Evénements et anniversaires

De 9 février 2011 à 11 février 2011

Visita di studio a Trieste

Un gruppo di 38 studenti, in rappresentanza dell’Istituzione tecnico professionale Corrado Gex e dell’Istituto Magistrale “Maria Adelaide” di Aosta, e dell’Istituzione tecnica, industriale e professionale di Verrès, accompagnati dai rispettivi docenti, dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, e dal Consigliere segretario Enrico Tibaldi, visiterà la Risiera di San Sabba - unico campo di sterminio italiano -, la Foiba di Basovizza - simbolo di tutte le atrocità commesse sul finire della seconda guerra mondiale e negli anni successivi dalle milizie e dai fiancheggiatori del dittatore comunista Tito - e Redipuglia, sacrario monumentale della I guerra mondiale, dove sono sepolti più di 100.000 soldati.


La visita di studio rientra nell’ambito del programma proposto per le “Giornate della memoria e del ricordo”, rivolte innanzitutto ai giovani per coltivare la memoria degli orrori della guerra e delle dittature, oltre che della giusta valorizzazione delle identità dei popoli che compongono oggi un’Europa unita nella pace e nell’integrazione.

Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, la Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del Ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Il Castello di Miramare, circondato da un rigoglioso parco ricco di pregiate specie botaniche, gode di una posizione panoramica privilegiata, in quanto si trova a picco sul mare, sulla punta del promontorio di Grignano che si protende nel golfo di Trieste a circa una decina di chilometri dalla città. Voluto attorno alla metà dall'Ottocento dall'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Asburgo per abitarvi insieme alla consorte Carlotta del Belgio, offre la testimonianza unica di una lussuosa dimora nobiliare conservatasi con i suoi arredi interni originari.

La Risiera di San Sabba - stabilimento per la pilatura del riso edificato nel 1913 - è stata utilizzata dopo l'8 settembre 1943 dall'occupatore nazista come campo di prigionia, e destinato in seguito allo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, al deposito dei beni razziati e alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Il 4 aprile 1944 è stato messo in funzione anche un forno crematorio. Nel 1965 la Risiera di San Sabba è stata dichiarata Monumento Nazionale con decreto del Presidente della Repubblica. Nel 1975 la Risiera, ristrutturata su progetto dell'architetto Romano Boico, è diventata Civico Museo della Risiera di San Sabba.

La Foiba di Basovizza, dichiarata monumento nazionale nel 1992, è il simbolo di tutte le atrocità commesse sul finire della seconda guerra mondiale e negli anni successivi dalle milizie e dai fiancheggiatori del dittatore comunista Tito. Si tratta di un pozzo minerario, scavato all'inizio del XX secolo per intercettare una vena di carbone e presto abbandonato per la sua improduttività, ma nel maggio del 1945 è diventato un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, dapprima destinati ai campi d'internamento allestiti in Slovenia e successivamente processati e giustiziati a Basovizza.

Il Sacrario Militare di Redipuglia
è il più grande sacrario militare italiano ed uno dei più grandi al mondo, realizzato su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. Inaugurato nel 1938, custodisce le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra. L'opera si presenta come uno schieramento militare con alla base la tomba del Duca d'Aosta, comandante della III Armata, e ai lati quella dei suoi generali. Alle spalle si trovano 22 gradoni che contengono le salme dei caduti noti; nell'ultimo gradone in due grandi tombe comuni ai lati della cappella votiva, riposano le salme di 60.000 Caduti Ignoti. Nella cappella e nelle due sale adiacenti sono custoditi oggetti personali dei soldati italiani e austro-ungheresi.