Info Conseil
Communiqué n° 7 de 12 janvier 2005
INTERPELLANZA SULLE PROBLEMATICHE CONCERNENTI LA GESTIONE DELL’AEROPORTO REGIONALE A PARTIRE DAL 2005
Adunanza del Consiglio regionale
Le problematiche concernenti la gestione
dell’aeroporto regionale a partire dal 2005 sono state affrontate da
un’interpellanza del Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà).
Nel presentare l’iniziativa, il Consigliere Frassy ha affermato che “da diverse legislature si parla di aeroporto, affrontando i soliti argomenti su una struttura che stenta a decollare. Nella legge 21 del 2003, all’articolo 48 è riportato che l’avvio della nuova gestione è subordinato all’approvazione da parte del Consiglio di un programma di investimenti e sviluppo che contenga anche la definizione degli assetti societari. Ora, dal 1° gennaio 2005 una nuova società partecipata per il 49 per cento gestirà l’aeroporto regionale, violando di fatto la normativa. Non sappiamo i motivi di questo metodo. Non vogliamo sempre essere gli spettatori delle azioni della Giunta e della maggioranza. La legge parla chiaro e il suo dettato è stato violato. Oltre a questo, vorremmo sapere come mai sono aumentate le risorse poste a bilancio per la gestione dell’aeroporto, che sono dell’ordine del 60 per cento.”
L’Assessore Luciano Caveri ha risposto che “dall’inizio dell’anno c’è stata l’avvenuta nascita dell’AVDA, la nuova società di gestione. Nell’articolo 48 della legge, il comma 3 fa riferimento ai soli investimenti e non alla gestione. Per quanto riguarda la nuova gestione, si è proceduto per non rimanere senza gestore anche solo per un breve periodo, il che avrebbe causato un danno per il nostro aeroporto, così da garantire la continuità gestionale della struttura. Ora si può procedere all’elaborazione del programma di sviluppo e di un piano credibile che sarà sottoposto al più presto al Consiglio.”
“Sulle risorse poste a bilancio – ha proseguito Caveri – rispetto al vecchio regime di gestione, è stato previsto un aumento dei costi di manutenzione, assicurazione e consumi utenze varie, dei costi per i servizi di sicurezza, delle spese di manutenzione ordinaria delle attrezzature, dei costi derivanti dalle nuove figure manageriali e dal personale operativo specificamente addestrato, oltre che costi per la certificazione dello scalo. I costi sui futuri interventi di ampliamento saranno sostenuti dalla Regione che potrà avvalersi, per l’effettiva realizzazione, della stessa società di gestione. In questo senso, per attuare gli obiettivi finalizzati ad incrementare l’attrattività della struttura, la società di gestione dovrà potenziare le macroaree di attività che sono quella gestionale, commerciale ed economica. L’allungamento della pista avverrà su terreni già di proprietà regionale e solo per le zone da destinare alla Protezione civile e ad area di rispetto, è necessario acquisire, sul lato ovest, dei terreni privati.”
Nella replica, Frassy ha detto che “rimangono diverse perplessità in merito alla situazione. È un argomento così importante che non può essere affrontato da solo dall’Assessore. Sulle scadenze, non siamo così ottimisti. Ribadiamo che la nuova gestione è stata costituita in violazione della legge, esautorando ancora una volta il Consiglio regionale. Per quanto riguarda i costi, essi sono triplicati rispetto al 2004. L’aeroporto è un tassello importante per lo sviluppo anche turistico della Valle d’Aosta, ma non bisogna proseguire con la politica dell’annuncio.”
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Nel presentare l’iniziativa, il Consigliere Frassy ha affermato che “da diverse legislature si parla di aeroporto, affrontando i soliti argomenti su una struttura che stenta a decollare. Nella legge 21 del 2003, all’articolo 48 è riportato che l’avvio della nuova gestione è subordinato all’approvazione da parte del Consiglio di un programma di investimenti e sviluppo che contenga anche la definizione degli assetti societari. Ora, dal 1° gennaio 2005 una nuova società partecipata per il 49 per cento gestirà l’aeroporto regionale, violando di fatto la normativa. Non sappiamo i motivi di questo metodo. Non vogliamo sempre essere gli spettatori delle azioni della Giunta e della maggioranza. La legge parla chiaro e il suo dettato è stato violato. Oltre a questo, vorremmo sapere come mai sono aumentate le risorse poste a bilancio per la gestione dell’aeroporto, che sono dell’ordine del 60 per cento.”
L’Assessore Luciano Caveri ha risposto che “dall’inizio dell’anno c’è stata l’avvenuta nascita dell’AVDA, la nuova società di gestione. Nell’articolo 48 della legge, il comma 3 fa riferimento ai soli investimenti e non alla gestione. Per quanto riguarda la nuova gestione, si è proceduto per non rimanere senza gestore anche solo per un breve periodo, il che avrebbe causato un danno per il nostro aeroporto, così da garantire la continuità gestionale della struttura. Ora si può procedere all’elaborazione del programma di sviluppo e di un piano credibile che sarà sottoposto al più presto al Consiglio.”
“Sulle risorse poste a bilancio – ha proseguito Caveri – rispetto al vecchio regime di gestione, è stato previsto un aumento dei costi di manutenzione, assicurazione e consumi utenze varie, dei costi per i servizi di sicurezza, delle spese di manutenzione ordinaria delle attrezzature, dei costi derivanti dalle nuove figure manageriali e dal personale operativo specificamente addestrato, oltre che costi per la certificazione dello scalo. I costi sui futuri interventi di ampliamento saranno sostenuti dalla Regione che potrà avvalersi, per l’effettiva realizzazione, della stessa società di gestione. In questo senso, per attuare gli obiettivi finalizzati ad incrementare l’attrattività della struttura, la società di gestione dovrà potenziare le macroaree di attività che sono quella gestionale, commerciale ed economica. L’allungamento della pista avverrà su terreni già di proprietà regionale e solo per le zone da destinare alla Protezione civile e ad area di rispetto, è necessario acquisire, sul lato ovest, dei terreni privati.”
Nella replica, Frassy ha detto che “rimangono diverse perplessità in merito alla situazione. È un argomento così importante che non può essere affrontato da solo dall’Assessore. Sulle scadenze, non siamo così ottimisti. Ribadiamo che la nuova gestione è stata costituita in violazione della legge, esautorando ancora una volta il Consiglio regionale. Per quanto riguarda i costi, essi sono triplicati rispetto al 2004. L’aeroporto è un tassello importante per lo sviluppo anche turistico della Valle d’Aosta, ma non bisogna proseguire con la politica dell’annuncio.”