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Communiqué n° 78 de 11 février 2016

III Commissione: parere favorevole alla proposta di piano degli interventi nel settore della forestazione per il 2016

Riunita oggi, giovedì 11 febbraio 2016

La terza Commissione "Assetto del territorio", riunita oggi, giovedì 11 febbraio 2016, ha espresso parere favorevole, in sede consultiva, a maggioranza, con l'astensione dei gruppi ALPE e UVP, sul piano degli interventi nel settore della forestazione per il 2016 proposto dall'Assessorato regionale dell'agricoltura e risorse naturali.

«La proposta di piano – riferisce il Presidente della Commissione, Pierluigi Marquis (SA) – mette in campo risorse per quasi 4 milioni di euro per attivare interventi nei settori della forestazione, della sentieristica, delle sistemazioni idrauliche e delle aree verdi, mediante attività in amministrazione diretta con personale a tempo indeterminato, nell'ambito del piano straordinario annuale con l'impiego di lavoratori "over 45 donne e over 50 uomini" a tempo determinato e con l'affidamento in appalto a imprese private. Si tratta di un piano importante che, oltre ad avere un risvolto occupazionale, garantisce il presidio del territorio e la difesa del suolo.»

«Pur condividendo l'impianto generale della proposta di delibera, il nostro voto di astensione riguarda in particolare le azioni messe in campo per contrastare la processionaria del pino – spiegano i Consiglieri dell'UVP, Alessandro Nogara e Vincenzo Grosjean, e il Consigliere di ALPE Fabrizio Roscio –. Intravediamo, infatti, una carenza negli interventi selvicolturali per contrastare questo fenomeno: a nostro parere, dei 600 mila euro stanziati in questo settore, le risorse messe a disposizione sono residuali. Chiediamo al Governo regionale di indirizzare gli importi già impegnati in interventi che non risultano urgenti verso attività contro la processionaria del pino. Su questo tema l'approccio seguito continua ad essere di ordinaria amministrazione, mentre noi riteniamo che si debba intervenire con una programmazione a lungo termine che garantisca il contenimento del problema oltre che con interventi straordinari, soprattutto nelle zone della Valle d'Aosta dove la criticità è maggiormente percepita dalla popolazione.»

 



SC