Evénements et anniversaires
15 août 2012
A “Goodbye Tibet” di Maria Blumencron la 15a edizione del Cervino CineMountain Festival
«Un film toccante, delicato e profondo, che affronta una realtà, quella dei bambini tibetani abbandonati, spesso volutamente ignorata». Con questa motivazione, la giuria della quindicesima edizione del Cervino CineMountain Festival ha assegnato il Grand Prix des Festivals-Conseil de la Vallée a “Goodbye Tibet” della regista austriaca Maria Blumencron.
La premiazione del concorso che ogni anno assegna l'Oscar degli Oscar del cinema di montagna si è svolta martedì 14 agosto, al centro polivalente di Valtournenche. A valutare la qualità dei film in gara una giuria composta da Matthias Fank, nipote di Arnold Fank, regista e pioniere del cinema di montagna, dal documentarista italiano Pino Brambilla e dall’alpinista Eloïse Barbieri.
«Il Consiglio Valle ha sempre sostenuto questa manifestazione – sottolinea il Vicepresidente dell’Assemblea regionale, Albert Chatrian – e, anche quest’anno, malgrado il momento di grande difficoltà economica, abbiamo voluto investirvi risorse. Il Cervino CineMountain Festival ci ha dimostrato, ancora una volta, che il binomio “cinema” e “montagna” non solo è possibile, ma è anche foriero di successo. E la Valle d’Aosta, nella sua verticalità, nel suo essere “intra montes”, non poteva che essere la sede per eccellenza di una rassegna dedicata al cinema di montagna. Rassegna che rappresenta anche un veicolo di promozione della Valle d’Aosta, delle nostre montagne, dei nostri quattromila, ma soprattutto delle emozioni del vivere in montagna.»
Il programma, condensato in sei giorni, anche quest'anno è stato ricco di spunti. Dalle peripezie verticali di Adam Ondra, l’Harry Potter della roccia, all’amarcord dei grandi discesisti del passato, più e meno recente, fino all’alpinismo con la A maiuscola.
«Il Festival è andato bene fin dalla sua prima serata, quella dedicata allo sci e a Cervinia – riferisce il direttore artistico del Festival, Luca Bich –, così come abbiamo avuto un’ottima affluenza durante tutta la rassegna. Il pubblico ha apprezzato in particolare i film in concorso, seguendo tutte le proiezioni, che quest’anno erano tante: in tutto 16 pellicole oltre alle tre fuori concorso. In questa edizione, i film presentati hanno avuto come tema principale l’alpinismo declinato nelle sue molteplici sfaccettature. Il livello qualitativo è stato sempre molto alto.»
Una qualità riscontrata anche negli altri film che hanno ricevuto un riconoscimento. Il premio del pubblico se l’è aggiudicato il valdostano Hervé Barmasse con “Non così lontano”, che ha come protagonisti tre dei nostri fiori all’occhiello: il Monte Bianco, il Monte Cervino e il Monte Rosa. Il premio Ecomountain, invece, è andato a Victor Kossakowski con “!Vivan las antipodas”, pellicola di grande effetto giocata sull’accostamento d’immagini catturate in luoghi opposti del globo. Il film con le immagini più belle, aggiudicatosi il premio Sony, è stato “Voyage au bout de l'hiver” di Anne et Erik Lapied, apprezzato per la padronanza tecnica delle riprese spesso effettuate in condizioni al limite del pericolo. Infine, a Bertrand Delapierre con “Grand libre au Grand Cap” è stato assegnato il premio CAI, mentre il premio Vie de montagne è andato a Michele Trentini con “Piccola Terra”.
Il Cervino CineMountain Festival è organizzato dal Comune di Valtournenche, dall'associazione culturale Monte Cervino e dal main sponsor Value Relations, con il contributo dell'Assessorato del turismo, commercio, sport e trasporti della Regione autonoma Valle d'Aosta, con il sostegno della Presidenza del Consiglio Valle e della Fondazione CRT, della Compagnia valdostana delle acque, della Cervino Spa e del Club Alpino Italiano (con la collaborazione di RAI VdA e il sostegno tecnico di Sony Italia).