Info Conseil

Communiqué n° 107 de 23 février 2017

Approvata una mozione sul sostegno agli Enti locali per l'accoglienza ai migranti

Seduta consiliare del 23 febbraio 2017

L'accesso al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per i migranti è stato al centro di una mozione presentata dal gruppo ALPE e discussa nella seduta consiliare del 23 febbraio 2017. Il testo, approvato all'unanimità, impegna il Presidente della Regione «ad adoperarsi da subito, d'intesa con il Consorzio permanente degli Enti locali, per favorire i Comuni interessati ad accedere al Fondo nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo, anche prevedendo incontri informativi pubblici e incoraggiando la ratifica di protocolli d’intesa tra Prefettura e Comuni, in alternativa ai centri di accoglienza straordinari

Nell'illustrazione, il Consigliere Fabrizio Roscio ha specificato: «A nostro avviso è fondamentale sostenere gli Enti locali nella realizzazione dell'accoglienza sostenibile. Crediamo che i comuni debbano essere messi in condizione di essere padroni del loro destino, non di subire gli arrivi, gestiti da soggetti privati. Anche le indicazioni ministeriali per l'accoglienza vanno nella direzione dell'abbandono dell'approccio emergenziale - sul quale ha puntato fino ad oggi la Valle d'Aosta - a favore di un'organizzazione che salvaguardi maggiormente i territori, come quella dello SPRAR, che esonera, tra l'altro, i Comuni dall'avere centri di accoglienza speciali e mettersi quindi al riparo da nuovi arrivi che possono creare preoccupazione fra la popolazione.  Alcuni Comuni hanno già optato per lo SPRAR e ultimamente abbiamo appreso che è stato attivato un tavolo di confronto permanente tra CELVA e Prefettura per favorire una ripartizione più uniforme. Questo garantirebbe un'accoglienza migliore e salvaguarderebbe i nostri territori.»

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha annunciato il sostegno dell'iniziativa: «Come UVP abbiamo seguito con attenzione questa problematica e abbiamo anche organizzato un incontro a Aymavilles con un funzionario dell'ANCI. Secondo noi, lo SPRAR è un sistema che limita l'afflusso dei migranti e favorisce l'accoglienza diffusa in tutto il territorio, favorendo così i piccoli Comuni e un'integrazione migliore con la comunità

«Sosteniamo convintamente la mozione - ha detto il Capogruppo del PD-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz - perché si tratta di un percorso che abbiamo sempre sostenuto e cioè che non si può continuare a programmare l'accoglienza dei migranti in maniera emergenziale. I nostri numeri non ce lo consentono. Bene quindi che si cominci a ragionare di sistemi più strutturati che coinvolgono in maniera più diretta le comunità locali

Anche il Capogruppo di SA, Pierluigi Marquis, ha espresso appoggio all'iniziativa: «Questo è un fenomeno che impatta in maniera significativa il nostro territorio e deve quindi essere pianificato attentamente, al fine di favorire processi di integrazione con la popolazione. Questa esperienza nazionale potrà dare anche in Valle d'Aosta i giusti frutti e favorire un'accoglienza pianificata e strutturata

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha annunciato il voto favorevole: «La mozione va nella direzione corretta ed è accoglibile anche nelle sue premesse. La differenza tra CAS e SPRAR è profonda: nei CAS sono collocati i richiedenti asilo per il tempo di perfezionamento della domanda; lo SPRAR, invece, è nato come una rete di centri di “seconda accoglienza” e promosso dalla rete degli enti locali, con gli obiettivi di avviare interventi di forte integrazione con il territorio. Abbiamo avviato un tavolo di lavoro Prefettura-CELVA per un maggiore coinvolgimento degli Enti locali nella distribuzione dei migranti sul territorio valdostano, precisando che la ripartizione regionale rimane comunque di 602 migranti.»

SC