Info Conseil

Communiqué n° 422 de 15 décembre 2004

APPROVATA LA LEGGE SULL'EDITORIA

Adunanza del Consiglio regionale

I lavori della seduta pomeridiana del Consiglio regionale hanno avuto inizio con l’inversione dell’ordine del giorno, proposta dalla Conferenza dei Capigruppo e votata favorevolmente dall’Assemblea, che riguarda la discussione di quattro disegni di legge.

La prima normativa in discussione ha riguardato le disposizioni per le attività di coordinamento, promozione e sostegno del sistema della comunicazione e dell’informazione regionale, già presa in esame nel corso dell’ultimo Consiglio regionale e poi rinviata a quello odierno.

Nel prendere la parola, il Presidente della Regione Carlo Perrin ha detto che “si tratta di una revisione tecnica della legge già esistente, in un settore delicato della nostra società. In generale, il sistema dell’informazione è in piena evoluzione e subisce il fenomeno della concentrazione di grandi gruppi editoriali. Questo disegno di legge definisce alcuni aspetti importanti dell’informazione interna e delle spese pubblicitarie. Per quanto riguarda la trasparenza dell’informazione, non abbiamo alcuna intenzione di minimizzare la questione. Questo aspetto, anzi, è stato uno dei nostri principali obiettivi. È un testo che dà delle risposte chiare e efficaci agli editori, rispondendo anche alle esigenze della società civile e di tutte le componenti della scena politica in materia di trasparenza del sistema editoriale locale. Per quel che concerne i finanziatori garanti, si tratta in ogni modo di un’informazione di ordine privato e non verificabile perché investe la sfera della privacy.” Il Presidente ha quindi presentato alcuni emendamenti al testo.”

Il Consigliere della Casa delle Libertà Dario Frassy ha affermato che “su questa legge devono essere fatte alcune riflessioni. Erano già emerse in passato le carenze della legge n. 41 e alla luce dei fatti sono state confermate, sia in termini di principi che di controllo. La legge 41 del 1998 avrebbe dovuto essere abrogata e non modificata come invece si è scelto. Vorremmo capire di quale tipo di sistema di comunicazione ci si vuole dotare. Il provvedimento che si sta esaminando dovrebbe comportare alcuni aspetti in capo al Consiglio, e non presenta alcuni temi importanti che avevamo rilevato come la gestione dei messaggi pubblicitari e il modo di effettuare le istruttorie per ottenere i finanziamenti. Il disegno di legge non presenta garanzie di controllo. Questa è una legge di contributi e come amministratori abbiamo l’obbligo di chiedere dei principi a coloro che li chiedono. L’impostazione della legge è l’esatto opposto di quella della libera informazione che vorremmo. In questo testo non ci si preoccupa di creare dei presupposti di trasparenza necessari quando si tratta di contributi. Il nostro giudizio sulla legge è negativo perché è tecnica, di finanziamento e perché ha prevalso la logica di tipo politico.”

Per il Consigliere Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallée d’Aoste) “la legge riporta sì la proprietà delle testate, facendo un passo in avanti, ma nulla si dice sui finanziatori e sui garanti finanziari delle testate giornalistiche. È necessario quindi chiarire l’equivoco perché non si può parlare di totale trasparenza, ma solo parziale. E proprio la trasparenza per noi è il punto nodale della legge.”

Il disegno di legge in questione, dopo l’esame dell’articolato e le relative dichiarazioni di voto, è stato approvato, con l’inserimento di alcuni emendamenti presentati dalle forze di maggioranza, con 25 voti favorevoli e 6 contrari (Arcobaleno Vallée d’Aoste e La Casa delle Libertà).