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Communiqué n° 421 de 20 juillet 2017
20a edizione del Cervino CineMountain Festival
Dal 5 al 14 agosto 2017 a Breuil-Cervinia e Valtournenche
Il 20 è quest’anno il numero del Cervino CineMountain, il Festival internazionale del cinema di montagna, in programma a Breuil-Cervinia e Valtournenche dal 5 al 14 agosto 2017.
«Venti come gli anni del Cervino CineMountain, venti come il plurale di vento, la cui importanza in montagna è fondamentale e spesso nei film di montagna il turning point è annunciato proprio dall’arrivo di vento e nuvole. Non a caso quindi le nuvole rappresentano quest'anno l'immagine del festival», così i Direttori artistici del Festival, Luca Bich e Luisa Montrosset, hanno presentato la 20a edizione durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi, giovedì 20 luglio, alla presenza dei partner istituzionali.
«Il Consiglio Valle ha sostenuto questa manifestazione sin dalle prime edizioni, convinti come siamo dell'importanza di divulgare la montagna in tutte le sue espressioni: non solo imprese alpinistiche, ma rappresentazione di un ambiente di vita e promozione della cultura di montagna», ha detto il Presidente dell'Assemblea regionale, Andrea Rosset.
L'Assessore regionale al turismo e sport, Claudio Restano, ha aggiunto: «La montagna è sinonimo di maestosità ma anche di fragilità per i difficili equilibri che sono alla base della vita e delle attività che vi si svolgono: anche in questa edizione, il Festival saprà promuovere l'identità dei luoghi, la cultura e le bellezze del territorio montano.»
Il Sindaco di Valtournenche, Deborah Camaschella, ha espresso gioia per i 20 anni del Festival: «La gioia di essere qui a ricordare a tutti cos'è la bellezza, a scuotere le emozioni, a vivere esperienze intense. Ci si accomoda in sala o nella piazzetta delle Guide e si parte verso il nuovo, alla scoperta di qualcosa in più del mondo della nostra terra e del mondo delle terre "altre".»
«Posso affermare, come guida, che in cordata, con il Festival, di strada ne è stata percorsa - ha detto il Presidente dell'associazione culturale Monte Cervino, Antonio Carrel -. Un cammino spesso in salita, con alcuni tratti esposti e qualche passaggio obbligato, avanzando con tenacia, senza la fretta di riuscire in qualche eclatante impresa, memore di un antico consiglio “Non ti affrettare, il buon camminatore arriva”.»
«Con questo Festival la montagna diventa protagonista - ha evidenziato il Consigliere di amministrazione della Fondazione CRT, Ugo Curtaz -, ma è anche il pretesto per trattare temi cari alla Fondazione: l'ambiente e la cultura. Il nostro sostegno è convinto e siamo sicuri che questa iniziativa porterà ricadute positive sul territorio valdostano.»
La rassegna presenta per questa 20a edizione 38 film in concorso (48 con quelli fuori concorso, più di 2000 minuti di girato), di cui 10 si contenderanno il Grand Prix des Festival-Conseil de la Vallée, l’Oscar degli Oscar della montagna. Saranno inoltre assegnati il Premio CAI al miglior film d'alpinismo, il Premio Sony alla miglior fotografia, il Premio Montagne d’Italia al miglior film italiano, il Premio Montagne tout-court al miglior cortometraggio, il Premio Film Commission Vallée d’Aoste al miglior film valdostano e il Premio del pubblico. Come spiegato dai Direttori artistici del festival, Luca Bich e Luisa Montrosset, i film in concorso sono frutto di una selezione accurata: la varietà di soggetti e l’attenzione alla qualità dell’immagine sono le linee direttrici di quest'anno.
I FILM IN CONCORSO
Grand Prix des Festivals - Conseil de la Vallée
I film in concorso per il Grand Prix des Festivals - Conseil della Vallée sono stati premiati dai festival più prestigiosi, membri dell’International Alliance for Mountain Film, di cui il Cervino CineMountain è socio fondatore. La montagna è raccontata in tutte le sue innumerevoli declinazioni: etnografiche, sociali, ambientali, antropologiche, naturalistiche, spirituali, sportive.
Troviamo l’impresa dell’arrampicatore Alex Honnold con l’amico Tommy Caldwell, impegnati nella Traversate del Fitz (A Line Across the Sky, di Josh Lowell e Peter Mortimer, USA, 2015, 40 minuti, Grand Prix Festival di Poprad in Slovacchia); , i britannici Matt Helliker e Jon Bracey che tentano di salire la cresta NW del picco ‘The Citadel‘, in Alaska (Citadel, di Alastair Lee (Regno Unito, 2015, 60 minuti, Grand Prix Festival di Lugano in Svizzera, primo film di montagna interamente in 4k); il tentativo di Daniele Nardi di salire la prima invernale sul Nanga Parbat (To the unknown - Verso l’ignoto di Federico Santini, Italia, 2016, 75 minuti, Grand Prix Festival di Tegernsee in Germania); la vita aspra di una allevatrice a 5600 metri, con montoni e capre, nel nord dell’India (The shepherdess of the glaciers - La bergère des glaces, di Stanzin Dorjai Gya e Christiane Mordelet, Francia, 2016, 74 minuti, Grand Prix Festival di Banff in Canada); i cambiamenti climatici osservati dal punto di vista del gestore di un impianto sciistico boliviano, rimasto all’“asciutto” (Samuel in the Clouds di Pieter Van Eecke, Belgio, 2016, 70 minuti, Grand Prix Festival di Autrans in Francia e Trento in Italia); un film sul rapporto turbolento tra un surfista islandese e il vento dell'Atlantico settentrionale (The Accord, di RC Cone, USA, 2016, 19 minuti, Grand Prix Festival di Kendal in Regno Unito); le storie dei portatori che affiancano gli alpinisti che salgono le Alti Tatra, dodici cime nei Carpazi (Sloboda pod ná kladom - Freedom Under Load di Pavol Barabas Slovacchia, 2016, 58 minuti, Grand Prix Festival di Torello e Mendi in Spagna e di Zakopane in Polonia); i portatori di alta quota che lavorano sulla seconda vetta del mondo (K2 and the invisible footmen di Iara Lee, Pakistan, USA, Brasile, 2015, 54 minuti, Grand Prix Festival di Ushuaia in Argentina); la resilienza dei portatori himalayani alle prese con un’immane tragedia (Sherpa di Jennifer Peedom, Australia, 2015, 95 minuti, Grand Prix Festival di Diablerets in Svizzera); le peripezie di una famiglia di scimmie dello Yunnan, in Cina, nella foresta più alta del mondo (Mystery Monkeys of Shangri-La, di Mark Fletcherm Cina, Austria, USA, 2015, 60 minuti, Grand Prix Festival di Graz in Austria).
Montagne d’Italia
Una panoramica della recente e migliore produzione nazionale. Vergot racconta il percorso di accettazione dell’omosessualità in una famiglia trentina rurale (Cecilia Bozza, Italia, 2016, 60 minuti), Dusk chorus - based on fragments of extintion è un viaggio sonoro nella foresta amazzonica dell'Ecuador (Nika Saravangia e Alessandro D'Emilia, Italia, 2016, 68 minuti), Il passo mostra la prima estate in alpeggio del 13enne Gabriele (Mattia Colombo, Francesco Ferri e Alessandra Locatelli, Italia, 2016, 52 minuti), La scelta di Quintino è il ritratto di un anziano e combattivo partigiano che vive in montagna, in un maso (Gabriele Carletti, Italia, 2017, 20 minuti), Monviso monamour filma il dialogo tra tre generazioni di sciatori estremi che si sono confrontati con il Monviso (Fabio Gianotti, Italia, 2016, 32 minuti), Senza possibilità di errore è dedicato al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Mario Barberi, Italia, 2017, 60 minuti), Il passaggio è una prima assoluta, ed è girato tra le montagne della Valle d’Aosta e della Svizzera (Pietro Bagnara, Italia, 2017, 73 minuti), e infine L’ultima risalita racconta l’avventura sul Monte Cristallo delle Lepri di Misurina (Alessandro D'Emilia, Italia, 2017, 6 minuti).
From The World
Un giro del mondo in 6 film. W, di Steven Schwabl (Canada, 2016, 29 minuti) ha come protagonista un eccentrico scalatore che vuole salire una torre pubblicitaria, in 4634 - Perception - The mountain within di Philippe Woodtli (Svizzera, 2016, 27 minuti) Géraldine Fasnacht, l’alata “donna uccello”, ci accompagna sul Monte Rosa, Alptraum - the last great adventure di Manuel Lobmaier (Svizzera, 2016, 88 minuti) ci appassiona con le disavventure di due amici d’infanzia che scoprono la montagna, Santoalla, di Daniel Mehrer e Andrew Becker (USA, 2016, 82 minuti) è un thriller-documentario ambientato in un remoto villaggio galiziano, Jean Troillet - toujours aventurier, di Sébastien Devrient (Svizzera, 2016, 55 minuti), ripercorre la carriera di Jean Troillet attraverso un’intervista durata in 10 giorni, in bivacco a 3000 metri, e infine Arctic Superstar di Simen Braathen (Norvegia, 2016, 72 minuti) presenta SlinCraze, il rapper Sami che in un remoto villaggio scandinavo canta in una lingua in via di estinzione.
Montagne Tout-Court
Piccole grandi storie concentrate in un formato breve. The botanist di Maude Plant-Husaruk e Maxime Lacoste-Lebuis (Canada, 2016, 20 minuti), Riders on the storm di Franz Walter, (Germania, 2016, 20 minuti), Afterglow, di Tommaso Di Paola e Jack Webber, (Regno Unito, 2016, 6 minuti), Words of caramel di Juan Antonio Moreno, (Spagna, 2016, 21 minuti), Annapurna III – unclimbed di Jochen Schmoll, (Austria, 2016, 12 minuti), Kilian di Mike Douglas e Antony Bonello, (Canada, 2016, 14 minuti), Si va… Si va… documentario su una scalata perduta di Francesco Ballo, Italia 2017, 4 minuti.
Film Commission Vda
La cinematografia Made in Valle d’Aosta: registi, location, storie dalla regione più piccola d’Italia. In cartellone due prime assolute, Furia, di Marcello Vai (Italia, 2016, 73 minuti), e Molecole, di Veronica Fantini e Patrik Nicotera (Italia, 2016, 28 minuti), e poi Sagre balere di Alessandro Stevanon (Italia, 2017, 75 minuti), Une vie à apprendre di Eloïse Barbieri (Francia, Italia, 2017, 24 minuti), Viaggio a Montevideo di Giovanni Cioni (Italia, 2017, 55 minuti) e Aisthan di Kevin Kok (Italia, 2017, 8 minuti)
Fuori Concorso
Direttamente da FrontDoc 2016, il Festival del cinema di frontiera di Aosta, arriva a Valtournenche la pellicola vincitrice, Atlan, la storia di un giovane addestratore di cavalli turkmeno alle prese con difficili decisioni (di Moeen Karim Oddini, Iran, 2015, 62 minuti). Per la proiezione di Mira, di Lloyd Belcher (Cina, 2016, 42 minuti), sarà presente la protagonista, un’ex bambina soldato del Nepal che ha riscritto il proprio destino grazie al grande talento per la corsa. Infine, proiezione speciale del film Alain Robert, l'homme araignée, di William Japhet, (Francia, 2016, 26 minuti), a cui parteciperà lo stesso “uomo ragno”, autore di grandi scalate sui più alti grattacieli del pianeta. A fianco e lungo tutto il festival concorso, in un angolo dedicato, la proiezione dei film d'animazione per il primo Cervino CineMountain Kids.
Le proiezioni dei film, che si terranno al Centro Congressi di Valtournenche, inizieranno lunedì 7 e si concluderanno lunedì 14 agosto. Tutti i premi saranno assegnati da una giuria composta da Hervé Barmasse, il “figlio del Cervino”, il conduttore radiofonico Claudio Sabelli Fioretti, la regista lituana, selezionata a Cannes, Berlino, Venezia e Locarno Laila Pakalnina, la direttrice del Festival Internazionale del Fim di Montagna di Autrans, Anne Farrer.
IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI
Come da tradizione, la proiezione dei film sarà accompagnata da un variegato programma di eventi: sabato 5 agosto, alle ore 21 al Cinéma des Guides, ci saranno Renato Pozzetto e Massimo Boldi per una spumeggiante apertura del festival sulla grande commedia italiana degli anni '70 e '80; domenica 6, Lella Costa, con le sue divagazioni alpine, evocherà il leggendario alpinista Walter Bonatti; lunedì 7 agosto, sempre alle ore 21, al Centro congressi di Valtournenche, Hervé Barmasse, di ritorno da una nuova impresa in Himalaya, parlerà del suo alpinismo tra zero e ottomila; mercoledì 9, Alain Robert, lo scalatore urbano francese, racconterà le sue storie sui grattaceli del mondo; venerdì 11 agosto, l'incontro con Mira Rai, la ragazza nepalese diventata runner da record, nominata Adventurer of the Year 2017 dalla rivista National Geographic; il 12 agosto, alle ore 17, nella Sala consiliare di Valtournenche, Maurizio "Manolo" Zolla, il mago e pioniere dell'arrampicata libera in Italia, ci farà stare in bilico sulle sue falesie; infine, domenica 13 alle 21, la piazzetta delle Guide di Valtournenche ospiterà, per la chiusura del festival, "Vertigo", uno show originale e inedito, un’unione di danza verticale, musica, mappature aeree, teatro e luci, al quale partecipano, guidati dal regista Gianluca Rossi, oltre ad Alain Robert, Arcangela Redoglia, Anicet Leone, Andrea Damarco, Boylerz e Andrea Carlotto.
A scandire le giornate del CervinoCinemountain vi saranno les matinées, un’occasione di incontri con autori di libri e protagonisti della montagna.
Il Cervino CineMountain è organizzato dall’associazione culturale Monte Cervino, con il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali, del Comune di Valtournenche, del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, dell'Assessorato al turismo della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Fondazione CRT, del Comune di Chamois, del Club Alpino Italiano, della CVA Trading, della Banca Sella in collaborazione con Sony, Consorzio Cervino Tourism Management, Film Commission Valle d'Aosta, Biblioteca di Valtournenche, Alpes e il festival itinerante Borgate dal vivo.
SC