Info Conseil
Communiqué n° 289 de 4 août 2004
APPROVATO IL D.L. IN MATERIA DI OPERE DI RILEVANTE INTERESSE REGIONALE, DISCIPLINA DEL FONDO PER SPECIALI PROGRAMMI DI INVESTIMENTO E ISTITUZIONE NUVV
Sessione straordinaria del Consiglio della Valle
Dopo l’approvazione della proposta di regolamento sui mutui, l’aula ha affrontato la discussione sul disegno di legge relativo alle disposizioni in materia di opere di rilevante interesse regionale, disciplina del fondo per speciali programmi di investimento e istituzione del NUVV, il Nucleo di Valutazione e Verifica degli investimenti pubblici.
Uno dei due Consiglieri relatori, Giuseppe Isabellon, parlando anche a nome del Consigliere Renato Praduroux, ha affermato che il disegno di legge “individua una serie di norme di tipo procedurale che consentirà una corretta programmazione delle opere più rilevanti. L’esperienza maturata negli ultimi anni ha messo in luce l’esigenza di porsi come obiettivo di avviare e di completare le opere pubbliche che presentano importanti costi di investimento, nel rispetto di una tempistica contenuta nel breve e medio periodo. Inoltre, il testo interviene sui fondi Fospi e istituisce il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici-NUVV. Anche in questo caso dall’esperienza di applicazione maturata in questi anni, si sono avvertite diverse e nuove esigenze manifestate dagli Enti locali. Il NUVV avrà nuove funzioni tra le quali l’assistenza e il supporto tecnico per le fasi di programmazione, per la valutazione dei documenti, per l’analisi degli studi di fattibilità.”
L’altro relatore, il Consigliere Renato Praduroux ha affermato che “la normativa in discussione presenta caratteristiche rilevanti per lo sviluppo socio-economico dell’intera comunità regionale. La disciplina riguarda opere che in ragione dei costi di investimento devono essere oggetto di un’accurata valutazione e di una puntuale azione di programmazione. L’obiettivo è quello di integrare le fasi preparatorie e programmatorie con strumenti adeguati e flessibili che possano ridurre rallentamenti di tipo burocratico per procedere verso l’avvio, la realizzazione e il completamento delle opere messe in programma.”
Intervenendo nel dibattito, il Consigliere Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha affermato che “le esigenze che sottendono a questa proposta di legge ci trovano d’accordo. Il testo vuole essere una fotocopia di quella legge obiettivo nazionale che nel 2001 fu predisposta dal Ministro Lunardi. A differenza di quella normativa, in questo disegno di legge gli obiettivi non sono definiti, hanno i contorni molto sfumati. In questo caso, viene prima individuata la legge e poi i bisogni, quando invece bisognerebbe innanzitutto individuare le necessità della collettività e poi predisporre una normativa. Questa legge ha un contenuto indefinito e non c’è alcuna previsione finanziaria. Anziché abbreviare i percorsi, li appesantisce. In sostanza è una legge che non ha nulla di innovativo.”
Successivamente, ha preso la parola il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) per il quale “il disegno di legge si compone di due parti che non sono assolutamente collegate tra di loro. Da una parte le modificazioni sono migliorative, ma anche in alcuni casi discutibili. Per quanto riguarda la parte seconda della normativa, gli aspetti sono più negativi. Non è con questa legge che si risolvono i problemi del settore. Dal punto di vista finanziario, la parte seconda del testo non la necessaria copertura. È una normativa poco discussa e piena di incongruenze e per molti mesi non se ne farà nulla perché non ci sono le risorse disponibili. È una normativa che appesantisce il procedimento. In generale, la legge pone dei problemi rilevanti, non permette di fare dei salti di qualità, è uno specchietto per le allodole per le opere che si vogliono fare e scardina una serie di normative già esistenti.”
Per il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) “è auspicabile che la normativa costituisca l’avvio per scelte coraggiose, in grado di creare i presupposti per migliorare lo sviluppo economico e sociale della Valle d’Aosta.”
Nella replica, l’Assessore delle Opere Pubbliche Alberto Cerise ha precisato che “ la legge non ha analogie con la legge obiettivo. Ha degli obiettivi diversi. Individua dei bisogni a lungo termine che richiedono degli interventi. È un’analisi delle necessità. Il testo vuole accelerare e semplificare certi procedimenti. Ribadisco che è una legge innovativa che vuole dare stabilità.”
Il disegno di legge è stato quindi approvato, con l’inserimento di alcuni emendamenti del gruppo Arcobaleno Vallée d’Aoste, con 24 voti favorevoli, 3 contrari (i Consiglieri dei gruppi Arcobaleno Vallée d’Aoste) e 1 astenuto (La Casa delle Libertà).
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Uno dei due Consiglieri relatori, Giuseppe Isabellon, parlando anche a nome del Consigliere Renato Praduroux, ha affermato che il disegno di legge “individua una serie di norme di tipo procedurale che consentirà una corretta programmazione delle opere più rilevanti. L’esperienza maturata negli ultimi anni ha messo in luce l’esigenza di porsi come obiettivo di avviare e di completare le opere pubbliche che presentano importanti costi di investimento, nel rispetto di una tempistica contenuta nel breve e medio periodo. Inoltre, il testo interviene sui fondi Fospi e istituisce il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici-NUVV. Anche in questo caso dall’esperienza di applicazione maturata in questi anni, si sono avvertite diverse e nuove esigenze manifestate dagli Enti locali. Il NUVV avrà nuove funzioni tra le quali l’assistenza e il supporto tecnico per le fasi di programmazione, per la valutazione dei documenti, per l’analisi degli studi di fattibilità.”
L’altro relatore, il Consigliere Renato Praduroux ha affermato che “la normativa in discussione presenta caratteristiche rilevanti per lo sviluppo socio-economico dell’intera comunità regionale. La disciplina riguarda opere che in ragione dei costi di investimento devono essere oggetto di un’accurata valutazione e di una puntuale azione di programmazione. L’obiettivo è quello di integrare le fasi preparatorie e programmatorie con strumenti adeguati e flessibili che possano ridurre rallentamenti di tipo burocratico per procedere verso l’avvio, la realizzazione e il completamento delle opere messe in programma.”
Intervenendo nel dibattito, il Consigliere Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha affermato che “le esigenze che sottendono a questa proposta di legge ci trovano d’accordo. Il testo vuole essere una fotocopia di quella legge obiettivo nazionale che nel 2001 fu predisposta dal Ministro Lunardi. A differenza di quella normativa, in questo disegno di legge gli obiettivi non sono definiti, hanno i contorni molto sfumati. In questo caso, viene prima individuata la legge e poi i bisogni, quando invece bisognerebbe innanzitutto individuare le necessità della collettività e poi predisporre una normativa. Questa legge ha un contenuto indefinito e non c’è alcuna previsione finanziaria. Anziché abbreviare i percorsi, li appesantisce. In sostanza è una legge che non ha nulla di innovativo.”
Successivamente, ha preso la parola il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) per il quale “il disegno di legge si compone di due parti che non sono assolutamente collegate tra di loro. Da una parte le modificazioni sono migliorative, ma anche in alcuni casi discutibili. Per quanto riguarda la parte seconda della normativa, gli aspetti sono più negativi. Non è con questa legge che si risolvono i problemi del settore. Dal punto di vista finanziario, la parte seconda del testo non la necessaria copertura. È una normativa poco discussa e piena di incongruenze e per molti mesi non se ne farà nulla perché non ci sono le risorse disponibili. È una normativa che appesantisce il procedimento. In generale, la legge pone dei problemi rilevanti, non permette di fare dei salti di qualità, è uno specchietto per le allodole per le opere che si vogliono fare e scardina una serie di normative già esistenti.”
Per il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) “è auspicabile che la normativa costituisca l’avvio per scelte coraggiose, in grado di creare i presupposti per migliorare lo sviluppo economico e sociale della Valle d’Aosta.”
Nella replica, l’Assessore delle Opere Pubbliche Alberto Cerise ha precisato che “ la legge non ha analogie con la legge obiettivo. Ha degli obiettivi diversi. Individua dei bisogni a lungo termine che richiedono degli interventi. È un’analisi delle necessità. Il testo vuole accelerare e semplificare certi procedimenti. Ribadisco che è una legge innovativa che vuole dare stabilità.”
Il disegno di legge è stato quindi approvato, con l’inserimento di alcuni emendamenti del gruppo Arcobaleno Vallée d’Aoste, con 24 voti favorevoli, 3 contrari (i Consiglieri dei gruppi Arcobaleno Vallée d’Aoste) e 1 astenuto (La Casa delle Libertà).