Info Conseil

Communiqué n° 278 de 29 juillet 2004

DL SULLA NUOVA DISCIPLINA DEL CENTRO DI RICERCHE, STUDI, SALVAGUARDIA, RAPPRESENTANZA E VALORIZZAZIONE PER LA VITICOLTURA DI MONTAGNA - CERVIM

Seduta antimeridiana del Consiglio regionale

I lavori del Consiglio della Valle sono proseguiti oggi, giovedì 29 luglio, con la discussione e l’approvazione del disegno di legge n. 32 riguardante la nuova disciplina del Centro di ricerche, studi, salvaguardia, rappresentanza e valorizzazione per la viticoltura di montagna - Cervim.

In precedenza, il Consiglio ha rinviato la discussione sul disegno di legge relativo alla disciplina dell’organizzazione del personale volontario del Corpo valdostano dei vigili del fuoco, in quanto il Consigliere Dario Frassy ha posto una questione pregiudiziale sul testo per l’assenza del parere finanziario della Commissione. “Questo testo non può essere esaminato perché non viene indicato il parere di compatibilità finanziaria”.
Dopo l’intervento degli Assessori Roberto Vicquéry e Aurelio Marguerettaz, il Consiglio ha deciso di rinviare la discussione sul disegno di legge in attesa di ulteriori accertamenti di natura finanziaria.

Il Consiglio è quindi proseguito con l’esame del disegno di legge relativo alla nuova disciplina del Centro di ricerche, studi, salvaguardia, rappresentanza e valorizzazione per la viticoltura di montagna – Cervim.

Nel prendere la parola, uno dei due relatori del testo legislativo, Giulio Fiou (DS – Gauche Valdôtaine) ha precisato che “il Cervim vanta diciassette anni di prestigiosa attività ed ha visto evolvere il proprio ruolo insieme all’ampliarsi delle problematiche che emergevano durante la sua attività. Il disegno di legge recepisce le esigenze che si sono manifestate all’interno della viticoltura di montagna. Con questo testo vengono introdotti degli aggiornamenti anche riguardanti l’assetto degli organi sociali. I nuovi orientamenti comunitari hanno finito per penalizzare gli spazi di intervento degli enti territoriali responsabili delle politiche di settore nelle realtà di modesta produzione come la Valle d’Aosta. In questa situazione il Cervim si sta proponendo come organismo sopranazionale di salvaguardia e tutela a difesa degli interessi della viticoltura di montagna.”

Per l’altro relatore Marco Fey (Union Valdôtaine) “la nuova legge si è resa necessaria per intervenire sul piano legislativo e attribuire così al Centro il ruolo di organismo di salvaguardia della viticoltura e risulta semplificata dal punto di vista strutturale, demandando allo statuto, da adeguare entro sei mesi dall’eventuale entrata in vigore della legge, tutte quelle norme che disciplinano gli aspetti gestionali dell’ente.”

Nel dibattito è poi intervenuto il Consigliere Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallée d’Aoste) che ha manifestato il consenso del proprio gruppo alla normativa ed ha ribadito l’opportunità di aver predisposto un nuove disegno di legge che semplifica la normativa. “Speriamo che questo organismo possa funzionare come merita.”

Per il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) il “disegno di legge rende operativo un organismo che riteniamo importante. Si passa poi da un’attività di tipo passivo ad una di tipo attivo nell’ambito della viticoltura. La nostra regione ha bisogno della qualità. Accogliamo con favore questa filosofia.”

Il Consigliere Guido Cesal (Union Valdôtaine) ha affermato che “il Cervim è un organismo di prestigio e svolge un’azione importante in favore della viticoltura di montagna. C’era la necessità di aggiornare la legge, di portare dei correttivi per uno sviluppo futuro del settore.”

Il capogruppo della Stella Alpina Marco Viérin ha affermato che “questo settore deve essere preso ad esempio per la sua evoluzione e sviluppo. Il Cervim in questo ha dato il suo contributo ed ora è giusto che debba ampliarsi come struttura. I risultati sono stati tangibili e bisogna permettere a questo organismo di fare il salto di qualità.”

Il disegno di legge è stato approvato all’unanimità.