio plauso ai tecnici che avevano redatto il preventivo, ma da come ho potuto vedere, dalle fotografie, sono certo che questa spesa di 70 milioni, sarà certamente sorpassata e non dovremo stupirci se in Consiglio vedremo passare un'altra delibera di perizia suppletiva, perché certamente con il costo medio delle strade, non si può eseguire per 70 milioni, 660 metri di strada.
Bordon (DC) - Mi, mi ha... quello che dice Pedrini, io non volevo prendere la parola, invece io volevo prendere la parola, e quindi chiederò scusa agli amici se ruberò dieci minuti perché in fondo poi l'intervento precedente, mi sembra che era durato tre minuti e era intenzionalmente breve ed è stato mal ricompensato.
Io penso che un problema di tale importanza, che il dibattito sia più che naturale, più che ovvio, però, io non mi aspettavo francamente che oggi avremmo discusso di nuovo tutto questo argomento, perché penso che ritornerà in Consiglio al momento opportuno, perché almeno fin lì arriveremo per forza. Ora io vorrei fare una prima parte, perché anche qui, si dice sempre, io non vorrei fare della polemica, poi la polemica si fa al doppio. Io mi auguro che dicendo, voglio fare un po' di polemica la riduca proprio agli estremi limiti.
Ora io, forse devo chiedere scusa all'amico Pollicini, perché qualche volta, un po' perché come diceva lui, essendo uno dei vecchi qui dentro, un po' di mestiere, un po' una storia e un po' l'altra io finisco per fare venire a galla, faccio emergere a Pollicini quel sottofondo, parlando di lavori pubblici, vorrei dire il sottofondo stradale, un sottofondo di violenza, io vorrei quasi chiamarla di ineducazione, ma non la chiamo tale, perché in caso contrario mi metterei a pari livello sui e io a questo non voglio mai esserci, fatto di statura, non ha molta importanza e invece su quella valutazione di così detti rapporti umani come li definisci molte volte tu, quando hai voglia di fare delle chiacchierate, che però lasciano il tempo che trovano, difatti, io qui mi sono preso solo 4 punti, io mi sono presentato qui e mi sono permesso di chiedere all'Assessore Pollicini di volermi cortesemente dire, e ciò in veste di Capogruppo della Democrazia Cristiana, il perché questa delibera, non era stata portata subito in Consiglio. Io non mi stupisco di tutto quello stupore che ho suscitato in Pollicini, perché, lo dicevo prima a Borbey, è una cosa che viene naturale in Pollicini e lo dirò subito adesso il perché, io ritenevo che brevemente Pollicini mi rispondesse, e non l'abbiamo potuto portare il 14, perché non abbiamo avuto il tempo di mandarlo in Consiglio al Presidente del Consiglio, speravo che mi dicesse, non l'abbiamo portato al 28, per un altro motivo, perché c'era anche un'altra seduta al 28, un'altra in mezzo. E tutto questo perché? Perché io rappresento un gruppo nel quale, avevamo un gruppo di Consiglieri che diceva, io non voto più le delibere in via d'urgenza, siccome io cerco sempre di portare per quell'età di cui tu parlavi prima, un po' di buon senso, dicevo non tutte le delibere devono essere bocciate, per questione di principio, anche se è un principio valido, perché è un principio che si segue da tanto tempo. Noi abbiamo visto che si stanno riducendo queste delibere in via d'urgenza, diamo atto di questo, però se voi dovreste fare l'elenco che richiedeva Mappelli prima, indubbiamente ne avreste una distinta che non finisce più. Ora, io mi stupisco perdonami amico Pollicini, perché bisogna pur che si dicano queste parole, mi stupisco perché arrivati ad un certo momento tu avevi soltanto da dirmi, è per questo motivo e probabilmente, gran parte della discussione si evitava. Invece questo è quel sottofondo stradale di cui parlavo prima, che ti fa stupire e insultare e mortificare Bordon, di questo Bordon se ne extra fischia, è abituato, vedi, io mi ricordo quando eri seduto qui vicino, perché poi le nostre battaglie si riversano in anni indietro, quando tu facevi parte della Democrazia Cristiana e le stesse cose che dicevi a noi adesso, le dicevi agli altri, perché questo è il tuo sistema, per conto mio, non sto a ripetere dove tu sei vissuto per tanti anni, dove c'era della gente che non si poteva rispondere e tu come capo reparto, li facevi filare forte come un piccolo negriero, ma a me questo non interessa, grande negriero, questo lo lascio giudicare a chi era sotto di te, perché io, grazie a Dio, queste difficoltà non le ho avute. Stabilito questo, ma non vale, ci siamo sentiti dire, che rispetti Parisi, soltanto perché ha la barba bianca, ma io non so, Parisi, sarà venuto qui, avrà fatto il suo intervento, l'ha fatto molto bene, lo ha fatto per iscritto molto meglio di quello che fa Bordon, che qualche volta, facendo sempre a braccia, può anche venir fuori con delle battute che cerca di evitare, come cerco di evitarle adesso. Ci siamo sentiti dire che quasi non sappiamo leggere le delibere e qui protesto con Mappelli, perché mi ha tolto un argomento, ne ha già parlato lui, perché arriviamo, se uno non sa leggere le delibere, va bene andremo a scuola serale da Pollicini e bisogna avere anche pazienza, Borbey, ha commesso un grosso errore di valutazione, perché ha detto questo, così e così e così, quindi Borbey, anche tu cerca di aggiornarti, non venire qui a dire delle fesserie, perché tu sei più che fesso, venendo qui a fare certe battute, di Bondaz, poi non parliamone, perché ha voluto intervenire per fatto personale, quindi, non ce n'è uno che sia stato risparmiato, io ripeto, parlo per conto mio, che me ne infischio e ci rido sopra, però la mia battuta, la mia richiesta era semplicemente questa, io volevo convincere alcuni miei amici, del mio gruppo, che mi dicevano, come Capo Gruppo, tu devi chiedere questo, io mi sono alzato, l'ho chiesto. Non chiedevo nessuna valutazione da parte di Pollicini, perché il giudizio di Pollicini non mi interessa per niente, perché so chi è Pollicini, ma volevo solo una risposta, non l'abbiamo potuta portare il 14, perché ci volevano 10 giorni, il 28 non l'abbiamo potuta portare, perché nevicava e c'era l'ingorgo laggiù. Come? ... (voci) ... Ma tanto non risponde, perché non gli conveniva o non ne aveva bisogno, lascialo un po' fare, tanto la maggioranza è quella lì, cosa vuoi star lì ad arrabbiarti... Quindi non l'ho portata, l'ho portata oggi, se vi piace così, va bene, se non vi piace fa lo stesso.
Mappelli ha adoperato una parola, che io non voglio usare qui, ad ogni modo chi ha sentito tutto il dibattito come si è svolto qui dentro, ne farà un giudizio, questo e su questa parte che ha nessuna importanza e che io ho voluto soltanto far rilevare perché mi sembra che sia anche fra quei rapporti che di devono essere tra Consiglieri e Consiglieri che dovrebbero venir fuori. Ciò detto, io vorrei passare invece sulla seconda parte e non mi dilungo, perché mi sono già dilungato molto quando ho fatto quella mozione a nome della Democrazia in data 10 gennaio, che io penso abbia messo anche a fuoco un po' tutta questa situazione, l'abbia messa a fuoco, perché da allora effettivamente se ne parla molto e io mi auguro che qualche cosa venga fuori. Io vi dirò anche qui, sempre con quel solito spirito di non drammatizzare mai le cose, che come Amministratore sono amareggiato perché noi continuiamo qui a fare un sacco di parole, rarissime frasi, noi adesso stiamo, allora avevo raccontato un esempio, che mi era venuto lì, la storia dell'asinello che ha la biada, il fieno, l'acqua, il fieno, da una parte e dall'altra, non sapendo cosa deve far prima, se mangiare prima la biada poi il fieno era morto di fame, quindi io avevo raccontato questo esempio, questo piccolo proverbio, perché mi sembrava che qui stiamo facendo la stessa cosa, perché come amministratore ripeto, sono spiaciuto e ne parlerò dopo, come politico qualche volta mi diverto, anche se tutte queste chiacchierate qui in campo regionale e questo mi addolora molto di più come in campo nazionale, tutte queste chiacchierate così democratiche che sono una gran bella cosa perché sono basate sulla libertà, finiscono ad un certo momento per lasciare le cose come sono e allora politicamente, quasi quasi mi diverto, perché effettivamente si sentono delle chiacchierate che durano delle ore, però se io dovessi dirvi ancora adesso in questo momento, ma qui probabilmente ricado in quella valutazione fatta dall'amico Pollicini che Bordon non capisce niente, ma che tanti di voi io penso che qui dentro non avete le idee molto chiare, perché queste esposizioni fatte di rombanti parole e di grandi chiacchierate non portano a nessuna conclusione.
L'altro giorno siamo venuti qui, dopo la mozione del 10 gennaio è stato detto "i problemi sono quasi tutti in fase di risoluzione" difatti noi avremo l'allargamento della 26, quindi eh, cuccagna, tutti contenti, avremo un altro piccolo pezzo di strada perché io lo chiamo così che proseguendo dall'autoporto permetterà uscendo davanti all'imbocco dell'autostrada o davanti all'albergo Fey, alla fine della zona America, in senso unico ci permetterà di ovviare a tanti inconvenienti, poi se avremo probabilmente la grande viabilità nel grande quadro tutte queste belle chiacchierate che però qui è stato detto probabilmente verranno fuori negli anni '80 quindi campa cavallo che l'erba cresce, pensa un po' siamo nel '74 se dovessimo andare all'80 per vedere una soluzione di questo, però io non mi preoccupo di questo, io vi dico soltanto amici, che secondo il mio modesto parere, sempre basato su quelle valutazioni completamente errate, come dice sempre Pollicini quando noi ci permettiamo di dire qualche cosa, io ritengo che la preoccupazione base di tutti sia questa: noi vi chiediamo che quest'estate non si abbiano ad avere intasamenti che abbiamo già visto nelle estati scorse e che pertanto si combini qualche cosa nel lasso di tempo più breve possibile perché sarebbe spaventoso se ancora una volta si dovessero verificare i fatti che sono avvenuti. Nella mozione da noi presentata facevamo presente proprio che anche gli operai della Cogne che uscivano dal lavoro dopo 8 ore di lavoro faticoso o che entravano non potevano arrivare al loro stabilimento. Avevamo chiesto un intervento che ci permettesse di stare un po' tranquilli, la verità è un'altra, la verità è che qui incominciamo a dire, noi vogliamo giustamente che il Comune di St. Christophe e il Comune di Quart, forse anche per un settore, possa intervenire, perché è giusto, perché mancherebbe solo più quella, noi che abbiamo tanto voluto una autonomia valdostana decentrata da Roma, a un certo momento diventassimo noi, i centralizzatori perché ad un certo momento i Comuni non potessero più far sentire la loro voce attraverso la Regione, primo discorso, secondo discorso, le idee sono tutte opinabili, io non ho niente da dire, io ritengo che domani se per caso si riuscisse a far fare immediatamente l'allargamento della statale 26 a 4 corsie di 8 metri, non so quanto, perché non sono un tecnico, io penso che sarebbe già un passo avanti, però il problema è tutto qui, noi chiediamo e io me lo sto, non dico divertendomi, perché come politico mi sto divertendo, ma come amministratore regionale no, io voglio vedere quello che si farà quest'estate, vedrete che cosa ne verrà fuori, siamo a marzo, siamo a marzo, da passare al Consiglio dei lavori pubblici, nonché accidenti ci sia, a un certo momento si discuterà se deve prendere il demanio o non il demanio, perché credo che qui siamo tutti d'accordo, che sia lo Stato che deve fare questa spesa, perché i servizi demaniali sono statali, il demanio ci risponderà qualche cosa, ma indipendentemente da questa politica più o meno intelligente che abbiamo fatto noi due, io dico, l'Assessore ai Lavori Pubblici segua questo problema come pare lo stia seguendo adesso, perché indubbiamente quest'estate noi ci troveremo di nuovo in un mare di guai, quindi sia ben chiaro che noi se ci asterremo su questa deliberazione, non è perché abbiamo ravvisato l'urgenza di questa spesa per quel tronco di strada già esistente, perché tutti lo vediamo e per coerenza tutti lo volevamo, noi protestiamo contro il sistema di portare le delibere sempre qui per la ratifica e non per la decisione, questo quando gli Assessori competenti si giustificheranno in modo educato come ha fatto oggi Pollicini il perché non è potuto arrivare, io penso che molti di noi prenderanno quelle valutazioni che devono prendere e diranno a bè pazienza, siamo dispiaciuti di questo, perché ci sarebbe di più da aggiungere se si volesse ancora perdere cinque minuti, che ad un certo momento, noi siamo qui dentro tutti seduti tranquilli e pacifici e ci sentiamo naturalmente dire, questi progetti sono già nelle mani della Commissione Lavori Pubblici, ed è forse anche giusto che così sia, ma questi progetti che sono nelle mani dei Lavori Pubblici, come tutti i segreti "secret come lo tonneiro" si dice in patois, ma tutti li conoscono già, segreto come il tuono vuol dire in italiano, perché il tuono nessuno lo può tenere nascosto e questi progetti ad un certo momento si sa già, che il quadrifoglio deve essere fatto in quella tale zona, che dovrebbe andare a colpire i prati di quel tale individuo, di quel tale proprietario, che dovrebbe avvenire questo, ma questo è umano, è sempre stato così, però con tutte quelle opposizioni che ne conseguono, la situazione è quella che è qui, che ancora oggi noi ci troviamo io penso con molte promesse, con qualche cosa che io spero abbia da andare in porto, ma che indubbiamente creerà ancora una situazione, perché pensate con quanta amarezza io verrei qui a dire vedete, non è successi niente, ma politicamente non mi si dia mica questa possibilità, perché politicamente arriverei qui e come giustamente dicevo a Borbey, che forse un porto della Giunta oggi è stato proprio quello di permettere magari tanti insediamenti della Giunta o del Consiglio, tanto quando abbiamo poi dato torto all'uno o all'altro, siamo sempre tutti insieme nello stesso caso, a un certo momento di aver permesso degli insediamenti in determinate zone senza pensare che ci fossero delle infrastrutture, la viabilità, tutto questo, perché si capisce, voi ne convenite, immaginatevi un po' per il momento chi prevedeva che sarebbero arrivati mille autotreni, mille TIR, nella zona dell'autoporto. Ora si capisce che con questo lavoro chi viene fatto io ritengo che si faciliti già qualche cosa, ma desidero che sia messo agli atti ben chiaramente che la Democrazia Cristiana non si astiene nel votare questa delibera, perché non è favorevole all'urgenza di questi lavori, perché si è sempre battuta per l'urgenza di questo lavoro, se si astiene e quindi abbiamo già fatto un passo, perché volevamo votare contro, se si astiene è perché non vuole più questo sistema di portare delle deliberazioni per certi ammontari che potrebbero forse essere portati in un altro modo.
Quindi detto questo io non ho altro da aggiungere e vedo con dispiacere per esempio, se, non so, certi introiti, che sono venuti fuori attraverso il demanio, non il demanio, sono roba nostra, non roba nostra, l'essenziale è secondo me che quello che c'è lì deve essere messo in condizioni di funzionare, perché indubbiamente un complesso industriale in tutta la zona, che ha da essere servita, e indubbiamente, io vi dico che bisognerà studiare la soluzione o del senso unico o l'allargamento immediato perché in caso contrario quest'estate noi saremo di nuovo al punto in cui ci siamo trovati quest'inverno.
Dolchi (Presidente) - Io penso che possiamo dichiarare e considerare chiuso questo dibattito che è andato oltre, forse il valore del, non possiamo considerarla chiusa Consigliere Borbey? La parola al Consigliere Borbey, per il secondo intervento.
Borbey (DC) - Io chiedo scusa a tutti i Consiglieri, ma ritengo che, abbiamo l'occasione di discuterne e non è che mezz'ora in più o in meno faccia male a noi Consiglieri di rimanere in sala consiliare, visto che come tutti i miei colleghi ribadiscono che in Consiglio non si discute più niente, è un Consiglio addormentato, abbiamo un'occasione, ed è una cosa molto importante la viabilità della nostra zona, qui dove è più di, quasi la metà della popolazione della Valle d'Aosta, qui nel concentrico, cioè nella zona media valle, siamo in 45.000 abitanti, tra Aosta e Comuni limitrofi. Colgo l'occasione per ribadire di nuovo alcuni concetti, senza far polemiche personali, ma quando si continua a dire che un piano regolatore quale quello del Comune di Aosta è una cosa a sé stante, io ribadisco che questo è un concetto di una gravità enorme, ma non così l'hanno pensato i Consiglieri del Comune di Aosta e il Sindaco del Comune di Aosta e l'architetto Bertola, che aveva l'incarico, perché nella stesura del piano regolatore del Comune di Aosta, che, dico un lasso di tempo di un anno e mezzo due anni, il Comune di Aosta ha fatto riunioni, quattro o cinque volte con tutte le Giunte dei Comuni limitrofi, St. Christophe, Quart, Sarre, Charvensod, Gressan e via dicendo. Ha fatto riunioni con Assessori della Regione, infatti, io allora Sindaco ho presenziato delle riunioni con l'Assessore Milanesio, si parlava della viabilità, cosa importantissima, so che l'architetto con la Giunta del Comune di Aosta ha avuto dei contatti con l'ANAS, perché, perché è un problema generale e non è un problema a sé stante. Io do ragione all'Assessore Pollicini che nella sua risposta ha risposto solamente a quello che aveva chiesto il Consigliere Andrione, ma è una considerazione che voglio ribadire, il piano regolatore di Aosta, e che secondo il mio punto di vista, diciamo, come viabilità è stato studiato molto bene, a titolo personale, è una questione generale di tutti i Comuni e della Regione, ed allora io chiedo alla Giunta che vengano portati questi problemi in Consiglio, chiedo alla Giunta come chiedo a tutti noi gruppi di minoranza, che ad un certo punto, le nostre varie tangenziali, che costano un 15 miliardi e che l'Assessore dice, Borbey dice, sono delle noccioline, le butta lì come noccioline, ma vogliamo chiarirci una volta per sempre, se come amministratori abbiamo il coraggio di dirlo alla popolazione valdostana, se siamo pro o contro all'autostrada che continua fino al Monte Bianco. Signori miei, e allora non rimandiamo alle cose all'80, perché se per caso una maggioranza in questo Consiglio e non dico quella, ma potrebbe essere forse un'altra maggioranza, visto che è un problema importantissimo e vitale, fosse d'accordo per fare l'autostrada fino al Monte Bianco, non si parla più di miliardi, perché può essere un Consorzio di Comunità Montane con la Regione che col contributo statale fa l'autostrada o forse la stessa di nuovo società SAV, perché ben vi ricordate, l'ha sottolineato di nuovo il Consigliere Manganone, abbiamo già buttato via alcuni miliardi, perché allora la società SAV voleva continuare il famoso tronchetto fino a la Grenade, questa è una realtà, non si discute in Consiglio regionale, mi scusi Presidente, se io sono un po' lungo in quest'esposizione, si dice, ma forse in Consiglio non vale la spesa, perché dopo sono i vari organi, Giunta e Commissioni che mandano avanti il problema. Vi ricordate che forse in Consiglio, non lo so, ne avete parlato a fondo del famoso alto tronchetto di due miliardi, in cui doveva essere già collegato l'autoporto, dove grazie, non dico grazie, per opposizione dei Comuni di St. Christophe, Quart, per opposizione di uomini politici è tutto andato a monte, cioè l'impostazione della Giunta di voler fare quell'opera è andata a monte. Perché Signori miei è andata a monte? Perché è stato fatto un progetto senza che il Consiglio ne fosse al corrente, precisamente di quel che si voleva fare. Si è dato l'incarico a professionisti, io come Sindaco allora, ma m'interessavo di quel problema, sono stato messo al corrente esattamente del tracciato e una cosa e l'altra, quando come Geometra di Commissione di parcella, ho dovuto liquidare la parcella di 14 milioni al professionista, ma pochissimi Consiglieri erano al corrente del tracciato, quindi è andato tutto a monte, perché il Consiglio non era già d'accordo di fare quell'opera o perché qui non l'avete dibattuta e ora non vorrei che si ripetessero di nuovo quegli errori, cioè qui dibattiamo, quadrifoglio, unione, come l'ha definito Andrione, non mi ricordo più bene a cosa, a baionetta, ma però esattamente non si sa come. L'Assessore Pollicini, mi ha fatto, forse, non dico benevolmente, perché dice, Borbey, ha fatto dell'ironia, io le chiedo scusa, se, non volevo farla, ma se l'ho fatta pace, ma l'Assessore Pollicini secondo il mio punto di vista adesso, nel suo intervento rivolgendosi proprio a me, non ha fatto soltanto dell'ironia, ma ha fatto della cattiveria pura e semplice, perché ha messo quella pulce nell'orecchio, così che ad un certo punto un altro Consigliere fa degli interventi, solamente per favorire forse un altro Consigliere del suo gruppo. Allora Assessore Pollicini se mi permette, il Consigliere Borbey di questo problema, se n'è un po' interessato, ma non per Magazzini Sogno e via dicendo, se n'è interessato per la questione di Comuni e allora quando l'Assessore Pollicini è stato invitato ad essere presente in Consiglio di St. Christophe e che per due giorni non era più trovabile, il Consigliere Borbey, non è che abbia presenziato, ma si è interessato del problema, allora in Comune di St. Christophe quando si chiede una delibera, si dia la documentazione esatta, precisa di quello che il Comune deve deliberare, altrimenti, giriamo sempre a circolo chiuso e non arriviamo a capo di niente, quindi è d'un invito che da un semplice Consigliere, non profondo nei problemi di buche o non buche perché le buche, me lo diceva già il direttore dell'autoporto Geom. Calchera, che esistevano già precedentemente, quindi non è che io sia più competente di un altro, è che le vedevano già e che quindi era chiaro, senza polemizzare, chiedo scusa al Consiglio, vorrei ancora ribadire questo, che è inutile che l'Assessore insista nel dire, Consigliere Borbey, rivolgasi ad altre Giunte, che quando loro hanno fatto la birra o altre fabbriche nella località di Pollein, allora dovevano prevedere le opere di organizzazione. Lo ammetto, già quelle Giunte dovevano prevederlo, ma quando è nato l'autoporto, Signori miei, che Giunta c'era Assessore, ed è per l'autoporto che oggi si parla, non per la birra o per altre fabbrichette, perché per quelle fabbriche era sufficiente la careggiata stradale che c'era adesso, ma l'autoporto è nato dal '70 in avanti e allora c'eravate voi.
Dolchi (Presidente) - Scusate, scusate colleghi, prima di arrivare alle dichiarazioni di voto, io rinnovo l'invito al Consiglio di considerare chiusa questa discussione e come prevede il regolamento spetta al Presidente della Giunta se lo ritiene di concludere la discussione generale. Io faccio presente che nel chiedere al Consiglio questa chiusura di discussione, come avevo fatto prima che parlasse il Consigliere Borbey, non intendevo sfruttare la discussione, ma mi sembrava proprio data la delicatezza, cioè l'importanza del problema, che il Consiglio poteva forse dedicare una discussione specifica dopo su quest'argomento, mettendo i Consiglieri in condizione di una maggiore indagine, maggiore preparazione sull'argomento e non affrontandolo invece quasi marginalmente su una ratifica di una deliberazione di Giunta, questo era la mia intenzione quando chiedevo ai colleghi se intendevano considerare chiusa la discussione.
È chiusa la discussione, con la conclusione del Presidente della Giunta.
Dujany (DP) - Mi pare che questa deliberazione, presa in via d'urgenza dalla Giunta che riveste i caratteri dell'urgenza, se ci ricordiamo il momento in cui sono sorte alcune gravi difficoltà di circolazione di cui il Consiglio si è già interessato seppur può avere sul piano formale alcuni peccati veniali, ma nella sostanza, mi pare che riveste veramente questa caratteristica, però vorrei fare alcune osservazioni di carattere di fondo. Non è che la conseguenza di una serie, di rattoppi presi d'urgenza dalla Giunta in questi ultimi tempi, per cercare di trovare una soluzione momentanea e provvisoria e non soddisfacente ad un problema, sorto, come è stato affermato da parecchie persone che mi hanno preceduto senza un relativo esame dello sviluppo della zona industriale e della zona commerciale di Aosta, zona industriale e zona commerciale che è sorta con certe esigenze che a mano a mano che il tempo passava si è trovato dinnanzi a queste esigenze, aumentate sia sul piano della circolazione, sia sul piano commerciale sia sul piano industriale sia sul piano economico, e quindi oggi, il Consiglio e la Giunta si trovano dinnanzi alla necessità di dare una soluzione globale a questo problema di viabilità che veramente si presenta in modo estremamente difficile e in modo estremamente complesso, estremamente difficile e complesso, perché gli interessi che si sono coalizzati in quella zona, sono sempre maggiori e quindi le difficoltà diventano sempre maggiori, problema d'altra parte urgente, perché l'aumento della circolazione e l'aumento dell'attività economica e commerciale che si moltiplica ogni anno presenta altrettanto un'urgenza di una soluzione, quindi io per non dilungarmi oltre, vorrei pregare il Presidente della Commissione dei Lavori Pubblici e l'Assessore ai Lavori Pubblici di voler convocare questa Commissione per esaminare le varie soluzioni tecniche possibili in accordo o meglio l'accordo sarà molto difficile a raggiungere in questa sede, perché abbiamo già visto in esempi precedenti che qualunque soluzione si proponga troverà delle opposizioni, però abbiamo il dovere e il compito di superare alcune opposizioni per trovare la soluzione al problema, altrimenti tra due anni o tre anni o quattro anni saremmo ancora a discutere e a piangere dei piagnistei su un problema non risolto e Bordon ci ridirà quest'estate il traffico sarà impossibile, nell'inverno venturo saremmo ancora in una situazione peggiore e avanti così a piangere naturalmente sulle cose non fatte, e sulle cose non risolte, quindi direi, riunione della Commissione dei Lavori Pubblici, per delineare in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Aosta e dei Comuni interessati e degli Organi dello Stato interessati, perché non dimentichiamo che questo problema, riguarda una viabilità che interessa lo Stato più che una viabilità che interessa la Regione, quindi il compito della Regione è quello di prospettare e di individuare le soluzioni che siano consone alle nostre necessità, ma nello stesso tempo è quello di sollecitare gli Organi dello Stato preposti a questo sviluppo stradale, di volervi provvedere nei tempi più rapidi possibili e tutto questo collegato con l'altra soluzione a cui mi pare qualcuno ha fatto allusione della famosa continuazione del peduncolo di autostrada per cui la SAV mi pare, ha già presentato proprio in questi giorni e al Comune di Aosta e alla Regione una richiesta di parere per la continuazione di questo pezzo di autostrada che dovrebbe iniziare dall'uscita del Villair Eglise fino alla zona grosso modo della Grenade Sarre oltre Aosta, questa è la situazione reale, quindi tutti questi elementi dovrebbero essere raccolti, esaminati dalla Commissione portati all'esame e alla discussione del Consiglio regionale in modo che una buona volta abbiamo una indicazione a tutto questo problema, per cui l'ANAS, per cui il demanio dello Stato sappia definitivamente qual è il pensiero dell'Amministrazione regionale su questo problema, indipendentemente dalle difficoltà che possono essere frapposte da alcuni interessi di amministrazioni pubbliche o da alcuni altri interessi che non ci permettono mai di muoverci da questa situazione che diventa sempre più difficile. Vorrei fare presente che sul tratto interessato in quel primo progetto illustrato dall'Assessore, quel famoso cavalcavia ecc. abbiamo invitato il Comune di St. Christophe a sospendere una licenza edilizia che interessava questo tratto di strada attualmente più tempo aspettiamo e più ci troveremo nelle difficoltà di indicare qualunque soluzione sulla rete viaria, soprattutto in quella zona che in questo momento sta diventando particolarmente interessante. Un monito per noi tutti: qualunque, è naturalmente un oggetto di riflessione, qualunque iniziativa che debba sorgere, di carattere commerciale, industriale, imprenditoriale deve essere preventivamente, attentamente esaminata e dall'Amministrazione regionale e dalle Amministrazioni comunali perché è chiaro che i servizi di infrastrutture potranno essere imposti alle iniziative private prima di concedere i relativi permessi edilizi, perché una volta concessi i permessi edilizi, possiamo cantare ma intanto l'iniziativa privata ha realizzato i suoi interessi e si metterà solo in una posizione contestatrice, in una posizione di reclamo e di protesta contro i poteri pubblici e questi dovranno provvedere ad intervenire attraverso delle spese proprie, come capita in questo caso e come capita anche in altri casi del genere, quindi conclusione, per cortesia, l'Assessore ai Lavori Pubblici, la Commissione dei lavori pubblici esame di questo problema per portarlo in una delle prossime riunioni del Consiglio regionale.
Dolchi (Presidente) - Prima di passare alla votazione chiedo se c'è qualche Consigliere per dichiarazioni di voto.
Parisi (MSI-DN) - Signori, approfitto di questa circostanza per ringraziare molto gentilmente l'Assessore Pollicini, per aver voluto asserire in quest'aula che evidentemente non si sanno leggere le sue deliberazioni.
Evidentemente Assessore Pollicini, io non sono un geometra, lei è un geometra, è molto più colto di me e mando a lei il, di poter illustrare questi capolavori, quando... E quindi la ringrazio.
Per quanto concerne in sé il voto che debbo esprimere in questa delibera, per questa delibera, debbo ripiegare, che mentre ero contrario il Presidente della Giunta mi ha convinto ad astenermi da questo voto, ad astenermi, anche perché pensando che il miliardo che viene alla Regione che si vuol far apparire quel carrozzone che interessa la Regione, con tutto ciò che ne viene dentro da quella, da quel carrozzone, e prendendo a base quanto ha detto il Consigliere Fosson, che vorrebbe sapere qual è l'introito che si può avere, allora io rispondo, caro Consigliere Fosson, lei si faccia un po' i conti, dalle 25.000 alle 35.000 per autotreno, sono circa un miliardo di autotreni, che nei due sensi passano per l'autoporto deduca un miliardo che viene alla Regione, deduca le spese e vede poi di chi sono gli interessi di questo autoporto. Ecco, anche queste circostanze, mi inducono ad astenermi dalla votazione.
Manganone (Ind.) - Io sono vicino agli amici della minoranza, però devo votare per essere coerente a quel che ho fatto in Commissione - io voterò a favore, pur esprimendo il mio pensiero negativo per questa Giunta, come ho già ripetuto l'altra volta. Do a questa Giunta il 5+ per incoraggiamento, come soleva darmi il mio professore, quindi oltre al mio voto favorevole, chiedo anche, che se c'è un supero di spesa di questo tratto di strada venga portato al prossimo o nei prossimi Consigli, perché son sicuro inevitabilmente ci sarà.
Monami (PCI) - Il Gruppo Comunista vota a favore di questa deliberazione, per due motivi di fondo. Intanto, perché è un'opera urgente e l'urgenza non è data tanto per agevolare gli autotreni ad andare all'autoporto, sul quale autoporto si potrebbero fare alcune considerazioni, ma soprattutto perché eliminando gli inconvenienti che creano gli autotreni che vanno all'autoporto si aiutano io penso, un pochettino i cittadini della Valle d'Aosta ai quali può succedere come è successo al sottoscritto in occasione di una nevicata, di rimanere bloccato dall'uscita dell'autostrada del casello, al casello dell'autostrada, per raggiungere la propria casa, 4 ore, ho impiegato 4 ore, quindi ritengo che l'opera è urgente, non tanto ai fini per agevolare quella impresa, quanto per agevolare quei cittadini che sono le vittime delle conseguenze che provocano questi autotreni.
Il secondo motivo è perché se ho ben capito e ne sono convinto comunque, che una parte di questa opera rimane e sarà parte integrante della opera futura di svincolo a monte dell'autoporto, direi, per due buoni terzi dell'opera, un terzo dell'opera che è invece il tronco che diciamo così di orientamento nord-sud, collega la statale con il rettilineo davanti all'autoporto, serve comunque anche questo per dare accesso ai magazzini della Regione, direi che tutta l'opera quindi rimane e non è un intervento immediato, un palliativo della quale opera poi ne viene a scomparire la sua efficacia. Questo è il secondo motivo, per cui noi siamo favorevoli a questa opera. Ma alcune considerazioni, vorrei fare un'aggiunta a queste cose, e cioè quando si chiama in causa la Società dell'autoporto, ma molte volte il Gruppo Comunista ha chiamato in causa la Società Alpila, la Società dell'autoporto e altre Società ma è chiaro che in una società come la nostra e non parlo di società per azioni, ma in una società come la nostra, dove forse anche la maggioranza dei presenti in questo Consiglio sono degli estremi difensori della libera iniziativa privata estremi difensori della proprietà privata, dico è molto strano sentirci dire oggi soltanto per argomentazione di opposizione senza però vedere la necessità di quella singola opera invocano anche così dei limiti, dei tassi, andare a vedere cosa guadagnano queste società per azioni, queste libere iniziative private, dicevo da buona parte, da molti gruppi politici di questo Consiglio normalmente, solidamente difesi.
Un'altra considerazione è quella sulla strada, sull'autostrada per il Monte Bianco. Beh amico Borbey, se tu ritieni di poter avere una risposta questa sera, hai posto un problema che senza dubbio sarà di attualità e diventerà di attualità. Noi ribadiamo un nostro vecchio concetto, per quanto riguarda l'autostrada per il Monte Bianco, se voi tenete conto di tutti i vincoli che un'autostrada ne comporta e le caratteristiche del fondo valle che l'autostrada dovrà percorrere, limiteremo e occuperemo con questi vincoli una quantità immensa di terreni, anche se è vero che si può fare l'osservazione che buona parte di quest'autostrada correrà in viadotti e i gallerie, va aggiunto però che determinati vincoli comunque ci saranno e direi senza anticipare nessuna di quelle che possono essere le posizioni del Partito Comunista, ma mi pare che qui abbiano già altre volte ribadito probabilmente non è la soluzione l'autostrada per il Monte Bianco, ecco perché ci si batte tanto per questa autostrada del Monte Bianco, perché anche questa continua e risponde a completare un certo corollario di certe iniziative private, vedi le società per autostrade. Noi siamo per una super strada, da Aosta al Monte Bianco, che sia pure collegata attraverso un ponte sulla Dora che raggiunga da Gressan, la Grenade o St. Pierre non importa, ma per una super strada aperta, per una super strada senza vincoli, delle quali super strade oggi in Italia ci sono notevoli e positive esperienze, per questi motivi noi votiamo a favore della proposta sottopostaci.
Bordon (DC) - Siccome si fanno delle dichiarazioni di voto che poi entrano come discussione generale, noi rispettiamo quello che abbiamo già fatto mettere a verbale prima. Noi ci asteniamo per il semplicissimo motivo che siamo contrari a questo sistema di portarci le delibere, come le portate in via d'urgenza e a sottoporcele per la sola ratifica. Per tutto il resto che è stato detto qui ultimamente, noi ci auguriamo che effettivamente venga riunito al più presto il Consiglio regionale, che si porti qui dentro effettivamente in un dibattito molto ampio la costruzione dell'autostrada, la super strada ecc. perché sarà interessantissimo vedere la posizione che hanno sempre preso determinati gruppi politici della Valle d'Aosta in materia di super strada, di autostrade, di non né uno né l'altro, ecc., quindi noi ci asteniamo contro la delibera e non contro il resto.
Chanu (DP) - La dichiarazione di voto brevissimamente a nome dei Democratici Popolari, il gruppo DP vota a favore della ratifica della delibera che è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio, e questo ritengo per una ragione di carattere sostanziale perché a parte quanto si è voluto dire per ragioni di opposizione, evidentemente se c'è una delibera che doveva essere presa d'urgenza, questo era proprio il caso della delibera che ci è stata sottoposta. Nello stesso tempo, mi sembra che effettivamente i motivi che sono già stati messi in luce da altri Consiglieri che mi hanno preceduto e cioè che questo intervento di carattere settoriale ben si può inserire e non si metterà mai in contrasto in contraddizione con qualsiasi soluzione che si dovrà adottare poi in sede definitiva, giustifica a mio avviso l'adozione del provvedimento d'urgenza e nello stesso tempo rende in un certo senso vane le discussioni e le disquisizioni d'ordine generale che in questo momento evidentemente appaiono delle anticipazioni che certamente hanno il loro pregio e il loro interesse, ma che certamente dovranno trovare il loro posto e la loro collocazione nell'apposita sede di discussione del problema nell'ambito più generale. Per quello che riguarda, vorrei fare soltanto un accenno, per quel che riguarda l'impegno di spesa, ma il Consigliere Manganone faceva le riserve su quelle che potevano essere le spese effettive, è evidente che in questa opera tenuto conto della situazione che si è venuta a determinare e di quelle opere che si rendono, che si sono rese, si rendono, si renderanno necessarie, in questo settore, direi naturalmente delicatissimo perché si sta operare in zone, che sono zone evidentemente paludose, zone che abbisognano di risanamento, non ci sarebbe da stupirsi e da stracciarsi le vesti se le spese dovessero effettivamente superare in definitiva, tenuto conto poi di quella che è la corsa tremenda verso la lievitazione dei prezzi, quelli che possono essere stati gli impegni che in questo momento la Giunta regionale ha ritenuto di assumere. È certo però che tenuto conto della delicatezza e della complessità della situazione, sono grato al Presidente della Giunta, per quello che ci ha voluto dire oggi, sottoponendo, sollecitando anche l'attenzione degli organi consiliari, di prendere effettivamente il problema e di portare avanti un tentativo di colloquio di soluzione globale, naturalmente trascende per le ragioni che sono state dette, anche le stesse potestà, lo stesso campo di intervento alla Regione necessita evidentemente che l'azione regionale venga a coordinarsi con quelle che saranno le politiche di intervento in altri settori, sono certo però che la mente, la necessità, l'urgenza di questa opera che porterà e sarà comunque un palliativo che potrà servire ad evitare il perpetuarsi in questo periodo di transizione di quegli inconvenienti, di quegli intasamenti e difficoltà di circolazione che sono state messe in evidenza giustificano evidentemente l'assunto della Giunta, la sua decisione di portare avanti quanto meno per quello che riguarda l'ambito stretto delle sue competenze, questo suo intervento, intervento ripeto, che non ha carattere espressamente definitivo a carattere provvisorio, a carattere, proprio il caso di dirlo, di tappabuchi, ma che quando i buchi ci sono e hanno quella profondità che sono stati messi in evidenza dalla relazione dei tecnici, dalla relazione dell'Assessore Pollicini, un intervento anche di questo genere, assunto appunto in via d'urgenza, appare non soltanto giustificato, ma addirittura doveroso. Per queste ragioni il gruppo dei Democratici Popolari voterà a favore della ratifica della delibera di Giunta.
Dolchi (Presidente) - Se non ci sono altri che chiedono la parola per dichiarazioni di voto, possiamo mettere ai voti per alzata di mano la deliberazione adottata dalla Giunta in data 13 febbrai 1974, portante l'oggetto n. 449. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Grazie, per piacere le mani, grazie. Chi non è d'accordo? Che si astiene? Grazie.
Allora esito della votazione:
Presenti: 33
Sono assenti ricordo in questo momento i Consiglieri Pedrini e Milanesio.
Votanti: 20
Sono astenuti i Consiglieri: Fosson, Caveri, Blanc, Andrione, Viglino, Jorrioz, Mappelli, Chabod, Bondaz, Borbey, Bordon, Ramera e Parisi.
Voti favorevoli: 20
Il Consiglio approva.
Deliberazione n. 481 in data 13 febbraio 1974.
Jorrioz (PSDI) - Io penso che questa delibera sia veramente urgentissima, non solo urgente, perché è stata fatta il giorno 13 di febbraio e le gare si sono effettuate il 14 e il 15 di febbraio, cioè il giorno successivo, naturalmente non si poteva portare in Consiglio il giorno 14, però vorrei sapere, mi dispiace che manchi l'Assessore Milanesio, volevo sapere, non so se me lo può dire il Presidente della Giunta, se, quando è pervenuta questa richiesta di contributo all'Assessorato competente.
Dolchi (Presidente) - Il Presidente si riserva di rispondere per iscritto al quesito del Consigliere Jorrioz. La parola al Consigliere Viglino.
Viglino (RV) - Ritornerò su un argomento di cui ho già parlato in un Consiglio precedente. Avevo chiesto all'Assessore Milanesio, perché continuava a non presentare al Consiglio il progetto di legge che era stato discusso e praticamente approvato, già prima di Natale in Commissione consiliare. Ora l'Assessore Milanesio l'ultima volta mi ha risposto che questo progetto di legge era già stato trasmesso alla Giunta e pare esaminato anche un po' dalla Giunta stessa 24 giorni prima del 28 febbraio quindi attualmente sono 36 giorni, poi mi dispiace che oggi non ci sia l'Assessore Milanesio a confermare, quanto sto per dire, comunque in separata sede, l'Assessore mi ha detto prima che avrebbe mandato copia di questa legge e infatti me l'ha fatta avere qualche giorno fa e ce l'ho qui. Secondo, ripeto che questa legge riguarda una regolamentazione dei contributi che la Regione pensava di dare nel '74 alle varie società sportive. Ora in separata sede l'Assessore Milanesio mi ha fatto capire che c'era un po' di attrito nella maggioranza prestabilita. Io non voglio entrare nel merito di questa sua, di quanto mi ha detto. Io chiedo soltanto che questa legge venga dalla Giunta trasmessa al più presto alla Presidenza del Consiglio, perché finalmente sarebbe ora che il Consiglio potesse discutere sulla regolamentazione dei sussidi che noi continuiamo a dare così, a vedere cioè e dobbiamo approvare delle delibere d'urgenza su dei sussidi che vengono dati senza alcuna regolamentazione, quando ripeto, e questo il Presidente della Commissione consiliare del Turismo, Avv. Chanu, lo potrebbe confermare, la Commissione stessa è stata ripetutamente convocata, ci sono state numerose riunioni, perché questa legge era dichiarata urgente, come ripeto siamo già praticamente a metà marzo e la legge è stata presentata alla Giunta secondo quando detto dall'Assessore Milanesio, 36 giorni fa, quindi in queste condizioni io dichiaro già subito che mi asterrò dalla votazione di questa delibera di urgenza.
Andrione (UV) - Pour une question d'ordre et en relation à ce qui a été fait en d'autres circonstances analogues, je demanderai que cette ratification d'une décision de la Junte, soit renvoyée à quand la maladie de l'Assesseur Milanesio, nous permettra d'avoir le plaisir de lui poser personnellement les questions opportunes et nécessaires pour connaitre soit les raisons de l'urgence, soit les raisons du montant versées à la FISI pour l'organisation d'un slalom spécial et d'un slalom géant à Fénis, je crois, en fin je ne sais pas où c'est, parce que ce ne pas dit. Mais en tout cas je trouve qui serait opportun d'éviter de ratifier à boite fermé et de renvoyer, pour permette au Conseil, aux Conseillers d'être informés de la chose.
Bordon (DC) - Sì voto, per questione di principio, come l'abbiamo detto prima, noi non abbiamo spiegazioni sulla somma stanziata per gli ovvi motivi che sono stati citati adesso. Naturalmente se la domanda era lì da tanto tempo, ci chiediamo perché, come è stato sollevato adesso dal Consigliere Jorrioz, perché non è stato portato prima, voi giustamente ci rispondete, l'interessato, l'Assessore competente non c'è, però noi per questione di principio dobbiamo astenerci, anche questa volta, perché siete voi che ci costringete a fare questo, perché se laggiù c'era effettivamente l'urgenza come avevamo riconosciuto tutti e abbiamo protestato, perché è venuto fuori soltanto così, in questo caso, cadiamo nel ridicolo, perché se è vero che la domanda era lì giacente da un paio di mesi, non so come faccia a venire in via d'urgenza. Ecco la nostra attenzione. Adesso naturalmente anche a verbale chiaramente non si dica hanno votato contro il provvedimento. Votiamo contro la questione di principio sia ben chiaro.
Dolchi (Presidente) - Prima di procedere vorrei solo sapere se la Giunta ritiene di mantenere la ratifica o se aderisce, perché è inutile che continuiamo nelle dichiarazioni di voto. Possiamo ritornare in altre occasioni sulle cose che diceva Andrione.
Dujany (DP) - Mi pare che si tratti di una delibera d'urgenza per una spesa nei riguardi di una manifestazione che già ha avuto luogo, quindi sul piano sostanziale, non rimane altro da fare che di ratificare, perché mi pare non sono emerse delle obiezioni particolari nella destinazione naturalmente di queste somme. Il Consiglio avrebbe desiderato alcuni elementi di dettaglio, ma è stato espresso in modo chiaro da Mappelli, vuol sapere la data della presentazione della domanda, e va bè glielo farò pervenire, scusi Jorrioz, chiedo scusa, e altri elementi mi pare non ce ne siano. È un contributo dato all'ASIVA per questa manifestazione che ha avuto luogo il 12 e il 13 febbraio a Courmayeur per il Trofeo Perolino mi pare che è valida per la Coppa Europa. Io chiederei cortesemente al Consiglio di voler ratificare, affinché si possa liquidare questo contributo il più presto possibile, con l'impegno naturalmente di dare questo chiarimento al Consigliere Jorrioz che è stato un chiarimento ed una ratifica specifica e chiara.
Per quanto riguarda l'altra richiesta che è occasionale, e mi pare in relazione a questa delibera fatta dalla Sig.na Viglino, che è il problema più generale, naturalmente credo che non c'entri con l'oggetto specifico della delibera seppure è un problema che deve essere naturalmente chiarito.
Andrione (UV) - Io mi permetterei di fare notare che le ragioni di opposizione a una delibera possono nascere proprio dal fatto che quella delibera viene spiegata, perché se come ha lucidamente illustrato il Presidente della Giunta una volta che le cose sono fatte, resta soltanto al Consiglio a ratificarle, allora in quel caso dovremmo per forza di cose dire che a priori votiamo contro, perché non siamo fatti della pasta per la quale si ottiene una camera di registrazione delle decisioni prese in altro luogo. Non solo, ma mi sembra che contrariamente alla tramazione del Presidente la questione sollevata dalla Sig.na Viglino sia proprio in funzione di questa serie di contributi 11 milioni per il celebre giro della Valle d'Aosta, 12 milioni per questo trofeo, altri milioni spesi così a, senza che ci sia un piano generale, per cui potrebbe anche darsi che quella legge verrebbe, possa essere un giorno varata dal Consiglio, però quel capitolo in quel giorno sarà completamente esaurito, per cui la legge arriverà a regolamentare i fondi che non esistono più. In questa situazione evidentemente è libertà della Giunta di mantenere la ratifica di questa delibera, per quanto ci riguarda ciascuno. Vedremo.
Viglino (RV) - Io non posso che ripetere un po' quello che ha detto il Consigliere Andrione, perché mi sembra che la mia obiezione è strettamente collegata alla delibera che noi siamo chiamati ad approvare, su questa legge è stato segnalato, su questa copia che è in mio possesso, progetto di legge, è stato segnalato un ammontare massimo di 270 milioni. Ora mi sembra che quasi quasi se continuiamo di questo passo, questa somma verrà senz'altro esaurita in breve tempo a tutto danno delle piccole società locali che fino adesso non hanno avuto assolutamente niente e quindi ripeto che il Rassemblement Valdôtain si asterrà dal votare questa delibera.
Dolchi (Presidente) - Ecco io vorrei solo chiarire che possono esistere dei vari testi in circolazione che possono essere frutto di studi, dell'Assessore, dei singoli Consiglieri, in linea generale non mi rifaccio a questo specifico, direi che possiamo riferirci nei nostri dibattiti a un disegno di legge se è della Giunta o una proposta di legge se è da parte dell'iniziativa dei Consiglieri, solamente quando queste sono diramate dalla Presidenza del Consiglio, perché sennò non avendo il crisma del deposito sono idee, ipotesi, bozze, che possono essere oggetto di discussione, io per la precisione vorrei richiamare l'attenzione dei colleghi su questo, chiamiamoli proposte e disegni di legge, quelli su cui possiamo, ai quali possiamo riferirci solamente quando sono diramati dalla Presidenza del Consiglio.
Viglino (RV) - (voci)... il Presidente del Consiglio su quanto ha detto adesso, però questa, diciamo questa bozza è stata discussa dalla Commissione consiliare, non sarà certamente valida in questo preciso momento ed è per questo che io rinnovo la mia richiesta alla Giunta di voler cortesemente, anche con cortese sollecitudine trasmettere il suo disegno di legge alla Presidenza del Consiglio affinché il disegno stesso venga al più presto discusso in Consiglio, perché è come dico, sembra che non tutti siano d'accordo infatti su questa bozza e allora ragione di più per accelerare il tempo, nel senso che il Consiglio possa eventualmente presentare degli emendamenti. Capisco senz'altro che questo non fa fede, la cifra che ho citato è soltanto una indicazione, però che le piccole società sportive non abbiano ancora percepito niente, o almeno noi non abbiamo ancora visto passare nessuna delibera, questa è la verità.
Dolchi (Presidente) - Ancora una precisazione, forse per alcuni Consiglieri che l'hanno vista, perché è stata diramata come giustamente dice la collega Viglino alle Commissioni. È stato presentato dalla Giunta un disegno di legge che è andato in Commissione è stato discusso ed il Presidente della Commissione ne fa fede. Quel disegno di legge è stato ritirato ufficialmente anche perché sarebbero trascorsi nel frattempo i tre mesi e la Presidenza del Consiglio ne sarebbe stata inadempiente se non avesse portato quel testo iniziale, primitivo all'esame del Consiglio. Quindi c'è stato un testo che è stato presentato in Commissione, che è stato discusso lungamente dalla Commissione, che è stato ritirato dall'Assessore proponente e dalla Giunta, il problema adesso è di competenza della Giunta. Per quanto riguarda quindi la deliberazione 481 aveva chiesto la parola e mi scuso ma abbiamo dilagato, perché c'era stata la proposta di rinvio del Consigliere Andrione, ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.
Parisi (MSI-DN) - Solo per dichiarazione di voto. Annuncio l'astensione del voto da questa delibera, non tanto per la elargizione dei 12 milioni all'ASIVA, ma perché ka delibera viola il 2° comma dell'articolo 36 dello Statuto speciale della Valle d'Aosta.
Manganone (Ind.) - Anch'io dichiaro la mia astensione, anche perché qui non c'è stata buona volontà da parte dell'Assessore di portare la questione per lo meno un Commissione e poi tra l'altro l'Assessore quando ci sono dei problemi scottanti o quasi scottanti come questo, non si vede mai, quindi dichiaro la mia astensione.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Penso che possiamo mettere ai voti questa proposta di ratifica. Ecco vi pregherei siccome i calcoli possono diventare difficili di non uscire, possibilmente.
Allora chi è d'accordo per l'approvazione della deliberazione adottata dalla Giunta in data 13.2.1974 recante il n. 481 è pregato di alzare la mano.
Chi non è d'accordo, chi si astiene?
Esito della votazione. Su 31 presenti e lo dico solo per un controllo così fra di noi, perché i calcoli siano giusti, sono assenti Pedrini, Milanesio, Chabod e Caveri, 31 presenti, 12 astenuti e mi scuso se li cito, ma deve risultare a verbale l'astensione nominativa e sono: Parisi, Ramera, Bordon, Borbey, Bondaz, Mappelli, Manganone, Jorrioz, Viglino, Andrione, Blanc e Fosson, quindi i votanti sono 19, i voti favorevoli soni 19, il Consiglio approva.
Deliberazione n. 561 in data 20 febbraio 1974.
Dolchi (Presidente) - C'è nessuno che chiede la parola? Possiamo mettere in approvazione? Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene? Il Consiglio approva all'unanimità con 31 presenti.
Deliberazione n. 565 in data 20 febbraio 1974.
Manganone (Ind.) - ... (voci) ... sapere se è previsto, se è in programma un ulteriore proseguimento di un altro tronco di questa strada.
Pollicini (DP) - Stiamo esaminando le richieste dei singoli Comuni in ordine al programma dei lavori pubblici del '74. In base a questo esame potremo dare una risposta, perché oggi siamo ancora in fase di formazione, direi di preselezione delle richieste dei Comuni che nella globalità sommano a 28 miliardi e mezzo, questo dalla cronaca.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Metto in approvazione la deliberazione 20.2.1974 recante il n. 565. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Grazie. Chi non è d'accordo che si astiene? Il Consiglio approva all'unanimità con 30 presenti.
Deliberazione n. 598 in data 20 febbraio 1974.
Dolchi (Presidente) - C'è qualcuno che chiede la parola? Nessuno chiede la parola? Il Consiglio approva senza risultato.