Objet du Conseil n. 2403 du 5 février 1997 - Resoconto
SEDUTA POMERIDIANA DEL 5 FEBBRAIO 1997
OGGETTO N. 2403/X Indagine conoscitiva mirata alla verifica dei criteri di gestione della R.A.V. S.p.A.. (Reiezione di mozione)
Mozione Vista la mozione oggetto n. 2093/X "Ridefinizione delle rappresentanze negli organi societari della R.A.V. e modifica dell'organigramma impiegando personale dirigenziale valdostano" discussa nel corso della seduta del 25 luglio 1996;
Visto l'Ordine di Servizio n. 13/96 a firma dell'Amministratore Delegato della R.A.V. S.p.A. in data 11 dicembre 1996 con il quale venivano comunicati i nominativi dei dirigenti responsabili delle unità operative;
Atteso come dal succitato documento permane la volontà di assegnare i posti di responsabilità a personale non valdostano, nonostante i titoli non richiedano particolari specializzazioni;
Considerato come le attività connesse al controllo dei lavori di costruzione, svolte a Roma e ad Aosta, sono affidate all'Unità Tecnica cui è preposto come quadro un geometra non valdostano;
Richiamate le affermazioni fatte dal Presidente della Giunta nel corso della discussione della mozione sopracitata con particolare riferimento al "know-how" messo a disposizione dall'Italstat per la realizzazione dell'opera in oggetto;
Vista la lettera n. 3543 con la quale la Presidenza del Consiglio trasmetteva la risposta dell'Assessorato ai Lavori Pubblici ad un'interrogazione avente per oggetto le perizie di variante relative ai lotti terminali dell'autostrada del Monte Bianco, nella quale si sottolinea l'economicità dell'opera costruita, che è costata circa 18 miliardi a Km. per ogni singola carreggiata, dimenticando forse che le carreggiate in questione sono due e non una e che l'autostrada in questione è sprovvista della corsia di emergenza;
Appreso:
- che le presenze settimanali dei dirigenti provenienti da Roma raramente superano i tre giorni sui cantieri valdostani;
- che l'impianto cloruri non è ancora perfettamente funzionante, nonostante sia stato costruito per l'inverno 1995/1996 e che il sale viene ancora depositato sul piazzale di Aosta Ovest con evidenti pericoli per l'ambiente;
- che in data 3 aprile 1996 un blocco di cemento si è staccato dalla calotta di una galleria del tratto Aosta Ovest - Morgex finendo sul manto stradale mentre si avvicinava un'autovettura che l'ha urtato, fortunatamente senza gravi danni per il conducente;
- dei costosi regali che abitualmente la R.A.V. elargisce ai suoi conoscenti e considerato che vengono acquistati con denaro pubblico;
Considerato come la gestione della R.A.V. S.p.A. risulti quantomeno dubbiosa, alla luce dei fatti suesposti e di fronte all'immobilismo dimostrato di fronte alle istanze provenienti da questo Consiglio regionale in merito all'incremento del personale valdostano nelle qualifiche dirigenziali;
Atteso che la Regione è proprietaria del 42 percento delle azioni R.A.V. e che pertanto il denaro da lei amministrato confluisce per tale quota nel capitale sociale;
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Delibera
di affidare alla terza Commissione consiliare permanente un'indagine conoscitiva mirata alla verifica dei criteri con i quali è stata gestita la R.A.V. S.p.A., sentendo in ordine il Presidente, i rappresentanti della Regione in seno al Consiglio di Amministrazione e nel Collegio Sindacale, tutti i dirigenti e responsabili delle diverse aree operative e relazionare a questo Consiglio regionale in merito alle informazioni acquisite ed alle determinazioni assunte.
F.to: Linty - Lanièce - Chiarello
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.
Linty (LNPIAP) La presentazione di questa mozione è stata sollecitata dagli ultimi avvenimenti all'interno della RAV. È una mozione che è stata parzialmente modificata rispetto a quella originale presentata dai firmatari, tramutando il dispositivo della stessa da una commissione di inchiesta alla delega alla III Commissione di avviare un'indagine sull'operato della RAV.
Parte dalla mozione che era già stata presentata in questo Consiglio regionale il 25 luglio 1996 proprio in merito alla ridefinizione delle rappresentanze della Regione negli organi societari di RAV. Una mozione ritirata sulla base di specifici impegni annunciati in quest'aula da parte della Giunta regionale.
Si trattava di impegni che erano condivisi da tutto il Consiglio, perché credo che l'apprensione per addivenire ad una maggiore attenzione da parte di RAV per il personale valdostano erano condivisi da tutta l'aula consiliare.
Con un ordine di servizio n. 1396 l'amministratore delegato di RAV comunica in data 11 dicembre i nuovi le modifiche che sono state apportate nell'apparato dirigenziale di RAV, e se l'auspicio di questo Consiglio era quello di vedere incrementata la rappresentanza di personale valdostano nei quadri di RAV, questo auspicio è stato sistematicamente falciato da questo ordine di servizio che, come al solito, nelle modifiche dà priorità a personale esterno alla nostra regione.
Deve essere comunque fatta a priori una premessa che secondo me è molto importante, perché solitamente quando si parla di RAV, come di Finaosta o come di Centro sviluppo o come di Banca della Valle d'Aosta, la cosa che ci sentiamo spesso rispondere è che si tratta di società private. Però di società private queste società hanno le caratteristiche che assegna loro il codice civile, non certo il carattere di capitale privato, perché tutti i conferimenti sono stati effettuati in questo caso da enti pubblici, quindi sono denari pubblici, minoritari della Regione, maggioritari dello Stato o sue diramazioni.
Si sono verificati alcuni fatti sul tronco autostradale oggetto di questa mozione, quello che da Saint-Pierre arriva a Morgex, fatti che sono stati citati in questa mozione e dei quali ci assumiamo tutta la responsabilità in merito alla loro veridicità.
Nella fattispecie, questi dirigenti che sono dotati di alto know-how, vengono da Roma - e vorrei ricordare che proprio a Roma è stato aperto l'ufficio operativo per i lavori che sono ancora in corso, a cui è stato assegnato un dirigente romano, questo per far notare il paradosso, cioè viene aperto un ufficio operativo a Roma per lavori che vengono svolti in Valle d'Aosta, arrivano in Valle d'Aosta di solito il martedì, vi restano mercoledì e giovedì e poi se ne rientrano in quel di Roma. Succede che l'impianto cloruri, la cui operatività era prevista per l'inverno '95-'96, non è del tutto funzionante ad oggi e purtroppo per far fronte alle esigenze che un'autostrada di montagna richiede, il sale viene depositato nel piazzale tecnico di Saint-Pierre, quindi con notevoli pericoli anche per l'ambiente.
In data 3 aprile 1996 - questa è una notizia che gli organi di informazione non avevano dato, forse perché non era emersa - un blocco di cemento si è staccato da una calotta di una galleria e il caso ha voluto che si sia staccato proprio un attimo prima che giungesse un'autovettura. Non l'ha investita, però l'ha danneggiata, grazie al cielo non ci sono stati feriti.
Esistono poi degli aspetti che, se volete, possono anche essere definiti futili, però rappresentano una non corretta gestione di una società che, ripeto, ha il capitale pubblico, ha il capitale di tutta la comunità valdostana. Succedono casi del tipo: sotto le festività partono degli autisti da Aosta, vanno a Roma a prendere i regali che RAV fa, è nel suo diritto farlo, anche se non so quanto sia condivisibile da tutti noi che si faccia con dei soldi pubblici, e tornano su a distribuirli. Questi sono aspetti che fanno parte di un corollario di questa mozione, me ne rendo perfettamente conto.
Ci sono altri aspetti che fanno parte del corollario ma che forse hanno più incisione, tipo: controllando i libretti macchine, si scopre come una persona riesca a guidare contemporaneamente due autovetture in tre giorni, cioè firma il prelievo della macchina e la percorrenza chilometrica di una Discovery e di una Fiat Punto, e lui che guida le due macchine per tre giorni, salvo poi verificare che non aveva il dono dell'ubiquità, quindi non poteva guidare le due macchine da solo, ma l'altra autovettura era utilizzata da personale completamente estraneo a RAV, ai lavori, meno estraneo alla persona che aveva prelevato le macchine.
Viene da sé che alcune chiarificazioni si devono fare, perché c'è un comportamento scorretto da parte di RAV, e non vorrei che questa mozione fosse intesa come un attacco ai rappresentanti della Regione all'interno del raccordo autostradale valdostano. Non è questo il senso e mi pare che dal tenore delle cose dette lo si evinca abbastanza bene.
Il discorso è verso chi, a nostro modo di vedere, sta sfruttando i soldi della Regione. Ho qui uno degli ultimi elenchi, ve li faccio vedere così, comunque nella prima colonna ci sono tutti dipendenti di Roma.
L'articolo 10 della convenzione diceva che la sede della società doveva essere trasferita ad Aosta: mi risulta che le richieste di trasferimento siano state fatte più di una volta, sia anche stato acquistato il terreno, ma che ad oggi non sia ancora avvenuto il trasferimento.
Parto dal presupposto che la Regione possiede solo il 42 percento, quindi è un socio di minoranza all'interno di RAV, però credo che sia giusto incaricare la nostra commissione consiliare competente per avviare un'indagine conoscitiva nei confronti e dei responsabili della Regione, come è prassi, e nei confronti dei dirigenti e delle varie figure operative che ci sono all'interno.
C'è un'altra questione, forse più di carattere procedurale, che abbiamo citato nella mozione e che denota una certa superficialità con la quale a volte, questo è uno di quei casi, la Giunta o l'Assessore incaricato in quel momento affronta una problematica. Quando presentai un'interrogazione con risposta scritta, dall'Assessorato ai lavori pubblici mi pervenne una serie di risposte ai quesiti posti.
So per certo che le domande che ho posto alla Giunta, nella fattispecie all'Assessore, sono state trasmesse agli uffici di RAV, dove gli ingegneri dotati di questo grande know-how hanno risposto; però l'ingegnere dotato di tale know-how vanta il fatto che questa autostrada è la più economica mai costruita sul territorio nazionale perché costa solo 18 miliardi a chilometro, però il costo si riferisce ad ogni singola carreggiata. Cioè c'era il trucchetto, perché le carreggiate di un'autostrada di solito sono due, quindi i miliardi non sono 18 ma sono 36.
Se paragoniamo al fatto che per ovvii motivi, condivisibili, non è stato possibile realizzare anche la corsia di emergenza, vediamo che non è assolutamente l'autostrada più economica mai costruita sul territorio nazionale, ma si attesta come una fra le più costose, come è normale perché se per i due terzi viaggia in galleria è chiaro che i costi sono lievitati.
Tutto quello che si chiede al Consiglio è di dare l'imprimatur alla III Commissione perché possa iniziare una seria opera di indagine su questa società, dove la Regione detiene il 42 percento delle azioni, e poi relazionare a questo Consiglio in merito alle determinazioni assunte.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.
Parisi (RV) Sarò brevissimo. Siccome viene citata la III Commissione, noi, un'audizione non l'abbiamo negata mai a nessuno, quindi anche in questo caso la Commissione prenderà atto di quanto è richiesto e nella sua piena autonomia deciderà se effettuare quest'audizione o meno.
Presidente Se nessun altro chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) Je tiens tout d'abord à souligner que, suite à la présentation de la motion de M. Linty du 25 juillet 1996, et surtout suite aux engagements que nous avions pris en cette occasion, la Présidence du Gouvernement a contacté l'autre actionnaire de la R.A.V., auquel la Région a officiellement demandé d'entamer la procédure pour le déplacement du siège principal de la société à Aoste, aux termes de l'article 10 de la convention passée il y a 11 ans avec Italstat, l'actionnaire de l'époque.
Avant de reprendre les différentes questions qui ont été posées par cette motion, je veux également rappeler - M. Linty l'a déjà fait - que la comparaison entre R.A.V. et Finaosta n'est pas à notre avis pertinente car pour ce qui est de la Finaosta, nous y sommes majoritaires, tandis qu'au sein de la R.A.V., qui est une société par actions, la Région ne détient qu'une part minoritaire de son capital. C'est pourquoi l'administration des affaires courantes ne relève pas de l'administration régionale, mais de l'actionnaire majoritaire.
Celui-ci a, par ailleurs, le droit de nommer l'administrateur délégué de la société aux termes des pactes parasociaux et dispose donc tout naturellement d'une autonomie de gestion au sein de cette société. La Région exerce une action de contrôle au sein du Conseil d'administration, à notre avis de façon efficace, par l'intermédiaire de ses représentants et il y a concertation au sujet de toutes les principales décisions concernant la R.A.V. mais, je le répète, l'administration régionale n'a aucun pouvoir de contrôle ni d'intervention sur la gestion des affaires courantes.
Cela dit, je passe à l'analyse des différentes questions faisant l'objet de la motion, sur la base des données qui nous ont été fournies directement par la société.
Suite à la démission du directeur général de la société, le premier décembre, les fonctions de ce dernier ont été remplies par l'administrateur délégué. Il n'y a donc pas eu nomination d'un nouveau directeur général et nous demanderons à la société que ce poste revienne à un Valdôtain. La note de service n° 13 de 1996, adoptée en application de la délibération du Conseil d'administration du 21 novembre 1996, sanctionne la structure organisationnelle de la société, qui dépend de l'administrateur délégué. Au sens de ladite note, l'attribution des fonctions de responsable de l'unité technique de contrôle des travaux, préposé aux activités effectuées à Rome et à Aoste, au géomètre Malgeri, correspond à la reconnaissance formelle de cette unité qui, en fait, oeuvrait déjà dans le cadre de la direction technique opérationnelle depuis le début de la construction de l'autoroute, et qui était chargée d'assurer le contrôle des travaux, l'instruction des expertises, la vérification de la comptabilité et des paiements, ainsi que d'autres tâches spécifiques.
Le géomètre responsable de l'unité en question, appartenant au 10° grade prévu par la convention collective nationale en vigueur, justifie d'une expérience de 20 ans dans le secteur des grands travaux, expérience acquise entre autres au sein du groupe I.R.I. dans des domaines tels que l'assainissement et les canalisations, et il figure au nombre des personnels de la R.A.V. depuis 1989.
Quant à la présence au sein de la R.A.V. de personnel non valdôtain, il est précisé que les effectifs de la société s'élèvent - et nous avons les données du 31 décembre 1996 - à 86 unités, y compris 3 directeurs, dont 52 résidants en Vallée d'Aoste. Par ailleurs, l'un des directeurs est valdôtain et remplit les fonctions de fondé de pouvoirs du siège secondaire, ainsi que celles de responsable de la section opérationnelle.
Pour ce qui est de l'utilisation des ressources de la Vallée d'Aoste en général, il faut préciser que 19 professionnels locaux ont collaboré avec SPEA Direzione Lavori, à la conduite des travaux en question; les professionnels actuellement mobilisés sont au nombre de 10. Cela pour souligner que, petit à petit, cette volonté d'une participation accrue de personnels valdôtains à la gestion de cette société se concrétise.
En ce qui concerne le tronçon d'autoroute Sarre-Morgex, je me dois de confirmer que, pour la construction, 723 milliards de lires ont été dépensés, et les responsables de la société nous sont encore une fois certifié que le coût de chaque chaussée à deux voies s'élève à 18 milliards de lires par kilomètre. Le montant susmentionné est inférieur au coût moyen des ouvrages autoroutiers les plus récents réalisés en Italie, surtout si l'on tient compte du fait que 80 pourcent du tracé est représenté par des tunnels.
Quant à la présence à Aoste des directeurs de la R.A.V. provenant de Rome, il a lieu de préciser que leur tâche consiste non seulement dans la gestion directe et le contrôle des travaux, mais s'étend également à la planification et la coordination des activités, ainsi qu'à l'entretien de rapports réguliers avec les dirigeants de la société et avec les interlocuteurs institutionnels, notamment l'A.N.A.S., avec son siège de Rome et celui de Gênes. La présence hebdomadaire à Aoste des directeurs dépend donc des exigences effectives de la société, mais c'est un problème qui sera résolu lors du déplacement du siège à Aoste. Ces déplacements, qui représentent un coût pour la société, n'auront alors plus de raison d'être.
Quant au chlorure, il est précisé qu'après une première phase de mise au point, l'installation y afférente fonctionne parfaitement. La société nous fait état de modestes quantités de sel, stockées dans un abri sur l'esplanade du péage Aoste ouest. Il s'agit là d'une réserve à utiliser en cas d'urgence et sans conséquence néfaste sur l'environnement.
Pour ce qui est du bloc de ciment qui s'est détaché de la voûte du tunnel de Villeneuve, il s'agit d'un fragment de modestes dimensions provenant d'un joint en béton et qui n'a endommagé - selon le constat qui a été fait - que le pneu d'une automobile. Immédiatement avertie, l'entreprise qui a réalisé le tunnel a procédé à un contrôle soigneux et ponctuel de l'état des deux galeries. Suite à ce contrôle, il est possible d'affirmer que cet accident est bien le fait du hasard et d'exclure tout autre problème de cette nature.
Quant aux riches cadeaux de la R.A.V., il s'agit de simples présents, remis à titre de courtoisie, à l'occasion des fêtes de fin d'année. Il s'agissait en l'occurrence de 47 paquets, contenant chacun un panettone et une bouteille de vin mousseux et destinés aux agents de la police routière, qui exercent leurs fonctions sur ce tronçon autoroutier.
Il me semble avoir fourni toutes les explications nécessaires à ce sujet et sur la base de ces réponses, nous estimons qu'une enquête n'a pas lieu d'être.
Je pense que les responsables de la société sont tout à fait disponibles, pour participer à une audition de la IIIème Commission et je pense qu'au cours de cette audition, la commission, intégrée évidemment par les conseillers qui le désirent, aura le temps nécessaire pour étudier ces différents thèmes et aborder les questions liées à la gestion, au fonctionnement et aux perspectives de cette société.
C'est donc dans ce sens que je formule, moi aussi, une suggestion à l'attention des conseillers qui ont présenté cette motion: après avoir répondu à leurs questions, et en leur demandant de vouloir tenir compte de cet engagement, je leur suggère donc de retirer cette motion.
Quant à nous, nous prenons l'engagement de solliciter nous-mêmes les représentants de la société pour que, de concert avec le Président et les membres de la IIIème Commission, une audition puisse être organisée pour explorer tous ces différents problèmes.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.
Linty (LNPIAP) Ho seguito con attenzione le dichiarazioni fatte dal Presidente della Giunta e dal collega Parisi, Presidente della Commissione citata dalla mozione, ma credo che non sia assolutamente intenzione dei proponenti la mozione quella di infierire sulla III Commissione o ledere l'autonomia della stessa nel modo più assoluto. Però c'è una differenza sostanziale fra le audizioni che una commissione consiliare decide di fare e un mandato preciso che un'assemblea consiliare come questa dà alla III Commissione. Questo per dire che la mozione non viene ritirata.
Venendo al discorso fatto dal Presidente della Giunta in merito alla controllabilità o meno di una S.p.A., pongo la domanda che ho già fatto in altre sedi: vorrei sapere in base a quale norma il Consiglio regionale non può mettere il naso, là dove la Regione detiene il 42 percento delle azioni, perché questo 42 percento rappresenta un capitale di tutti i Valdostani.
È vero che finché è nelle casse della Regione, il Consiglio regionale può avere un controllo più diretto e dopo subentra il collegio sindacale, subentrano mille altri organi; ma io questa domanda l'ho già fatta, non ho ancora ricevuto una risposta, e cioè qual è quella norma precisa che vieta a questo Consiglio di poter verificare le cose che sono state scritte su questa mozione.
Per venire alle dichiarazioni che sono state rese dal Presidente della Giunta, giustamente richieste alla RAV, sono convinto che la RAV si assumerà tutta la responsabilità, parola per parola, in merito alle considerazioni appena fatte, quindi a queste dichiarazioni, perché per molti versi non quadrano. Certamente potrò avere rapporti diversi, quindi magari non con i vertici della RAV, ma con altre persone.
Credo che il discorso iniziale a guardare bene dentro la RAV, quindi chiedendo spiegazione a tutti questi con un preciso mandato consiliare, sia una cosa dovuta, e sia anche lo spirito che ha spinto il sottoscritto e i due colleghi a presentare la mozione, perché credo sia giusto che i panni sporchi si lavino in casa!
Non vorrei che qualcuno obbligasse il sottoscritto e gli altri a portare magari i panni sporchi in lavanderia; non vorrei poi essere tacciato di usare mezzi non istituzionali, non politici, altre cose, perché la richiesta fatta da questi tre consiglieri era quella di lavare i panni sporchi qui dentro con un preciso mandato dato alla III Commissione.
Prendo atto che la mozione verrà respinta e insieme ai colleghi vedremo quali saranno le azioni da fare. Vedremo di sollecitare al limite la III Commissione, o altrimenti sulla base della documentazione - che volentieri assegnerò alla III Commissione perché è una documentazione molto interessante - vedremo cosa decideremo di fare. Quindi non ritiro la mozione, accetto l'esito che questo Consiglio vorrà determinare.
Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) Je regrette que M. Linty n'ait pas accepté notre proposition. Par ailleurs je veux simplement rappeler que l'article 24 du Règlement intérieur du Conseil régional permet aux commissions, dans les questions qui sont de leur ressort d'entreprendre, après avis favorable du bureau, des enquêtes d'information en vue d'obtenir tous renseignements, nouvelles et documentation.
Il n'y a donc pas là de limitation à l'activité ordinaire ni, surtout, au pouvoir de contrôle des différentes commissions.
Pour ce qui est des questions qui ont été soulevées aujourd'hui, nous estimons avoir répondu sur ces différents thèmes et donc sur la requête spécifique. Ne la considérant pas - pour les raisons qui ont été exprimées - nécessaire pour la vérification de ces faits, je déclare l'abstention sur la motion.
Presidente Pongo in votazione la mozione:
Presenti: 20
Votanti e favorevoli: 4
Astenuti: 16 (Agnesod, Aloisi, Bionaz, Borre, Dujany, Ferraris, Louvin, Mafrica, Perrin C., Perrin G.C., Perron, Riccarand, Squarzino Secondina, Stévenin, Vicquéry e Viérin D.)
Il Consiglio non approva