Info Conseil

Communiqué n° 126 de 2 avril 2003

DISCUSSI I TEMI RELATIVI ALLA "CASA LOSTAN" E ALLA TRATTA FERROVIARIA "CHIVASSO/AOSTA/MARTIGNY"

Adunanza del Consiglio regionale

Per le interpellanze, il Consigliere Dario Frassy (Forza Italia) ha chiesto notizie sui lavori di recupero di “Casa Lostan” ad Aosta e in particolare il prezzo pagato per l’immobile, se il complesso è di proprietà regionale, e se non si ritiene esagerato il costo del recupero.

L’Assessore all’Istruzione e Cultura Pastoret ha risposto che “ l’insieme della struttura attualmente è in precarie condizioni ed è costituito di tre immobili. La Regione possiede uno di questi immobili e l’insieme per un totale del 90 per cento. L’acquisto delle parti principali ha avuto luogo nel 1973, mentre la altre parti sono state acquisite nel 1988 e nel 1996. Si tratta ora di concludere l’acquisto della proprietà attraverso l’acquisto tre altre parti per una superficie di 150 metri quadrati. La superficie totale è di 3.754 metri quadrati e non di 800 e la spesa complessiva prevista è di 6.792.168 euro. Per quanto riguarda il cambiamento di destinazione, bisogna precisare che il progetto soddisfa le esigenze di salvaguardia della struttura. La volontà dell’Amministrazione è mantenere gli studenti universitari all’interno della città”.

Nella replica Frassy ha detto che “l’Assessore ha precisato puntualmente le nostre richieste. Noi manteniamo le nostre perplessità sulla destinazione finale che è stata individuata nella segreteria dell’Università. Nella prossima legislatura vedremo se i lavori procederanno”.

Nel presentare l’iniziativa, il Consigliere Tibaldi ha detto che “l’idea anche se condivisibile, non ha mai avuto un avallo del Governo federale elvetico che invece intende accelerare la realizzazione dei tunnel del Lötschberg e del Gottardo. La Valle d’Aosta ha presentato a Roma un prospetto preliminare che è stato consegnato al Ministro delle Infrastrutture e a quello dell’Ambiente. Ora, dopo tanta vetrina, bisogna sapere cosa c’è di concreto e se tale opera è stata inserita nel Piano europeo dei Trasporti”.

Rispondendo all’interpellanza, l’Assessore ai Trasporti Cerise ha detto che “il progetto presentato ai Ministeri delle Infrastrutture e dei trasporti riprende lo studio di fattibilità del 1990, rivisto e aggiornato, conformemente al mandato conferito dalla “Communauté d’intérêt” del Tunnel ferroviario del Gran-San-Bernardo e dal consiglio Valais/Valle d’Aosta. Il progetto sarà sottoposto all’esame della competente commissione dell’Unione Europea e del Parlamento Europeo a seguito di una domanda che deve essere presentata alla Commissione europea per i trasporti. L’ufficializzazione della domanda avverrà dopo che saranno adempiuti gli obblighi previsti dalla legge Obiettivo. Tale domanda sarà comunque presentata solo dopo che tutti i soggetti interessati avranno espresso il loro assenso e questo entro la fine del primo semestre 2003. Le risorse statali messe a disposizione dal Governo italiano sono pari a circa 1 milione di euro, mentre quelle regionali si aggirano sui 600.000 euro”.

Per il Consigliere Tibaldiè auspicabile che non solo le entità regionali siano sensibili al progetto, ma anche quelle nazionali. E in particolare il Governo elvetico che su questo ha sempre avuto un atteggiamento negativo. Se manca il placet di questo Governo, il progetto rimarrà un miraggio. Non vogliamo che l’Aosta/Martigny resti dunque un qualcosa di astratto e per ciò ci attiveremo. Occorre necessariamente sensibilizzare in maniera più efficace il Governo svizzero”.