Info Conseil
Communiqué n° 87 de 5 mars 2003
DISCUSSA LA SITUAZIONE CONSEGUENTE AL FALLIMENTO DELLA BALZANO
Seduta pomeridiana del Consiglio regionale
L’Assemblea regionale ha aperto i lavori della seduta pomeridiana di oggi, mercoledì 5 marzo, con la discussione sull’interpellanza relativa alla situazione conseguente al fallimento della società “Metallurgiche Balzano S.p.A.”, presentata dal gruppo di Forza Italia.
Nel presentare l’iniziativa, il Consigliere Dario Frassy ha detto che “su una vicenda che si trascina ormai da anni nessuno si preoccupa di reclamare i canoni alla nuova Balzano Industrie s.r.l.. Vogliamo sapere quali sono le procedure adottate dal 1991 ad oggi. Il modo in cui è stata gestita questa vicenda e in generale il patrimonio immobiliare regionale è del tutto insoddisfacente.”
Dopo un articolato intervento del Presidente della Regione Louvin, che ha fatto un excursus storico sui vari passaggi che hanno portato all’azione giudiziaria, il Consigliere Frassy ha replicato che “ho ascoltato la sua relazione Presidente, ma non sono soddisfatto. La sua risposta non ha dato ulteriori elementi sulla vicenda. L’Amministrazione già allora non ha messo in atto le procedure necessarie per definire e percepire il canone di locazione. Rimango allibito per la situazione che è emersa. Non si sa nulla sulle diverse situazioni patrimoniali in materia. Ci troviamo di fronte all’abbandono dei patrimoni immobiliari ad uso produttivo della Regione.”
Successivamente, il Consiglio ha proceduto all’accettazione, all’unanimità, della donazione fatta dal signor François Cerise a favore dell’Amministrazione regionale della collezione etnografica di sua proprietà, costituita da 5000 oggetti di particolare importanza per la cultura valdostana. Il valore commerciale della collezione è stato stimato in circa 515 mila euro e testimonia di tre secoli di economia rurale, essendo composta di utensili di uso quotidiano e attrezzi agricoli legati alle attività tradizionali del territorio valdostano, quali il lavoro dei campi, la fienagione, la trebbiatura, la viticoltura, la lavorazione del latte e la tessitura.
Sull’oggetto all’esame del Consiglio è quindi intervenuta la Consigliera Teresa Charles che ha auspicato come “tale gesto possa portare alla realizzazione, sul nostro territorio, di un museo etnografico. Questa lista di 71 pagine ci riconduce ad un’altra civiltà, che per qualcuno è morente, ma che può essere rivitalizzata da delle azioni come quelle del signor Cerise. Bisogna ricordarsi che la diversità culturale è una grande ricchezza e anche il patrimonio etnografico deve essere conservato e valorizzato”.