Info Conseil
Communiqué n° 273 de 28 juillet 2004
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE PERRIN SULLE RIFORME ISTITUZIONALI
Seduta antimeridiana del Consiglio regionale
Nelle sue comunicazioni, il Presidente della Regione Carlo Perrin ha, tra le altre, informato l’aula sulla situazione delle Riforme istituzionali.
“La Commission des affaires constitutionnelles de la Chambre des députés - ha sottolineato il Presidente Perrin - a voté, le 26 juillet dernier, le texte du projet de loi constitutionnelle modifiant les articles de la partie II de la Constitution italienne, déjà approuvé par le Sénat lors de sa séance du 25 mars dernier. La Commission a apporté à ce texte des modifications substantielles et a ainsi aggravé le préjudice que celui-ci porte aux Régions et Provinces autonomes dont les statuts, et en particulier les procédures d’élection des Conseils régionaux seront radicalement bouleversés dès l’entrée en vigueur de la loi constitutionnelle en question. Une clause diamétralement opposée à la clause de sauvegarde a par ailleurs été insérée : l’alinéa 13 bis de l’article 42 – que nous considérons inacceptable - du projet de loi constitutionnelle introduit une disposition transitoire, en vertu de laquelle ladite loi serait immédiatement applicable même aux Régions et aux Provinces autonomes, dans l’attente de l’harmonisation de leurs statuts respectifs. A défaut d’une forte clause de sauvegarde et vu les modifications apportées audit article 120, cet envahissant pouvoir de substitution de l’État s’étendrait à toutes les matières du ressort de la Région. »
Il Presidente della I Commissione “Istituzioni e autonomia” Guido Cesal (Union Valdôtaine), parlando anche a nome del proprio gruppo, ha dichiarato che “il documento del Parlamento è inaccettabile e penalizza fortemente le Regioni a Statuto speciale come la nostra. Le modificazioni significheranno: l’applicazione della procedura di annullamento da parte del Presidente della Repubblica delle leggi regionali contrastanti con l’interesse nazionale; lo scioglimento dei Consigli regionali e delle Province autonome prima della fine del prossimo mandato, così da uniformarsi con la prossime elezioni del Senato; la definizione della durata del mandato dei Consigli stabilita da una legge statale, in modo che i Consigli e il Senato siano sempre eletti parallelamente. Un Governo che dice di tenere al federalismo, ma poi agisce in tutta un’altra direzione. Con le nuove modificazioni, l’articolo 18 del nostro Statuto non avrebbe più senso e la nostra autonomia calpestata. La nostra autonomia viene minacciata seriamente da queste riforme istituzionali.”
Per il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) “vorremmo capire che tipo di federalismo avete in mente. Non ci possono essere regioni di serie A e altre di serie B e quindi non può esistere un federalismo a due velocità. Piuttosto la Regione deve essere sentita su queste modifiche, deve poter partecipare al dibattito. La Valle d’Aosta non viene considerata e qualcuno se ne dovrà rendere conto. In Parlamento non siamo proprio rappresentati, e auspichiamo che i nostri parlamentari possano essere più presenti.”
Ha quindi preso la parola anche Dario Frassy (La Casa delle Libertà) per sottolineare che “sulle comunicazioni, il Presidente Perrin ha fatto un commento di natura politica e noi non possiamo intervenire per questione di tempo a disposizione. Sulle riforme i componenti dell’Union Valdôtaine sono gli ultimi a dover parlare. In questa legislatura, con la maggioranza assoluta, riuscirete a fare una proposta in tal senso per modificare lo Statuto? Discutiamo piuttosto in I Commissione la problematica delle riforme istituzionali così da aprire un dibattito serio.”
Il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) ha affermato che “stupisce la sorpresa manifestata verso queste decisioni del Governo, quando le stesse erano “in itinere” da tempo in Parlamento. Siamo disponibili ad un approfondimento verso queste materie, ma il problema rimane quello di un monitoraggio più costante verso i lavori del Parlamento circa il processo di riforma istituzionale.”
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“La Commission des affaires constitutionnelles de la Chambre des députés - ha sottolineato il Presidente Perrin - a voté, le 26 juillet dernier, le texte du projet de loi constitutionnelle modifiant les articles de la partie II de la Constitution italienne, déjà approuvé par le Sénat lors de sa séance du 25 mars dernier. La Commission a apporté à ce texte des modifications substantielles et a ainsi aggravé le préjudice que celui-ci porte aux Régions et Provinces autonomes dont les statuts, et en particulier les procédures d’élection des Conseils régionaux seront radicalement bouleversés dès l’entrée en vigueur de la loi constitutionnelle en question. Une clause diamétralement opposée à la clause de sauvegarde a par ailleurs été insérée : l’alinéa 13 bis de l’article 42 – que nous considérons inacceptable - du projet de loi constitutionnelle introduit une disposition transitoire, en vertu de laquelle ladite loi serait immédiatement applicable même aux Régions et aux Provinces autonomes, dans l’attente de l’harmonisation de leurs statuts respectifs. A défaut d’une forte clause de sauvegarde et vu les modifications apportées audit article 120, cet envahissant pouvoir de substitution de l’État s’étendrait à toutes les matières du ressort de la Région. »
Il Presidente della I Commissione “Istituzioni e autonomia” Guido Cesal (Union Valdôtaine), parlando anche a nome del proprio gruppo, ha dichiarato che “il documento del Parlamento è inaccettabile e penalizza fortemente le Regioni a Statuto speciale come la nostra. Le modificazioni significheranno: l’applicazione della procedura di annullamento da parte del Presidente della Repubblica delle leggi regionali contrastanti con l’interesse nazionale; lo scioglimento dei Consigli regionali e delle Province autonome prima della fine del prossimo mandato, così da uniformarsi con la prossime elezioni del Senato; la definizione della durata del mandato dei Consigli stabilita da una legge statale, in modo che i Consigli e il Senato siano sempre eletti parallelamente. Un Governo che dice di tenere al federalismo, ma poi agisce in tutta un’altra direzione. Con le nuove modificazioni, l’articolo 18 del nostro Statuto non avrebbe più senso e la nostra autonomia calpestata. La nostra autonomia viene minacciata seriamente da queste riforme istituzionali.”
Per il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) “vorremmo capire che tipo di federalismo avete in mente. Non ci possono essere regioni di serie A e altre di serie B e quindi non può esistere un federalismo a due velocità. Piuttosto la Regione deve essere sentita su queste modifiche, deve poter partecipare al dibattito. La Valle d’Aosta non viene considerata e qualcuno se ne dovrà rendere conto. In Parlamento non siamo proprio rappresentati, e auspichiamo che i nostri parlamentari possano essere più presenti.”
Ha quindi preso la parola anche Dario Frassy (La Casa delle Libertà) per sottolineare che “sulle comunicazioni, il Presidente Perrin ha fatto un commento di natura politica e noi non possiamo intervenire per questione di tempo a disposizione. Sulle riforme i componenti dell’Union Valdôtaine sono gli ultimi a dover parlare. In questa legislatura, con la maggioranza assoluta, riuscirete a fare una proposta in tal senso per modificare lo Statuto? Discutiamo piuttosto in I Commissione la problematica delle riforme istituzionali così da aprire un dibattito serio.”
Il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) ha affermato che “stupisce la sorpresa manifestata verso queste decisioni del Governo, quando le stesse erano “in itinere” da tempo in Parlamento. Siamo disponibili ad un approfondimento verso queste materie, ma il problema rimane quello di un monitoraggio più costante verso i lavori del Parlamento circa il processo di riforma istituzionale.”