Info Conseil
Communiqué n° 386 de 17 novembre 2004
INTERPELLANZE SU RIPRISTINO AMBIENTALE DOPO SMANTELLAMENTO IMPIANTI A FUNE E SU STATO TRATTATIVA PER ACQUISIZIONE BENI ACCERCHIAMENTO CASINO'
Il
Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) ha chiesto all’Assessore ai
Trasporti Luciano Caveri informazioni relative al piano di ripristino
ambientale a seguito dello smantellamento degli impianti a fune dimessi.
L’Assessore Caveri, nella sua risposta, ha affermato che “l’obiettivo dello studio è quello di definire una stima dei costi per il ripristino ambientale e servirà da base alle prime valutazioni quanto all’opportunità di un intervento diretto della Regione per sistemare le zone delle strutture in disuso e per proteggere l’ambiente montano.”
Il Consigliere Frassy, nella replica, ha detto: “condividiamo lo spirito della bonifica di questi siti abbandonati, ma non condividiamo il percorso. Auspichiamo che le società funiviarie vengano coinvolte sugli oneri, così come ci auguriamo che l’incarico possa avere un seguito al fine di arrivare ad una bonifica reale dei siti previsti.”
Successivamente, il Consigliere Carlo Curtaz ha chiesto, con un’interpellanza, notizie sullo stato della trattativa per l’acquisizione dei beni costituenti l’accerchiamento del Casinò di Saint-Vincent.
Per Curtaz “questo è un argomento che non ha trovato ancora una sua soluzione. Vogliamo sapere se gli approfondimenti che erano in atto si sono conclusi così da conoscere a che punto è arrivata la vicenda.”
Nella risposta, l’Assessore Marguerettaz ha precisato che “la definizione della situazione si avrà dopo aver acquisito i pareri legali e solo dopo la riunione del Consiglio di amministrazione della società Finaosta, la quale deciderà in maniera definitiva. Le risposte non tarderanno e già nel corso della prossima settimana dovremmo avere i risultati dello studio. Sono presenti comunque ancora forti criticità circa le garanzie, per cui la situazione rimane complessa. Nel tempo, però, le stesse criticità potranno essere superate. Difficilmente si potrà parlare in alternativa all’acquisto di contratti che non vengono ritenuti opportuni, e cioè il cosiddetto “vuoto per pieno”. Il Billia deve in ogni caso proseguire la sua attività e non mettere in atto delle situazioni ricattatorie.”
Nella replica, Curtaz ha detto che “le parole dell’Assessore farebbero pensare ad un esito negativo dell’approfondimento e quindi ad una conclusione che non porti all’acquisizione delle struttura. Inoltre, il giudizio del Consiglio di Amministrazione della Finaosta potrebbe diventare la classica “foglia di fico” dietro cui la Giunta regionale si vuole nascondere. La decisione politica deve rimanere alla Giunta e non delegata alla Finaosta. In caso di non acquisizione, uno dei primi problemi da affrontare sarà quello del mantenimento della sinergia tra il Casinò e il Grand Hotel Billia e i conseguenti riflessi occupazionali.”
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L’Assessore Caveri, nella sua risposta, ha affermato che “l’obiettivo dello studio è quello di definire una stima dei costi per il ripristino ambientale e servirà da base alle prime valutazioni quanto all’opportunità di un intervento diretto della Regione per sistemare le zone delle strutture in disuso e per proteggere l’ambiente montano.”
Il Consigliere Frassy, nella replica, ha detto: “condividiamo lo spirito della bonifica di questi siti abbandonati, ma non condividiamo il percorso. Auspichiamo che le società funiviarie vengano coinvolte sugli oneri, così come ci auguriamo che l’incarico possa avere un seguito al fine di arrivare ad una bonifica reale dei siti previsti.”
Successivamente, il Consigliere Carlo Curtaz ha chiesto, con un’interpellanza, notizie sullo stato della trattativa per l’acquisizione dei beni costituenti l’accerchiamento del Casinò di Saint-Vincent.
Per Curtaz “questo è un argomento che non ha trovato ancora una sua soluzione. Vogliamo sapere se gli approfondimenti che erano in atto si sono conclusi così da conoscere a che punto è arrivata la vicenda.”
Nella risposta, l’Assessore Marguerettaz ha precisato che “la definizione della situazione si avrà dopo aver acquisito i pareri legali e solo dopo la riunione del Consiglio di amministrazione della società Finaosta, la quale deciderà in maniera definitiva. Le risposte non tarderanno e già nel corso della prossima settimana dovremmo avere i risultati dello studio. Sono presenti comunque ancora forti criticità circa le garanzie, per cui la situazione rimane complessa. Nel tempo, però, le stesse criticità potranno essere superate. Difficilmente si potrà parlare in alternativa all’acquisto di contratti che non vengono ritenuti opportuni, e cioè il cosiddetto “vuoto per pieno”. Il Billia deve in ogni caso proseguire la sua attività e non mettere in atto delle situazioni ricattatorie.”
Nella replica, Curtaz ha detto che “le parole dell’Assessore farebbero pensare ad un esito negativo dell’approfondimento e quindi ad una conclusione che non porti all’acquisizione delle struttura. Inoltre, il giudizio del Consiglio di Amministrazione della Finaosta potrebbe diventare la classica “foglia di fico” dietro cui la Giunta regionale si vuole nascondere. La decisione politica deve rimanere alla Giunta e non delegata alla Finaosta. In caso di non acquisizione, uno dei primi problemi da affrontare sarà quello del mantenimento della sinergia tra il Casinò e il Grand Hotel Billia e i conseguenti riflessi occupazionali.”