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Communiqué n° 173 de 22 mars 2016

Approvato il Piano regionale giovani 2016-2018

Seduta consiliare del 22 marzo 2016

Nella seduta del 22 marzo 2016, il Consiglio Valle ha approvato, con 33 voti a favore (UV, SA, PD-SVdA, UVP e ALPE) e 1 voto contrario (M5S), il Piano regionale giovani per il triennio 2016-2018, demandando alla Giunta regionale l'approvazione degli atti amministrativi necessari all'attuazione delle attività previste, il cui importo è quantificato in 276mila 761 euro. Il Piano è previsto dall'articolo 4 della legge regionale n. 12 del 2013 in materia di promozione e coordinamento delle politiche a favore dei giovani.

La popolazione giovanile valdostana, di età compresa tra i 14 e i 29 anni, fotografata dall'Istat al 1° gennaio 2015, conta circa 19mila individui, con una leggera prevalenza dei maschi sulle femmine (51% contro il 49%), di cui il 24% sono minorenni e il 10% dei maggiorenni è coniugato.

Il Piano, redatto a seguito di un confronto sullo stato dell'arte e sulle prospettive delle politiche a favore dei giovani con il Gruppo regionale di coordinamento delle politiche giovanili, è stato illustrato dall'Assessore alla sanità e politiche sociali.

Sono tre le aree di intervento su cui operare nel triennio 2016-2018: l'area della comunicazione (diffusione delle informazioni sulle iniziative, partecipazione sistematica dei giovani alla vita pubblica, valorizzazione di reti di scambio tra scuole e tra forme di aggregazione giovanile); l'area della valorizzazione delle intelligenze creative (azioni di sostegno della creatività giovanile, creazione di reti di scambio tra giovani artisti, artigiani, ricercatori, promotori di innovazione in ambito tecnologico, sociale, ambientale e turistico); l'area della formazione del lavoro (individuazione di forme di conciliazione tra esperienze di vita scolastica ed extrascolastica, scuola e lavoro, vita di relazione e impegno sociale).

L'Assessore alle politiche sociali, Antonio Fosson, ha osservato che questo Piano vuole dare nuove responsabilità ai giovani, ma anche contribuire a rendere ancora attraente questo territorio per le nuove generazioni, incrementando le opportunità di autorealizzazione, di scambio tra destini ed esperienze differenti, facendo percepire la profondità di una storia millenaria, di un paesaggio unico al mondo. Questo è un percorso che va costruito con i giovani; le politiche sociali, ha aggiunto Fosson, non sono chiamate a intervenire solo quando il disagio e l'esclusione sociale sono conclamati, ma devono agire nella quotidianità ordinaria, facilitando iniziative di comunità, colmando la carenza di prospettive, liberando nuove idee, dando voce e spazi ai giovani senza comprimerne il potenziale. Attenzione è stata accordata anche al sostegno alla democrazia partecipata e più cosciente: in questo senso, ha precisato l'Assessore, si è pensato ad un Forum regionale con otto rappresentanti designati dal Celva per lavorare sulle tre aree del Piano, organizzando iniziative concrete su tutto il territorio regionale. L'intento, ha specificato Fosson, è costituire il Conseil des jeunes, peraltro previsto dalla normativa; questa partecipazione più ampia si potrà realizzare solo in un secondo tempo, ma la strada è tracciata. Il Piano è un punto di partenza, che mette al centro i giovani, affinché possano costruire un futuro migliore, restando in Valle d'Aosta, per la quale rappresentano delle risorse.

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli ha tenuto a ricordare che la legge n. 12 del 2013 sui giovani nella precedente Legislatura non ha seguito l'iter di condivisione che avrebbe meritato, ovvero con i giovani; è stata persino votata con un numero basso di Consiglieri, solo 23. I dubbi da noi espressi allora, ha detto Morelli, sono oggi confermati dallo stesso Piano giovani che riconosce che gli organismi di rappresentanza previsti risultano di difficile nomina. Di conseguenza, questo percorso è iniziato con un vizio di forma, e questo è per Morelli un peccato, dato che gli obiettivi sono condivisibili: il Forum, l'unico organismo istituito, è infatti costituito da otto giovani amministratori nominati direttamente dai sindaci e non dai giovani, che invece devono essere i primi animatori, i veri protagonisti e non i semplici destinatari. Le recenti notizie dell'incremento del consumo di droghe tra i giovani valdostani, ha aggiunto Morelli, ci portano a impegnarci per integrare e reindirizzare le azioni concrete contenute dal Piano giovani. Il gruppo ALPE, ha annunciato la Consigliera, pur essendosi astenuto in Commissione, esprimerà voto favorevole, confidando nel fatto che il prosieguo dell'attività avverrà in aderenza allo spirito del Piano e che gli organismi vadano realmente in modo democratico a rappresentare i giovani, affinché si rendano protagonisti delle decisioni e delle azioni che li coinvolgono.

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy, nell'annunciare il voto positivo, ha auspicato che questo Piano sia il preludio di un nuovo sistema di riferirsi ai giovani. Per Bertschy, ci sono oltre 3000 giovani che sono in situazioni di formazione-lavoro e che attendono risposte: con questo Piano bisogna offrire loro la possibilità di diventare protagonisti del loro futuro. A noi, ha concluso, tocca guidare e fornire strumenti legislativi come questo, dando loro il giusto sostegno e creando le condizioni perché possano liberamente scegliere come utilizzare queste risorse e come definire i progetti di loro interesse.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta, nel dichiarare il proprio voto contrario, ha osservato che con questo Piano non si aumenta la partecipazione dei giovani alla vita politica così come non si risolvono i loro problemi: ancora una volta, ha aggiunto, si è persa un'occasione e invitiamo l'Assessore a dare maggiore partecipazione e voce a chi non ce l'ha, ossia ai giovani.

SC-MM