Evénements et anniversaires

25 mai 2012

L’Imu e le conseguenze per i piccoli proprietari


Alimentare il confronto e il dibattito sull’Imu – imposta municipale propria – per valutare le ricadute per i piccoli proprietari alla luce della nuova fiscalità sulla casa. E’ stato questo il tema al centro del convegno organizzato dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta e dall’Uppi, il Sindacato dei piccoli proprietari immobiliari, che si è tenuto venerdì 25 maggio 2012 all’Hostellerie du Cheval Blanc, ad Aosta.

«Il Consiglio Valle ha voluto sostenere quest’iniziativa per contribuire, per quanto possibile, a fare chiarezza su di una disciplina piuttosto complessa e ancora in evoluzione», ha dichiarato in apertura del convegno Albert Chatrian, Vicepresidente dell’Assemblea regionale che insieme all’Unione dei piccoli proprietari ha promosso l’iniziativa.
«Parliamo di un’imposta comunale, reintrodotta dal Governo anche sulla prima casa, con l’obiettivo da un lato, transitorio, di abbattere il debito pubblico e dall’altro di sostenere l’autofinanziamento dei Comuni – ha precisato il Consigliere Chatrian –. Su quest’ultimo aspetto vorrei fare una riflessione più di ordine politico che tecnico, ricordando quanto sia importante l’autonomia comunale e quanto sia necessario agire per garantirla, anche in momenti di difficoltà economica come quello che stiamo attraversando. L’introduzione di questa imposta, di fatto, richiama all’ordine i Comuni e ricorda loro che sono la prima organizzazione territoriale dello Stato per il quale sono anche tenuti a fare gli esattori. Ma i Comuni hanno anche altri e ben più poderosi compiti, per svolgere i quali devono poter gestire risorse economiche proporzionate e garantite, che possano essere liberamente destinate a migliorare i servizi e a fare i giusti investimenti: ridurli a meri esecutori di decisioni prese altrove o a organismi pagatori delle spese obbligatorie e poco altro non è certamente rispettoso della loro dignità.»

Ha partecipato al dibattito anche il Presidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, l’onorevole Enrico La Loggia, che ha ribadito il proprio atteggiamento critico su questa imposta.

«Come sapete il PdL si è sempre battuto per l’abolizione dell’Ici – ha detto l’onorevole La Loggia –Per tre anni i cittadini non hanno pagato l’Ici sulla prima casa e quando abbiamo istituito l’Imu lo abbiamo fatto sulle seconde e terze case, non sulla prima. Il fatto di aver utilizzato questo strumento per dividere gli importi tra Comune e Stato e per estenderlo alla prima casa, non è cosa nostra, non è una cosa di cui noi ci possiamo rendere né partecipi né complici. Vogliamo cambiarla.»

Le preoccupazioni dei piccoli proprietari immobiliari riguardano soprattutto il rischio che la casa venga svuotata del proprio valore come investimento, dal momento che lo Stato non smette di ricorrervi per sopperire al buco creato dal debito pubblico.

«Le conseguenze saranno che i proprietari valdostani pagheranno rispetto all’Ici molto di più – ha riferito il Presidente vicario dell’Uppi Valle d’Aosta, Jean-Claude Mochet –. Dove prima pagavano 100 abbiamo più o meno mediamente stimato almeno 300, quindi questa è la prima conseguenza. Poi ci sono tutte le complicazioni, perché se è stato chiarito l’acconto che si paga entro il 18 giugno, per il saldo di dicembre permangono i dubbi. Sia i Comuni che lo Stato hanno la facoltà di modificare le aliquote, e proprio lo Stato si è dato tempo fino al 10 dicembre per le modifiche, quando il 16 dicembre dovremo pagare il secondo acconto.»