Objet du Conseil n. 31 du 14 février 1974 - Verbale

OGGETTO N. 31/74 - (Varia) Interpretazione della votazione sulla mozione concernente "Modificazioni alle norme in materia di assistenza integrativa regionale a favore dei ciechi civili". - oggetto n. 29.

Il Presidente DOLCHI, riferendosi alla votazione svoltasi nel corso dell'odierna seduta antimeridiana sulla mozione dei Consiglieri Mappelli, Bordon, Jorrioz, Andrione, Caveri e Viglino concernente: "Modificazioni alle norme in materia di assistenza integrativa regionale a favore dei ciechi civili", fa presente che forse è incorso in un errore procedurale.

Osserva, infatti, che, dopo aver messo ai voti l'emendamento sostitutivo proposto dall'Assessore Benzo alla parte dispositiva della mozione stessa, emendamento approvato dal Consiglio, avrebbe dovuto mettere ai voti la mozione nel suo testo emendato, e non la mozione nel testo originale dei presentatori, che venne invece respinta dal Consiglio. Aggiunge che è evidente che, nell'approvare l'emendamento sopracitato, il Consiglio ha inteso approvare la mozione nel testo emendato; dopo di che, risulta inutile la votazione sul testo originario, d'altra parte respinto dal Consiglio.

Chiede, pertanto, se il Consiglio è d'accordo che nel verbale dell'adunanza non si dia atto di quest'ultima votazione.

Si svolge sull'argomento un'ampia discussione di interpretazione delle relative norme del Regolamento interno del Consiglio, a cui prendono parte i Consiglieri ANDRIONE, FOSSON, MAPPELLI, CAVERI, MONAMI, BORDON e lo stesso Presidente DOLCHI.

Si dichiarano contrari alla richiesta di cui si tratta i Consiglieri ANDRIONE, FOSSON, MAPPELLI, CAVERI e BORDON.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver infine precisato che nel verbale dell'adunanza si darà esatto conto di come si sono svolti i fatti, demanda alla Commissione per il Regolamento l'interpretazione delle relative disposizioni regolamentari, ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo 25 del Regolamento interno del Consiglio, al fine di evitare in futuro simili inconvenienti.

Il Consiglio prende atto.