Objet du Conseil n. 2376 du 22 janvier 1997 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 22 GENNAIO 1997
OGGETTO N. 2376/X Subconcessione, per la durata di anni trenta, alla ditta Grosjacques Adolfo di Brusson, per derivazione d'acqua dal torrente Messuère, in Comune di Brusson, ad uso idroelettrico.
Deliberazione Il Consiglio
Premesso che con domanda in data 25 giugno 1993 la ditta Grosjacques Adolfo con sede in Brusson ha chiesto la subconcessione di derivare dal torrente Messuère, in Comune di Brusson, moduli max 2,00 e medi 0,75 di acqua per produrre, sul salto di metri 225,70 la potenza nominale media di KW. 165,96.
Precisato che la domanda, corredata dal relativo progetto a firma ing. Alberto Arditi, prevede la costruzione di un impianto del tipo ad acqua fluente, con vasca di carico, condotta forzata, edificio di produzione e opere per la restituzione dell'acqua al torrente.
Tenuto presente che:
- il Magistrato per il Po di Parma, con nota n. 269 in data 11 gennaio 1996, ha rilasciato il nulla-osta nei riguardi idraulici per l'ammissione ad istruttoria della domanda di cui si tratta;
- l'Autorità di Bacino del Fiume Po, di Parma, con nota n. 6215 in data 1° febbraio 1996, ha espresso il proprio parere ai sensi dell'articolo 3 del D.L. 12 luglio 1993 n. 275;
- l'ENEL, Compartimento di Torino, con nota n. 1276 in data 1° luglio 1996 ha fatto presente di non avere alcuna osservazione da formulare, ai sensi dell'articolo 18 del D.P.R. 18 marzo 1965 n. 342 circa la domanda sopraddistinta;
- l'Avviso di presentazione della domanda 25 giugno 1993 della Ditta Grosjacques Adolfo è stato pubblicato sul Foglio Annunzi Legali della Valle d'Aosta n. 10 in data 5 aprile 1996 e riprodotto nel n. 120 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (foglio inserzioni) in data 24 maggio 1996, senza dar luogo alla presentazione di domande incompatibili e concorrenti;
- con Ordinanza dell'Assessore regionale ai Lavori Pubblici n. 202 in data 11 luglio 1996 è stato disposto il deposito della domanda e del relativo progetto presso l'Assessorato dei Lavori Pubblici della Regione per 15 giorni consecutivi decorrenti dal 22 luglio 1996 a disposizione di chiunque intendesse prenderne visione nelle ore d'ufficio;
- copia dell'ordinanza è stata affissa per il predetto periodo di 15 giorni all'Albo Pretorio del Comune di Brusson e copia della medesima è stata inviata al Ministero dei Lavori Pubblici - Direzione Generale delle Acque ed Impianti Elettrici; al Magistrato per il Po di Parma; alla Sezione Idrografica per il Po di Torino; al Consorzio regionale Pesca; alle Associazioni Irrigue Est-Sesia di Novara e Ovest-Sesia di Vercelli; all'Assessorato dell'Agricoltura e Forestazione, Servizio S.I.D.S. e Servizio Forestazione; all'Assessorato dell'Ambiente, Servizio Tutela dell'Ambiente; all'Assessorato dell'Industria e Commercio, Servizio Energia; all'Assessorato del Turismo, Sport e Beni Culturali, Ufficio Sovrintendenza; alla I direzione del Genio Militare di Torino; all'ENEL - Compartimento di Torino; all'Autorità di Bacino del Fiume Po ed alla Ditta Grosjacques Adolfo;
- la pubblicazione presso il Comune di Brusson, come risulta dal referto in calce all'ordinanza, è regolarmente avvenuta ed ha dato luogo alla presentazione da parte delle Associazioni Irrigue Ovest-Sesia di Vercelli ed Est-Sesia di Novara, di due esposti, datati rispettivamente 7 agosto 1996 e 18 luglio 1996 con i quali a salvaguardia delle dotazioni idriche del Naviglio d'Ivrea, del Canale Depretis e del Canale Farini, tutti confluenti nel canale Cavour, derivati rispettivamente ad Ivrea, a Villareggia e a Saluggia dal fiume Dora Baltea, del quale il torrente Messuere, tramite il torrente Evançon, è tributario, le suddette Associazioni Irrigue chiedono che nel disciplinare di subconcessione vengano inserite le seguenti prescrizioni:
- nell'impianto di cui trattasi non si potranno realizzare bacini d'invaso;
- il manufatto per la derivazione dell'acqua dovrà essere dotato di apposito edificio idoneo alla misurazione della portata assentita;
- le manovre di invaso e di svaso del canale di carico della centrale dovranno essere attuate con una gradualità tale da evitare ogni e qualsiasi turbamento del regime idraulico del corso d'acqua interessato.
Rilevato, in merito alle richieste delle Associazioni Irrigue, che immediatamente a valle del canale di derivazione, come stabilito nel disciplinare di subconcessione, dovrà essere costruito idoneo manufatto in modo da garantire che non entri nella derivazione una quantità d'acqua superiore a quelle di concessione; inoltre l'impianto di cui si tratta è del tipo ad acqua fluente, in quanto la vasca di carico serve esclusivamente alla regolazione della portata ed è di dimensioni talmente modeste, per cui non sono da temere turbamenti del regime idraulico del corso d'acqua. Comunque, a maggior tutela delle dotazioni idriche preesistenti, poste a valle della derivazione in oggetto, le precisazioni richieste dalle citate Associazioni Irrigue sono state inserite nel disciplinare di subconcessione.
Visto altresì che la visita locale d'istruttoria, come stabilito nell'ordinanza, è regolarmente avvenuta il 30 agosto 1996 ed alla medesima sono intervenuti i funzionari dell'Ufficio Concessioni Acque della Regione, il sig. Grosjacques Adolfo titolare della richiesta di subconcessione, assistito dall'ing. Stefano Pallanza, il sig. Gerardin Elso Sindaco del Comune di Brusson ed il Geom. Salvatore Larosa dell'Assessorato dell'Agricoltura, Forestazione e Risorse Naturali, i quali di comune accordo, hanno rinunciato ad effettuare il sopralluogo alle località interessate dalla futura derivazione in quanto a tutti conosciute e rispondenti, di massima, alle rappresentazioni grafiche di progetto. Il geom. Larosa ha fatto presente che dovrà essere inoltrata domanda per l'autorizzazione ai sensi del R.D.L. 3267/1923.
Il progettista ing. Pallanza ed il sig. Grosjacques hanno preso atto degli esposti delle Associazioni Irrigue e hanno fatto presente che trattasi di impianto ad acqua fluente per cui non sono da temere turbative al regime idraulico del torrente Messuère.
Tenuto inoltre presente che:
- l'opera di derivazione verrà realizzata con la costruzione in alveo di una traversa in c.a. che convoglierà le acque in una tubazione del diametro di 60 cm., interrata e della lunghezza di circa 30 metri;
- sulla sinistra orografica è prevista la scala di risalita per l'ittiofauna che è alimentata da una bocca a stramazzo la cui quota di sfioro è inferiore a quella della griglia di presa e nella quale verrà lasciato defluire il minimo deflusso vitale ammontante a 35,97 l/sec.;
- la vasca di carico verrà realizzata in destra orografica del torrente e comprende la vera e propria vasca di carico, la camera dissabbiatrice, separata dalla precedente da una griglia, il canale di scarico delle ghiaie e delle portate in eccesso scaricate dallo sfioratore che delimita la camera dissabbiatrice;
- dalla vasca partirà la condotta forzata in acciaio del Ø di 300 mm. e della lunghezza di circa 1200 metri;
- l'edificio di produzione, all'interno del quale verranno installate le apparecchiature di generazione e di controllo, consisterà in un fabbricato in c.a. delle dimensioni di mt. 13,80 x 6,30, parzialmente interrato e rivestito in pietra;
- la restituzione delle acque avverrà in destra orografica del torrente Messuère a quota 1433,10 m.s.m.;
- il dislivello fra il pelo morto dell'acqua nella vasca di carico, a quota 1663,20 m.s.m. e quello del canale di restituzione, a valle dei meccanismi motore, a quota 1437,5 m.s.m., e di mt. 225,70. In conseguenza la potenza nominale media annua dell'impianto, sulla portata di moduli medi 0,75 risulta:
75 x 225,70: 102 = Kw 165,96
Rilevato, quindi, in considerazione di quanto sopra esposto, che:
1) la derivazione appare tecnicamente ed economicamente ammissibile;
2) la quantità d'acqua da derivare, nella misura di moduli max. 2,00 e medi 0,75 si può subconcedere avendo riguardo delle condizioni locali, delle utenze preesistenti e della specie di derivazione realizzata;
3) le opere di presa e le successive condotte, tenuto conto delle clausole imposte nel disciplinare di subconcessione a tutela dei diritti dei terzi, sono tecnicamente approvabili e sono innocue agli interessi pubblici;
4) la restituzione delle acque avviene integralmente senza pregiudizio dei diritti dei terzi;
5) il minimo deflusso vitale è stato correttamente calcolato secondo i criteri stabiliti dalla deliberazione consiliare n. 1193/X in data 22 febbraio 1995 ed ammonta a 35,97 l/sec, che verranno lasciati defluire mediante una bocca a stramazzo che alimenta la scala di risalita per i pesci;
6) la derivazione corrisponde alla razionale utilizzazione del torrente Messuère ed è compatibile con il buon regime idraulico, senza che occorrano, oltre a quelle inserite nel disciplinare di subconcessione, speciali garanzie a tutela di detto regime;
7) per l'uso della derivazione non sono temibili inquinamenti delle acque e quindi non occorrono particolari cautele al riguardo.
Visto infine che il Magistrato per il Po di Parma, con nota n. 17707 in data 13 novembre 1996 ha rilevato che l'istruttoria è stata regolarmente espletata ed ha espresso parere favorevole all'accoglimento della richiesta di subconcessione, sotto l'osservanza delle condizioni espresse nel sottoriportato schema di disciplinare.
Visto lo Statuto Speciale per la Valle d'Aosta, promulgato con legge Costituzionale n. 4 del 26 febbraio 1948 e successive norme di attuazione.
Vista la legge regionale 8 novembre 1956 n. 4.
Vista la legge 5 gennaio 1994 n. 36.
Visto il parere favorevole rilasciato dal titolare delle funzioni di responsabile del Servizio assetto e tutela del territorio nell'ambito dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, ai sensi dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni e del combinato disposto dagli articoli 13 comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della legge regionale 45/1995, in ordine alla legittimità della presente proposta di deliberazione.
Delibera
1) di subconcedere, per la durata di anni trenta decorrenti dalla data del decreto di subconcessione, alla ditta Grosjacques Adolfo, con sede in Brusson, giusta la domanda presentata in data 25 giugno 1993, di derivare dal torrente Messuère, in Comune di Brusson, moduli max. 2,00 (litri al minuto secondo duecento) e medi 0,75 (litri al minuto secondo settantacinque) di acqua per produrre, sul salto di mt. 225,70, la potenza nominale media annua di Kw. 165,96, che verrà ceduta interamente all'ENEL;
2) di approvare l'allegato schema di disciplinare di subconcessione;
3) di autorizzare l'emanazione del decreto di subconcessione da parte del Presidente della Giunta regionale, previa sottoscrizione del disciplinare da parte del titolare della ditta richiedente;
4) di ordinare ed accertare l'introito delle seguenti somme, da versare presso la Tesoreria dell'Amministrazione regionale:
a) lire 1.698.350 (unmilioneseicentonovantottomilatrecentocinquanta) pari a mezza annualità del canone, a titolo di cauzione ai sensi dell'articolo 11 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775; somma che verrà restituita, ove nulla-osti, al termine della subconcessione;
b) lire 84.940 (ottantaquattromilanovecentoquaranta) pari ad un quarantesimo del canone, per gli scopi di cui all'articolo 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775; somma da introitare al capitolo 08800 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente esercizio finanziario (canoni per concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere);
c) lire 2.500.000 (duemilionicinquecentomila) quale somma a disposizione dell'Amministrazione regionale (Ufficio Concessioni Acque dell'Assessorato dei Lavori Pubblici) per spese di sorveglianza, esperimenti di portata, collaudo, registrazione di atti, eccetera somma da introitare al Capitolo 13500 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario (Gestione di fondi per conto terzi per istruttoria domande e pratiche varie);
5) di stabilire, come specificato nell'articolo 11 del disciplinare di subconcessione, in lire 3.396.700 (tremilionitrecentonovantaseimilasettecento) il canone annuo da versare anticipatamente alla Regione, anno per anno, a decorrere dalla data del decreto di subconcessione, somma da introitare al Capitolo 08800 della parte ENTRATE del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario (Canoni per concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere);
6) di dare atto che la presente deliberazione non è soggetta al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta, in quanto non compresa nelle categorie indicate nell'articolo 8 del decreto legislativo 22 aprile 1994 n. 320 e di darne esecuzione.
Disciplinare di subconcessione
(... omissis...)
Presidente E' aperta la discussione generale. Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.
Chiarello (RC) Questo non è più un rinnovo di subconcessione, ma è una subconcessione nuova in assenza di piano delle acque e di piano energetico.
Potrei anche essere d'accordo, se la corrente elettrica venisse prodotta per utilizzi industriali, come è stato spiegato ai giornali, per far costare meno la produzione in Valle d'Aosta, invece si legge: "per vendita diretta all'ENEL". Vorrei solo che ci pensaste, perché poi qualcuno non dica che non lo sapeva. Questo è il bene dei Valdostani: l'utilizzo delle acque in cui avrà interesse una persona sola.
Avevo detto in commissione che le varie cooperative, tutti gli enti e i comuni arriveranno dopo perché i privati hanno la possibilità con trafile più veloci di arrivare prima, questa è la prima subconcessione di acque per produzione elettrica, continuo a dire senza piano delle acque e piano energetico.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.
Parisi (RV) Il problema era stato sollevato in III Commissione ed era stata espressa preoccupazione un po' da parte di tutti i commissari, proprio perché si stava sviluppando un discorso riferito all'ENEL, quindi alla trasformazione dell'ENEL, che avrebbe comportato e comporterà sicuramente una modifica di quella che è la situazione attuale.
Si era detto anche di verificare se poi tutto questo non avrebbe dato in futuro delle illusioni a questi operatori e c'era stato anche l'impegno di sentire i vari responsabili, abbiamo ascoltato anche ieri il Presidente della Giunta che ha avuto un incontro con il responsabile ENEL su questa tematica. Pertanto sarebbe importante che si tenesse conto di tutte le trasformazioni che sono in atto in merito a questi problemi.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (Ind) Come ha già anticipato Chiarello, si tratta di uno dei primi se non il primo atto subconcessorio che viene presentato al Consiglio ai sensi di quei criteri provvisori che sono stati approvati da questo Consiglio regionale.
Dichiaro la mia astensione non per il fatto che questo atto concessorio sia rilasciato a favore di un privato per un uso di carattere idroelettrico, e su questo punto dissento da quanto detto dal Consigliere Chiarello, perché l'acqua che abbiamo in Valle d'Aosta deve essere utilizzata in quella direzione.
Il fatto grave è che queste subconcessioni - questa è la prima, ce ne saranno altre - si susseguiranno l'una dopo l'altra in assenza di una pianificazione precisa e questo è il reale nocumento che si crea al bene acqua, alla risorsa acqua in Valle d'Aosta. Senza uno strumento pianificatorio a monte, è impensabile andare ad autorizzare subconcessioni di questo tipo. Di qui la mia astensione.
Presidente Se nessun altro chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici, Lavoyer.
Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Per informare il Consiglio che la potenza nominale media annua è di 165 kw, sotto i 200 kw non c'è nessun piano energetico che prende in considerazione valori di questo tipo. Questo tanto per informare il Consiglio dell'entità di quello che andiamo ad approvare.
Qualora ci siano delle subconcessioni in questa fase di attesa dell'approvazione del piano energetico, che possono avere una rilevanza dal punto di vista dell'incidenza, vengono esaminate non solo dall'Ufficio acque, che ha il compito di fare l'istruttoria, ma acquisiscono prima i pareri dell'Assessorato competente all'industria. Quindi non ci saranno da questo punto di vista delle proposte al Consiglio che potranno andare a ledere in futuro una programmazione del settore.
Presidente Pongo in votazione la deliberazione in oggetto:
Presenti: 27
Votanti: 24
Favorevoli: 23
Contrari: 1
Astenuti: 3 (Lanièce, Linty e Tibaldi)
Il Consiglio approva
Presidente Con questo punto all'ordine del giorno, terminano i lavori della mattinata. I lavori del Consiglio sono aggiornati alle ore 16 di oggi.
La seduta è tolta.