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De 15 novembre 2010 à 20 novembre 2010

L'altra metà della musica

Restituire al grande pubblico la musica di compositrici donne poco note ai più, ma che rappresentano pietre miliari della cultura musicale occidentale: è con questo obiettivo che la Presidenza del Consiglio Valle, in sinergia con l'associazione culturale-musicale Mont Rose de la Vallée d’Aoste, promuove il progetto “L’altra metà della musica”, dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione di compositrici ignorate dalla storiografia ufficiale nonostante il valore artistico-culturale delle loro opere.

L’iniziativa si articolerà in due appuntamenti, in programma nel mese di novembre, dedicati a compositrici tedesche e francesi a cavallo fra Ottocento e primo Novecento, in quel periodo di grande fermento culturale che ha portato alla nascita di correnti artistiche come il Romanticismo, il Post-Romanticismo e l'Impressionismo.

Lunedì 15 novembre 2010, alle ore 21, alla Cittadella dei Giovani di Aosta,
conferenza-concerto “Compositrici tra Romanticismo e Impressionismo in Germania e Francia”. All’incontro, che sarà aperto dal Presidente del Consiglio regionale Alberto Cerise, interverrà la docente di storia della musica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Pinuccia Carrer, che presenterà il lavoro di alcune figure femminili, quali Fanny Mendelssohn-Hensel, Clara Wieck-Schumann, Jeanne-Louise Dumont-Farrenc, Mel Bonis, con alcuni esempi musicali dal vivo interpretati da Alba Gentili-Tedeschi (pianoforte) e dal quartetto d’archi de “Le Cameriste Ambrosiane” di Milano.
L’attività di ricerca di Pinuccia Carrer, iniziata con Francesco Degrada e Emilia Fadini, si rivolge al repertorio del Settecento e alla storia musicale “al femminile”, cui ha dedicato articoli sulla rivista Amadeus, saggi, conferenze, concerti. Ha ideato la base dati Presenze femminili nel Fondo Noseda della Biblioteca del Conservatorio di Milano. E’ coordinatrice del gruppo italiano del RILM-Répertoire International de Littérature Musicale. Dal 2008 fa parte del Comitato d’onore della Fondazione Adkins-Chiti: Donne in musica.
Alba Gentili-Tedeschi, nata a Milano nel 1983, si è laureata al Conservatorio della sua città con massimo dei voti, lode e menzione d’onore nella classe di Silvia Rumi; frequenta ora il bachelor all'Universität der Kunste di Berlino nella classe di Linde Größmann e l’Accademia Pianistica di Imola sotto la guida di Piero Rattalino. Vincitrice di numerosi primi premi e premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali, è stata allieva effettiva nelle masterclass di Paul Badura-Skoda, Massimiliano Damerini, Boris Petrushanskij, Riccardo Risaliti, Franco Scala, Angela Hewitt, e di Joaquin Achucarro all’Accademia Chigiana di Siena, dove ha ottenuto la borsa di studio. E' pianista de I cameristi dell’Orchestra dell’Università Statale di Milano e pianoforte concertante nella stessa orchestra.

Sabato 20 novembre, alle ore 21, all’Auditorium di Aymavilles, le musiciste dell’Ensemble femminile “Mont Rose de la Vallée d’Aoste”, in collaborazione con “Le Cameriste Ambrosiane” di Milano e dirette dalla direttrice valdostana Stéphanie Praduroux, accompagneranno la giovane solista Irene Veneziano nel Concerto per pianoforte e orchestra op.7 di Clara Wieck-Schumann e offriranno al pubblico due opere di ben rara esecuzione, l’Ouverture in do maggiore di Fanny Mendelssohn e la poderosa Sinfonia n°3 in sol minore di Louise Farrenc.
L’Ensemble femminile “Mont Rose de la Vallée d’Aoste” riunisce le esperienze delle donne musiciste che collaborano abitualmente con l’associazione culturale omonima e che sono coinvolte attivamente nel progetto “L’altra metà della musica” dedicato alla riscoperta di compositrici di varie epoche e paesi. È composto da musiciste diplomate nei diversi Conservatori italiani, professioniste anche di strumenti non abitualmente frequentati dalle donne come tromba, trombone e contrabbasso.
L'ensemble delle Cameriste Ambrosiane è un gruppo di recente costituzione, nato in seno all'Orchestra dell’Università degli Studi di Milano e composto da un nucleo stabile di otto archi. E’ costituito esclusivamente da giovani musiciste professioniste che collaborano con le migliori orchestre italiane (Filarmonica del Teatro alla Scala, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestra de I Pomeriggi Musicali, Orchestra giovanile Luigi Cherubini, Orchestra Filarmonica Italiana, Teatro Regio di Parma…) e che hanno contemporaneamente maturato una grande esperienza in complessi cameristici stabili anche stranieri (Quartetto di Fiesole, Quartetto Mèlica, Quartetto Indaco, Trio Fidelio, gli Archi della Scala, la Camerata Nordica, l'Orchestra da camera de I Pomeriggi Musicali, l'Orchestra da camera di Engelberg, i Solisti Aquilani …).
Irene Veneziano, nata nel 1985, si è diplomata in pianoforte all'Istituto Musicale Pareggiato "G. Puccini" di Gallarate (M° M. Neri). Ha vinto una trentina di concorsi pianistici nazionali e internazionali, ricevendo spesso premi speciali: tra gli ultimi, il “Prix Jean Clostre” al concorso “Les Jeudis du piano” di Ginevra 2008, il secondo premio al “B&B International Piano Competition” di New York 2009, il premio “A. Casella” al “Premio Venezia”. E’ una dei tre italiani ammessi dopo due selezioni al prestigiosissimo Concorso Chopin di Varsavia.
Stéphanie Praduroux è nata nel 1984 ad Aosta e si diploma all'Istituto Musicale Pareggiato di Aosta nel 2002. La passione per la musica la porta quindi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dove inizia gli studi in composizione e successivamente in direzione d’orchestra presso la classe del M° Parisi, conseguendo la laurea specialistica nel 2010 con il massimo dei voti. Attualmente è impegnata come assistente nel nuovo progetto di Sinfonica-Orchestra Giovanile della Valle d'Aosta, affiancando la sua bacchetta a quella di Enrico Bronzi, Renato Rivolta, Emmanuel Siffert e Guido Maria Guida.

"Un progetto originale che credo sarà accolto positivamente perché rappresenta la volontà apprezzabile di diffondere la conoscenza di compositrici di grande talento, poco conosciute ma che hanno rappresentato punti di riferimento precisi nel panorama della grande musica classica europea del XIX secolo, per l’influenza esercitata (vedasi, per esempio, Fanny Mendelssohn-Hensel e Clara Wieck-Schumann). - commenta il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise - Un altro aspetto innovativo è costituito dal fatto che il programma proposto alterna momenti musicali a momenti di riflessione con l’ambizione di fare un excursus sulle principali tendenze musicali dell’ Ottocento, soprattutto in Francia e Germania.
Mi pare dunque che il progetto possa rappresentare una felice sintesi di musica e di cultura musicale, con l’obiettivo di far conoscere la genesi dei grandi testi musicali.
Se infatti conosciamo il contesto in cui sono nati alcuni significativi capolavori, li potremmo senz’altro maggiormente apprezzare
."

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