Evénements et anniversaires
1er octobre 2011
Presentazione del cortometraggio "Aquiloni controvento"
Aosta, Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, h.18
Introdotta dal Presidente dell’Assemblea regionale, Alberto Cerise, alla serata parteciperanno il regista Alessandro Stevanon, il giornalista Gaetano Lo Presti – che ha curato la biografia di Nex “Ricordi-Sogni-Riflessioni” – e lo stesso Francesco Nex, pittore molto conosciuto e affermato per l’originale scelta di realizzare i suoi coloratissimi dipinti su seta.
“Con questo documentario – afferma il Presidente Cerise –, oltre all’artista, si è voluto omaggiare l’uomo Nex, innamorato della Valle d’Aosta e delle sue atmosfere medioevali, che tanto hanno ispirato la sua produzione artistica, attraverso la quale egli ha manifestato sia il suo attaccamento alla Valle, sia la volontà di narrare, per il tramite di velate allusioni e di sagaci provocazioni, la società contemporanea.”
“Aquiloni controvento” è stato selezionato e ha ricevuto riconoscimenti e menzioni in diverse rassegne, anche internazionali, tra cui il Film festival sul paesaggio (terzo classificato nazionale), il Cineavvenire Film Festival (menzione speciale alla fotografia), il sesto Festival del cinema invisibile, il diciassettesimo Festival della Lessina, il diciassettesimo San Giò Verona film festival.
Francesco Nex, nato a Mattão, in Brasile, ma ritornato in tenera età in Valle d’Aosta, ha saputo ottenere eccellenti risultati con ogni tipo di materiale, dalla ceramica al rame, dal cuoio al ferro, ma il successo maggiore arriva con i dipinti su seta, tecnica con cui meglio si esprime l’eclettismo tematico che contraddistingue la sua opera: pur rimanendo sempre ispirato dal racconto della vita tradizionale valdostana, non si esime infatti dal rappresentare, non senza ironia, eventi storici, episodi agiografici e iconografie religiose.
Nominato Chevalier de l’Autonomie nel 2007, da svariati anni Francesco Nex conduce un importante progetto di ristrutturazione del villaggio di Rovarey di Fénis, nell’intento di farlo diventare un piccolo centro culturale della storia valdostana.