Info Conseil
Communiqué n° 210 de 9 juin 2004
INTERROGAZIONE SULLA TECDIS DI CHATILLON E INTERPELLANZA SULLA DISCIPLINA PER L’INSTALLAZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI DI RADIOTELECOMUNICAZIONI
Seduta antimeridiana del Consiglio regionale
Il tema industriale è stato successivamente affrontato dal Consigliere Enrico Tibaldi che ha voluto conoscere la situazione finanziaria della Tecdis di Châtillon e le sue prospettive di sviluppo.
L'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro Piero Ferraris ha precisato che Aosta Factor e Finaosta stanno supportando l’azienda tramite anticipi finanziari a fronte di ordini, contratti e fatture e l’entità degli stessi rientra nei termini dell’accordo stipulato tra gli enti finanziatori. L’elevato indebitamento rappresenta una criticità strutturale della Società e l’alleggerimento della posizione finanziaria netta dell’azienda non potrebbe che giovare sia alla gestione sia ai rapporti industriali, finanziari e commerciali. L’imprenditore sta sottoponendo, ha proseguito Ferraris, a diversi interlocutori finanziari un piano di sviluppo che poggia sull’implementazione industriale dei progetti di Ricerca e Sviluppo, sulla razionalizzazione dei costi diretti e sulla diversificazione del portafoglio clienti.
Per il Consigliere Tibaldi la situazione che si è creata alla Tecdis conferma la debolezza del sistema economico valdostano. Non si può dire che sia una situazione positiva perché si sta protraendo nel tempo con il rischio di impedire il perfezionamento di un importante accordo con ST Microelectronics, che è sempre nel settore dei semiconduttori. Nell’azienda regna un clima di profonda incertezza che interessa comunque tutto il personale. Il supporto che viene dato in questo periodo alla Tecdis non può durare all’infinito e allora bisognerebbe monitorare sempre con attenzione l’evolversi della vicenda.
Il Consigliere André Lanièce ha quindi preso la parola per illustrare l’interpellanza sull’applicazione della legge regionale 31 del 2000 riguardante la disciplina per l’installazione e l’esercizio di impianti di radiotelecomunicazioni.
Nel prendere la parola, Lanièce ha ripercorso le tappe che hanno portato alle difficoltà delle aziende presenti in Valle d’Aosta ed ha auspicato una miglioria della legge per evitare la chiusura degli impianti.
L’Assessore all’Ambiente e Territorio Alberto Cerise ha precisato che per l’applicazione della legge, la stessa si applica a tutti gli impianti fissi per radiotelecomunicazioni e inoltre vengono disciplinati i siti attrezzati per gli impianti. I principali adempimenti richiesti dalla legge si distinguono in quelli concernenti i progetti di rete o di attività, quelli relativi al rilascio delle autorizzazioni degli impianti e la relativa vigilanza e quelli riguardanti l’individuazione e la gestione dei siti attrezzati per gli impianti per radiotelecomunicazioni. I problemi legati all’applicazione della normativa nascono dalla difficoltà di coordinamento della stessa con le altre leggi nazionali e regionali. Tale difficoltà si traduce, ha sottolineato Cerise, in una sovrapposizione delle competenze che hanno indotto le Comunità montane a dotarsi di una prima regolamentazione interna. È in corso la costituzione di un gruppo di lavoro tra Arpa, Regione, Servizi associati delle Comunità montane e Comune di Aosta per un’attenta valutazione delle tematiche. Per quanto riguarda le istanze presentate dalle società radiotelevisive locali, ha concluso Cerise, sono in corso di realizzazione dei tavoli di confronto con i soggetti interessati al fine di arrivare ad una soluzione delle problematiche.
Per la Consigliera Dina Squarzino si tratta di una materia difficile che fa riferimento ad una legge molto complessa che presenta degli aspetti critici. I gestori hanno già provveduto a fare delle richieste precise per evitare tanti problemi. È presente una proposta di legge che verrà presentata e che intende intervenire per modificare la normativa, così da renderla più efficace e meglio rispondere alle finalità che la legge stessa si è data.
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L'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro Piero Ferraris ha precisato che Aosta Factor e Finaosta stanno supportando l’azienda tramite anticipi finanziari a fronte di ordini, contratti e fatture e l’entità degli stessi rientra nei termini dell’accordo stipulato tra gli enti finanziatori. L’elevato indebitamento rappresenta una criticità strutturale della Società e l’alleggerimento della posizione finanziaria netta dell’azienda non potrebbe che giovare sia alla gestione sia ai rapporti industriali, finanziari e commerciali. L’imprenditore sta sottoponendo, ha proseguito Ferraris, a diversi interlocutori finanziari un piano di sviluppo che poggia sull’implementazione industriale dei progetti di Ricerca e Sviluppo, sulla razionalizzazione dei costi diretti e sulla diversificazione del portafoglio clienti.
Per il Consigliere Tibaldi la situazione che si è creata alla Tecdis conferma la debolezza del sistema economico valdostano. Non si può dire che sia una situazione positiva perché si sta protraendo nel tempo con il rischio di impedire il perfezionamento di un importante accordo con ST Microelectronics, che è sempre nel settore dei semiconduttori. Nell’azienda regna un clima di profonda incertezza che interessa comunque tutto il personale. Il supporto che viene dato in questo periodo alla Tecdis non può durare all’infinito e allora bisognerebbe monitorare sempre con attenzione l’evolversi della vicenda.
Il Consigliere André Lanièce ha quindi preso la parola per illustrare l’interpellanza sull’applicazione della legge regionale 31 del 2000 riguardante la disciplina per l’installazione e l’esercizio di impianti di radiotelecomunicazioni.
Nel prendere la parola, Lanièce ha ripercorso le tappe che hanno portato alle difficoltà delle aziende presenti in Valle d’Aosta ed ha auspicato una miglioria della legge per evitare la chiusura degli impianti.
L’Assessore all’Ambiente e Territorio Alberto Cerise ha precisato che per l’applicazione della legge, la stessa si applica a tutti gli impianti fissi per radiotelecomunicazioni e inoltre vengono disciplinati i siti attrezzati per gli impianti. I principali adempimenti richiesti dalla legge si distinguono in quelli concernenti i progetti di rete o di attività, quelli relativi al rilascio delle autorizzazioni degli impianti e la relativa vigilanza e quelli riguardanti l’individuazione e la gestione dei siti attrezzati per gli impianti per radiotelecomunicazioni. I problemi legati all’applicazione della normativa nascono dalla difficoltà di coordinamento della stessa con le altre leggi nazionali e regionali. Tale difficoltà si traduce, ha sottolineato Cerise, in una sovrapposizione delle competenze che hanno indotto le Comunità montane a dotarsi di una prima regolamentazione interna. È in corso la costituzione di un gruppo di lavoro tra Arpa, Regione, Servizi associati delle Comunità montane e Comune di Aosta per un’attenta valutazione delle tematiche. Per quanto riguarda le istanze presentate dalle società radiotelevisive locali, ha concluso Cerise, sono in corso di realizzazione dei tavoli di confronto con i soggetti interessati al fine di arrivare ad una soluzione delle problematiche.
Per la Consigliera Dina Squarzino si tratta di una materia difficile che fa riferimento ad una legge molto complessa che presenta degli aspetti critici. I gestori hanno già provveduto a fare delle richieste precise per evitare tanti problemi. È presente una proposta di legge che verrà presentata e che intende intervenire per modificare la normativa, così da renderla più efficace e meglio rispondere alle finalità che la legge stessa si è data.