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Communiqué n° 409 de 3 décembre 2004

APPROVATA LA LEGGE CANONE DI LOCAZIONE DEI BENI IMMOBILI DI PROPRIETÀ REGIONALE UTILIZZATI DA IMPRESE INDUSTRIALI E DA COOPERATIVE DI PRODUZIONE

Adunanza del Consiglio regionale

I lavori del Consiglio sono proseguiti con la discussione congiunta dell’interrogazione presentato dal Consigliere Marco Viérin (Stella Alpina) concernente un eventuale esame da parte del Consiglio regionale dello stato dell’industria valdostana alla luce della situazione della Tecdis e dell’interpellanza presentata dal Consigliere Tibaldi (La Casa delle libertà) concernente l’individuazione di soluzioni per risolvere la crisi della Tecdis di Châtillon.

L’Assemblea regionale ha poi approvato il disegno di legge sul regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e da cooperative di produzione e lavoro).

Nella sua relazione il Consigliere Praduroux (Union Valdôtaine), ha affermato che “grazie a questo disegno di legge si interviene nella procedura di regolarizzazione delle posizioni delle imprese industriali che svolgono la loro attività negli immobili di proprietà della Regione, cercando di ovviare alle difficoltà che sono emerse da parte delle imprese con l’applicazione della normativa precedente che prevedeva che i conduttori degli immobili corrispondessero o garantissero alla Regione i canoni e le indennità pregresse attraverso una fideiussione assicurativa o bancaria. Così, per andare incontro ai gravi disagi provocati dalla fase economico-produttiva che ha portato ad un calo di liquidità, ad un ritardo negli incassi e ad una difficoltà negli ordini, pur escludendo la possibilità di eliminare le garanzie ne consente una loro riduzione.”

Il Consigliere Frassy (La Casa delle Libertà) ha affermato che “la vicenda è nota, in particolare nei suoi riflessi finanziari di morosità importanti. La maggioranza era già intervenuta e questa “leggina” cerca di trovare una soluzione tra le esigenze della Pubblica Amministrazione e quelle delle aziende interessate. Sapevamo di non poter recuperare tutto e subito e che era necessario evitare stati di crisi per le unità produttive. In linea di massima siamo d’accordo, non siamo d’accordo sul fatto che questa norma si applichi solo ai pochi fortunati che si sono dimostrati più riottosi a sottoscrivere i contratti”.

Per il Consigliere Curtaz (Arcobaleno) “può darsi che questa legge possa introdurre un elemento di disparità. Se così fosse, sarei d’accordo a trovare un punto di equilibrio. Non sono comunque persuaso che convenga per le aziende contrarre tre fideiussioni annuali piuttosto che una triennale. Il dato significativo è che la richiesta di rateizzazione di una fideiussione, che comunque non comporta costi elevati, è sintomo di una crisi di liquidità che costituisce per noi fonte di preoccupazione”.

Dopo la replica dell’Assessore Ferrarsi che non ha ritenuto accoglibile l’emendamento presentato dal Consigliere Frassy, il disegno di legge è stato approvato con 28 voti favorevoli e 2 astenuti.