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Communiqué n° 85 de 5 mars 2003

SITUAZIONE DEGLI IMPIANTI FUNIVIARI DELLA VAL VENY

Discussione sulle interpellanze

La discussione sulle interpellanze si è avviata con l’iniziativa dei Consiglieri André Lanièce (Stella Alpina) e Carlo Curtaz (Per la Valle d’Aosta – con l’Ulivo) riguardante la situazione degli impianti funiviari della Val Veny e i rapporti tra l’Amministrazione regionale e la società “Courmayeur Mont-Blanc Funivie”.

Il Consigliere Lanièce ha detto: “sembra che la società CMBF non voglia più far parte dell’Associazione operatori turistici di Courmayeur;  vorremmo sapere se ciò corrisponde al vero e quali erano gli accordi presi con l’Amministrazione regionale e la Finaosta, al fine di sviluppare il comprensorio sciistico e l’offerta turistica di Courmayeur. Inoltre, si ritiene opportuno agire al più presto, al fine di evitare, a seguito dell’esclusione degli impianti della Società CMBF dallo Ski Pass regionale, un ulteriore peggioramento dell’offerta del comprensorio. È opportuno sottolineare che eroghiamo dei contributi a favore delle Società che gestiscono gli impianti a fune, ma con quale pretesto? Esprimo una sincera preoccupazione per la località turistica e per il suo sviluppo e un risentimento perché non avrei mai immaginato che fosse così facile per certi personaggi oltretutto stranieri, sfruttare così liberamente per propri interessi economici, il comprensorio sciistico di Courmayeur. Se proprio ci deve essere un disimpegno che almeno i francesi vendano la loro quota così da prevedere altri obiettivi e interventi.”

Per il Consigliere Carlo Curtazla conquista dello “skipass regionale” è stata molto importante per l’offerta turistica della Valle d’Aosta, ed è un fatto grave che la società in questione abbia deciso di uscire dal sistema Siski dello skipass unico. Una scelta che può avere delle ripercussioni gravi. Chiediamo quali iniziative il Governo regionale intenda fare per ovviare a questa situazione”.

Nella replica l’Assessore al Turismo e Trasporti Alberto Cerise ha precisato: “non mi venga chiesto di risolvere in tre mesi una situazione che per quattro anni in questo Assessorato non è mai stata affrontata. La scelta unilaterale della società “Courmayeur Mont-Blanc Funivie” non fa che aggravare la nostra offerta sciistica, con lo skipass unificato, per il raggiungimento della quale abbiamo lavorato per anni. Questa è una situazione che si ripete da anni, forse qualcuno era distratto. La posizione ferma da parte nostra è stata ribadita attraverso alcuni incontri con i rappresentanti della società in questione. Nessuna decisione comunque è stata presa riguardo alla chiusura anticipata degli impianti e sono in corso le trattative. Non corrisponde al vero che la società CMBF abbia chiesto di uscire dall’Associazione operatori turistici, sta solo discutendo sulla sua quota di partecipazione”.

Nella replica, il Vicepresidente Marco Viérin (Stella Alpina) ha affermato che “l’Assessore potrebbe dire cose più serie e più concrete. Non voler partecipare alla Siski, è un danno non solo per Courmayeur, ma per tutta l’offerta turistica valdostana. Che indirizzo ha dato, Assessore, ai nostri rappresentanti in Finaosta? È un dovere di questa amministrazione dare delle indicazioni precise ai nostri rappresentanti nei vari consigli di amministrazione sul comportamento da tenere. Bisogna attivarsi per dare degli indirizzi chiari ai nostri rappresentanti, ricordarsi che le tariffe per la prossima stagione devono essere approvate dalla Giunta regionale, e infine modificare la legge sui  sistemi di contributi alle società”.

Per il Consigliere Curtazrispetto all’interpellanza, prendiamo atto delle risposte dell’Assessore, ma soffermo l’attenzione solo su un punto ed è quello dell’attuale inadeguatezza della normativa. Questa vicenda va affrontata alla luce dell’attuale legislazione che non consente di contestare alle società funiviarie un atteggiamento contrario all’interesse pubblico. È necessario introdurre quindi dei meccanismi che permettano di erogare dei contributi là dove vengono rispettate le norme di comportamento per il bene pubblico e un certo tipo di servizio. La normativa è sicuramente inadeguata e va rivista alla luce di questa situazione.”