Evénements et anniversaires
2 novembre 2012
Successo per l’esecuzione della Petite Messe solennelle
«Nel corso di questa anni – sottolinea il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, - il Consiglio regionale ha sempre tenuto ad organizzare concerti di musica sacra che hanno offerto l’opportunità di una riflessione sulla vita e la fede. La Petite Messe solennelle si inserisce in questo filone e rappresenta un’opera forse poco conosciuta, ma di grande pregio artistico.»
La composizione di musica sacra, composta nel 1863 dal celebre maestro, è considerata tra i migliori capolavori della musica del XIX secolo ed è normalmente suonata nelle sale più prestigiose a livello internazionale.
Un concerto solenne che utilizza il testo liturgico nella sua interezza, con quattordici brani diversi per stile e ispirazione lungo i quali si sono alternate le voci soliste della soprano Alexandra Zabala e della mezza soprano Miroslava Yordanova, del tenore Francesco Zingariello, del baritono Federico Longhi, e del coro polifonico di Aosta, diretto da Efisio Blanc.
«Siamo molto contenti per il successo di pubblico e musicale - spiega Federico Longhi -. È stata una bellissima esperienza insieme con il coro polifonico, le pianiste, l’harmonium, i solisti e il Maestro Giovanni Distefano. L’opera, voluta dalla Presidenza del Consiglio Valle con la quale mi auguro si possa continuare a collaborare, ha evidenziato come la gente abbia voglia di musica classica e sacra e questo tipo di progetti è sempre segnato da un doppio credo: quello religioso e quello artistico. Un aspetto che rappresenta un valore aggiunto.»
Rossini presentava la sua composizione, al termine della stesura, come “un’ umile piccola Messa. È musica benedetta quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica?”
Il pubblico ha seguito con grande trasporto l’esecuzione, in un misto di silenzio rispettoso della fede e di apprezzamento per le performance musicali, un modo per condurre l’ascoltatore a meditare sul messaggio espresso in musica.
«Il concerto è stato vissuto intensamente - afferma il Vescovo di Aosta, monsignor Franco Lovignana – e credo che sia stato un momento di alta spiritualità, tradotta per me in preghiera, e per tutti in un momento in cui porsi delle domande sulla vita personale e sociale. Iniziative come questa rappresentano attimi di crescita per la persona e per la collettività.»