Info Conseil
Communiqué n° 165 de 22 mars 2016
Interrogazione sugli accessi al Pronto soccorso di pazienti con ictus
Seduta consiliare del 22 marzo 2016
Il gruppo ALPE, con un'interrogazione discussa nella seduta consiliare del 22 marzo 2016, ha voluto fare il punto sulla tempistica per l'accesso al Pronto soccorso dei pazienti affetti da ictus cerebrale, chiedendo un raffronto tra i tempi di visita nel 2014 e nel 2015.
L'Assessore alla sanità ha riferito che ogni anno in Italia si verificano circa 196mila ictus, di cui il 20% sono recidive: la tempestiva gestione del paziente consente una netta riduzione della mortalità e delle disabilità ed è quindi importante che venga subito portato in Pronto soccorso, dove la presa in carico avviene con l'attribuzione di un codice di gravità che può essere rosso o giallo. Per il paziente con codice rosso non vi sono tempi di attesa, perché i parametri vitali sono messi in dubbio e i professionisti di turno si dedicano prima alla gestione clinica e poi alle pratiche burocratiche: nel 2014, i pazienti sono stati 7, nel 2015 48 e nei primi mesi del 2016 2. Per i pazienti in codice giallo, i tempi di attesa al Pronto soccorso sono stati mediamente di 7 minuti nel 2014 (48 pazienti) e nel 2015 (52 pazienti), mentre nei primi mesi del 2016, i tempi si sono ridotti a 6,5 minuti per 13 pazienti. L'Assessore ha poi tenuto a ringraziare l'associazione ALICE che opera per la lotta contro l'ictus cerebrale da oltre 20 anni con passione e competenza.
Il Capogruppo Albert Chatrian, rilevato l'imprescindibile aspetto della celerità nella visita del paziente che si rivolge al Pronto soccorso con questa patologia in atto, si è detto preoccupato dalle risposte dell'Assessore, perché il raffronto tra il 2013 e il 2015 presenta dei dati in netto peggioramento: nel 2013, il 60,3% dei pazienti con codice giallo veniva preso in carico entro 10 minuti, mentre nel 2015 il dato è calato drasticamente al 44,6%. Per Chatrian, a fronte della riduzione delle risorse finanziare, bisogna fare delle scelte di priorità, facendo attenzione a non ridurre la qualità laddove ci sono delle emergenze. Ha quindi invitato l'Assessore a invertire la rotta, soprattutto nel caso in cui ogni minuto di attesa in più senza soccorso può essere fatale.
SC