Info Conseil
Communiqué n° 94 de 9 mars 2005
INTERROGAZIONI SUL SERVIZIO CIVILE E SULL’UTILIZZO DELL’EX CENTRALE DEL LATTE PER INIZIATIVE IN CAMPO UNIVERSITARIO
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere André Lanièce (Stella Alpina) ha voluto conoscere, tramite un’interrogazione, quali sono le possibilità per i giovani valdostani di adottare un’esperienza di servizio civile.
Il Presidente della Regione Perrin ha affermato che “en 2003, 71 jeunes valdôtains ont opté pour le service civil plutôt que pour le service militaire. Ils étaient 98 à avoir fait ce choix en 2002, 94 en 2001 et 125 en 2000. Les dispositions d’application du décret législatif concernent notamment la nouvelle distribution des compétences et la répartition de ces dernières entre le Bureau national du service civil et les Régions. Disons, pour simplifier les choses, que les Régions et les Provinces de Trento et de Bolzano, se voient attribuer toutes les activités relevant du domaine régional ou provincial. Nous devrons faire face à ces obligations dès janvier prochain, et il nous faudra pour cela décider à quelles structures de l’Administration nous pourrons confier tant ces responsabilités que la gestion des procédures y afférentes. Je pense personnellement que la Région aurait intérêt à se doter d’une loi spécifique, qui adapte les règles générales mises en place par l’État à la réalité valdôtaine, d’autant que les caractéristiques du nouveau service civil dépassent de loin celles du système précédent, conçu pour remplacer le service militaire. Ce nouveau système pourrait en revanche s’étendre à des secteurs tels que la solidarité et la coopération, la protection civile ou la préservation du patrimoine environnemental, historique, artistique et culturel. Le Gouvernement régional a approuvé le 24 janvier dernier une loi portant financement à deux projets d’information et de formation en matière de service civil et engageant pour ce faire 140.000 euros à valoir sur les fonds versés par l’État à ce titre. »
Per Lanièce “è importante da parte dell’Amministrazione regionale effettuare una giusta informazione sul servizio civile, così da sensibilizzare i giovani che lo volessero fare. Occorre che questa possibilità di aderire al servizio civile venga divulgata oltre che ai giovani anche alle società che possono essere interessate a proporre progetti che favoriscano questo tipo di esperienza.”
Il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) ha voluto quindi conoscere l’eventuale scelta per l’utilizzo dell’immobile dell’ex Centrale del latte per iniziative in campo universitario, e in particolare sapere quali sono le soluzioni alternative all’uso della struttura e quali i tempi della loro realizzazione.
Il Presidente della Regione Perrin ha detto che il campo dell’edilizia universitaria costituisce uno dei problemi più importanti che i giovani valdostani devono affrontare. “Questo è anche dovuto al fatto che nei quattro anni d’attività il numero di studenti iscritti è passato da 100 a circa 800 e che gli stessi insegnanti sono ormai più di cento. L’Università della Valle d’Aosta ha dunque bisogno non solo di spazi per le aule, ma soprattutto di locali per la ricerca e i servizi accessori, oltre che di zone per l’alloggio degli studenti e degli insegnanti. La legge di bilancio 2002 che prevedeva la cessione a titolo gratuito dei locali dell’ex Centrale del latte, è stato soltanto una prima risposta alle necessità immobiliari, ma non sarà la sola percorribile. Infatti, a seguito degli accordi con il Comune di Aosta, è stato deciso di concedere all’Università l’utilizzo del Collegio Saint-Bénin, senza dimenticare l’ipotesi Caserma Testafochi.”
“In ultimo, nel mese di febbraio scorso la Giunta ha deciso di prorogare al 31 dicembre 2005 il termine della convenzione di cessione dell’ex Centrale del latte in quanto sono all’esame dell’Amministrazione altre e più razionali soluzioni di dislocazione delle strutture universitarie.”
Nella replica, il Consigliere Frassy ha affermato che “ci sono nella risposta data anche delle valutazione che possono essere interessanti, ma quello che si chiedeva nell’interrogazione non ha avuto risposta. È importante fare dei passi concreti per lo sviluppo dell’Università della Valle d’Aosta e il progetto della Caserma Testafochi è da dieci anni che si trascina e con il tempo potrebbe non essere più così interessante. Se le soluzioni alternative sono solo quelle della Testafochi, allora bisogna fare bene i conti con la tempistica. La struttura dell’ex Centrale del latte potrebbe divenire una soluzione ideale per quello che sono il collegio universitario o il mini campus. Purtroppo, sembra esserci da parte della Giunta solo improvvisazione in tema di edilizia universitaria”.
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Il Presidente della Regione Perrin ha affermato che “en 2003, 71 jeunes valdôtains ont opté pour le service civil plutôt que pour le service militaire. Ils étaient 98 à avoir fait ce choix en 2002, 94 en 2001 et 125 en 2000. Les dispositions d’application du décret législatif concernent notamment la nouvelle distribution des compétences et la répartition de ces dernières entre le Bureau national du service civil et les Régions. Disons, pour simplifier les choses, que les Régions et les Provinces de Trento et de Bolzano, se voient attribuer toutes les activités relevant du domaine régional ou provincial. Nous devrons faire face à ces obligations dès janvier prochain, et il nous faudra pour cela décider à quelles structures de l’Administration nous pourrons confier tant ces responsabilités que la gestion des procédures y afférentes. Je pense personnellement que la Région aurait intérêt à se doter d’une loi spécifique, qui adapte les règles générales mises en place par l’État à la réalité valdôtaine, d’autant que les caractéristiques du nouveau service civil dépassent de loin celles du système précédent, conçu pour remplacer le service militaire. Ce nouveau système pourrait en revanche s’étendre à des secteurs tels que la solidarité et la coopération, la protection civile ou la préservation du patrimoine environnemental, historique, artistique et culturel. Le Gouvernement régional a approuvé le 24 janvier dernier une loi portant financement à deux projets d’information et de formation en matière de service civil et engageant pour ce faire 140.000 euros à valoir sur les fonds versés par l’État à ce titre. »
Per Lanièce “è importante da parte dell’Amministrazione regionale effettuare una giusta informazione sul servizio civile, così da sensibilizzare i giovani che lo volessero fare. Occorre che questa possibilità di aderire al servizio civile venga divulgata oltre che ai giovani anche alle società che possono essere interessate a proporre progetti che favoriscano questo tipo di esperienza.”
Il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) ha voluto quindi conoscere l’eventuale scelta per l’utilizzo dell’immobile dell’ex Centrale del latte per iniziative in campo universitario, e in particolare sapere quali sono le soluzioni alternative all’uso della struttura e quali i tempi della loro realizzazione.
Il Presidente della Regione Perrin ha detto che il campo dell’edilizia universitaria costituisce uno dei problemi più importanti che i giovani valdostani devono affrontare. “Questo è anche dovuto al fatto che nei quattro anni d’attività il numero di studenti iscritti è passato da 100 a circa 800 e che gli stessi insegnanti sono ormai più di cento. L’Università della Valle d’Aosta ha dunque bisogno non solo di spazi per le aule, ma soprattutto di locali per la ricerca e i servizi accessori, oltre che di zone per l’alloggio degli studenti e degli insegnanti. La legge di bilancio 2002 che prevedeva la cessione a titolo gratuito dei locali dell’ex Centrale del latte, è stato soltanto una prima risposta alle necessità immobiliari, ma non sarà la sola percorribile. Infatti, a seguito degli accordi con il Comune di Aosta, è stato deciso di concedere all’Università l’utilizzo del Collegio Saint-Bénin, senza dimenticare l’ipotesi Caserma Testafochi.”
“In ultimo, nel mese di febbraio scorso la Giunta ha deciso di prorogare al 31 dicembre 2005 il termine della convenzione di cessione dell’ex Centrale del latte in quanto sono all’esame dell’Amministrazione altre e più razionali soluzioni di dislocazione delle strutture universitarie.”
Nella replica, il Consigliere Frassy ha affermato che “ci sono nella risposta data anche delle valutazione che possono essere interessanti, ma quello che si chiedeva nell’interrogazione non ha avuto risposta. È importante fare dei passi concreti per lo sviluppo dell’Università della Valle d’Aosta e il progetto della Caserma Testafochi è da dieci anni che si trascina e con il tempo potrebbe non essere più così interessante. Se le soluzioni alternative sono solo quelle della Testafochi, allora bisogna fare bene i conti con la tempistica. La struttura dell’ex Centrale del latte potrebbe divenire una soluzione ideale per quello che sono il collegio universitario o il mini campus. Purtroppo, sembra esserci da parte della Giunta solo improvvisazione in tema di edilizia universitaria”.