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Communiqué n° 627 de 13 décembre 2016

Leggi di bilancio: chiusa la discussione generale

Seduta del Consiglio Valle del 13 dicembre 2016

La seduta pomeridiana del Consiglio del 13 dicembre 2016 è proseguita con la discussione generale abbinata della legge di stabilità e del bilancio di previsione 2017-2019 della Regione.

Sui due disegni di legge sono stati presentati 58 emendamenti, di cui 14 della seconda Commissione consiliare, 1 congiunto dei Capigruppo Bertschy, Farcoz, Marquis, Restano, Gerandin, Chatrian e dei Consiglieri Fontana e Marco Viérin, 1 dell'Ufficio di Presidenza, 20 congiunti di ALPE e Gruppo Misto, 10 del M5S, 5 dell'Assessore alle finanze, 1 del Consigliere Guichardaz, 1 congiunto dei Consiglieri Guichardaz, Fontana, Lanièce e Fosson, 1 dell'UVP, 2 di Stella Alpina, 2 congiunti dei gruppi di maggioranza.  

A conclusione della discussione generale sono stati inoltre depositati 23 ordini del giorno, di cui 1 congiunto di ALPE e Gruppo Misto, 5 congiunti di ALPE, GM e M5S, 2 di Stella Alpina, 4 di Pour Notre Vallée, 2 congiunti di SA, UVP e PNV, 1 congiunto di SA e UVP, 2 di tutti i gruppi di maggioranza, 6 di UVP.

Nel dibattito hanno preso la parola il Consigliere Fosson e, per la replica, l'Assessore Perron e il Presidente Rollandin.

Per il Consigliere Antonio Fosson (Pour Notre Vallée), «il bilancio soffre di immobilismo, sta alla finestra e aspetta di vedere l'evolversi della situazione politica. Un bilancio che non prospetta strategie per il futuro, che non guarda al contesto nazionale e internazionale. Dobbiamo reimpostare i nostri rapporti con Roma al fine di tutelare maggiormente la nostra Autonomia così come dobbiamo incrementare le relazioni con le altre Regioni per offrire una visione politica comune a fronte del tentativo in Italia di cancellare le Autonomie regionali. Si dovrà affrontare il tema della revisione del nostro Statuto, con la riduzione del numero dei Consiglieri: bisogna dare mandato in fretta alla Commissione speciale per le riforme istituzionali di lavorare in questa direzione, prima che inizi la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. Bisogna, inoltre, prevedere dei momenti istituzionali di raccordo tra parlamentari e Consiglio regionale: se la Valle d'Aosta vuole rafforzare la propria posizione, questo rapporto dovrà essere istituzionalizzato, organizzandolo in maniera diversa. Anche in Europa si sente la mancanza di una presenza politica stabile, mentre c'è la necessità di una responsabilità politica particolare nei confronti delle istituzioni europee, magari con un Assessorato specifico, al fine di avere una presenza non solo tecnica a Bruxelles. È tempo di cambiare strategie. Bisogna mettere in atto azioni nuove che portino benefici, non solo politici ma soprattutto economici, alla nostra Valle ed evitare così un isolamento della nostra regione. Auspico che ci sia tra le forze autonomiste la possibilità di condividere nuove modalità di rappresentare la Valle d'Aosta.»

L'Assessore alle finanze Ego Perron nella replica ha evidenziato: «Il percorso di questo anno è stato particolare (il primo in cui presentiamo il bilancio a seguito del DEFR), non è stato perfetto, soprattutto dal punto di vista delle tempistiche, ma è stato caratterizzato da un maggior confronto in Commissione. La proposta legislativa che abbiamo presentato intendeva dare risposte concrete in un momento tanto difficile per un rilancio della nostra regione. Finalmente abbiamo potuto liberarci dai vincoli del Patto di stabilità e distribuire risorse per far ripartire tutti i settori, nessuno escluso. Non siamo fuori dalla crisi, viviamo in un paese che stenta a riprendersi. La Valle d'Aosta ha registrato un leggero miglioramento nel terziario e nell'industria, mentre nell'edilizia non sono emersi segnali di inversione di tendenza. L'occupazione è cresciuta nel comparto del commercio, nell'alberghiero e nella ristorazione. Sono cresciuti i prestiti e i mutui alle famiglie; la qualità del credito sta migliorando, ma la congiuntura si fa sentire ancora nella sua pesantezza. Volevamo rivitalizzare i settori in difficoltà dando impulso allo sviluppo trasversale attraverso investimenti i più forti possibili rispetto allo scorso anno, con un'attenzione al territorio, alla tutela dei beni e del patrimonio, alla cultura, all'istruzione, all'agricoltura, fermo restando il welfare

«Il modello Valle d'Aosta è sempre stato forte e attento alle categorie deboli - ha precisato l'Assessore Perron -, abbiamo quindi cercato di mantenerlo, garantendo a tutti la possibilità di avere assistenza sanitaria e di tutelare la salute, auspicando in futuro un potenziamento dei servizi territoriali. Ci assumiamo la responsabilità delle pecche del bilancio, ma mi preme sottolineare che ci siamo anche assunti gli oneri di aver preso scelte per risollecitare i settori in difficoltà. La visione con cui abbiamo concepito il bilancio è di prospettiva: il pensare ad opere qualificanti per la nostra regione non va in contrapposizione alla tutela delle persone. Rimangono partite aperte, come quella con lo Stato; siamo in attesa di proposte, l'Aula potrebbe dare mandato di meglio rapportarci con il Governo romano. Crediamo di aver fatto uno sforzo serio, non facile, lontano dalla demagogia; questo atto è fondamentale, inquadra la situazione economica valdostana, senza nascondere nulla ma assicurando uno sguardo generale. È un documento che può dare fiducia alla comunità

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha sottolineato: «Abbiamo centrato tre obiettivi fondamentali: abbiamo superato il Patto di stabilità, abbiamo chiesto il pareggio di bilancio e ottenuto la redistribuzione delle accise. Questo bilancio è il primo propositivo, espansivo, che può dirsi pienamente in linea con gli investimenti più volte sollecitati in tutti i settori produttivi, cui è stato possibile distribuire fondi anche rilevanti. Negli ultimi otto anni, con gli interventi anticrisi abbiamo salvaguardato piccole imprese e artigiani, che oggi possono guardare con più ottimismo al futuro. Possiamo anche registrare un'inversione di tendenza: le aziende vengono attirate dalla nostra regione per insediare le proprie attività. Abbiamo utilizzato il dividendo della quotazione in borsa della CVA, spalmandolo nelle attività produttive e nella cosiddetta "operazione verità" sul Casinò. L'attivazione di questi meccanismi è la chiave del successo per dare risposte agli attori economici e sociali della nostra regione, ferma restando l'attenzione nei confronti degli Enti locali. Non sempre possiamo procedere alla velocità che vorremmo, come per l'Università e l'ospedale, ma ribadisco che questo è un bilancio trasversale, che dà soluzioni pluriennali; in effetti, l'anno prossimo ci sarà la possibilità di attivare meccanismi per avere disponibilità di fondi, dando continuità alle iniziative che inizieranno nel 2017

L'esame delle leggi di bilancio prosegue ora con la trattazione degli ordini del giorno.

 SC-MM