Info Conseil
Communiqué n° 92 de 15 février 2019
Insediamento del nuovo Corecom della Valle d'Aosta
Oggi, venerdì 15 febbraio 2019
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 15 febbraio 2019, si è insediato il nuovo Corecom della Valle d'Aosta, composto dal Presidente Pierpaolo Civelli e dai componenti Beatrice Mosca, Daniele Genco, Federico Molino e Claudio Dalle, eletti dal Consiglio regionale 10 gennaio scorso.
Alla presenza del Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, e del Presidente della Regione, Antonio Fosson, il neo Presidente Civelli ha ricevuto le consegne dalla Presidente uscente Enrica Ferri, accompagnata dai componenti Bruno Baschiera e Guido Dosio.
Il Presidente Emily Rini, nel ringraziare il Comitato uscente per il lavoro svolto e augurando al neo Corecom un proficuo lavoro, ha ricordato: «Nell'ultima parte del quinquennio, è avvenuta la firma del nuovo Accordo Quadro tra l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e le Conferenze dei Presidenti delle Assemblee legislative e delle Regioni, sottoscritto anche dalla Valle d'Aosta nel 2018. L'Accordo ha conferito nuove deleghe al Corecom della Valle d'Aosta, che potrà quindi erogare alla popolazione valdostana nuovi e importanti servizi di prossimità.»
«Terminiamo il nostro mandato con soddisfazione e con un pizzico di malinconia - ha commentato la Presidente Enrica Ferri -. Sono stati anni di grande lavoro ma anche di bei risultati, durante i quali abbiamo cercato di migliorare la percezione del Corecom nei confronti della popolazione.»
Il neo Presidente Pierpaolo Civelli ha dichiarato: «Subentriamo ad una già proficua attività svolta dal precedente Comitato, ma il lavoro che ci aspetta sarà comunque impegnativo. Uno dei nostri obiettivi è sensibilizzare la comunità sul fatto che il Corecom non ha funzioni di sola sorveglianza sulle comunicazioni, ma è un organo che vuole essere vicino ai cittadini grazie alle nuove funzioni per la definizione delle controversie nel settore della telefonia e della pay-tv, oltre a sensibilizzare l'utenza più vulnerabile, ovvero i giovani e le persone anziane. Non dobbiamo poi dimenticare la peculiarità della nostra realtà che è anche quella di monitorare il rispetto della francofonia.»
SC-MM