Info Conseil

Communiqué n° 63 de 2 février 2016

Interpellanza sui corsi di abilitazione alla somministrazione di alimenti e bevande

Seduta consiliare del 2 febbraio 2016

L'organizzazione di corsi annuali di abilitazione alla somministrazione di alimenti e bevande è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo M5S nella seduta consiliare del 2 febbraio 2016.

Il Capogruppo Stefano Ferrero, ha evidenziato: «La Regione, fino a due anni fa, organizzava due corsi all'anno, mentre attualmente i corsi sarebbero svolti da un Ente terzo, che ne condiziona l'attivazione al raggiungimento di un numero minimo di 20 iscritti e al pagamento di una somma che raggiungerebbe il triplo di quella pagata in precedenza. Una situazione del genere non dà certezza sui tempi di abilitazione per chi volesse intraprendere un'attività commerciale, bloccando di fatto lo sviluppo del sistema turistico, alberghiero e commerciale.» Ha quindi chiesto se sia prevista l'organizzazione di un nuovo corso, quale sia la quota di iscrizione e quante siano le domande in attesa; infine, se sia intenzione della Giunta regionale valutare la possibilità di organizzare dei corsi avvalendosi in qualità di docenti di funzionari e dirigenti regionali o in servizio presso la Chambre Valdôtaine des entreprises et des activités libérales, in un'ottica di risparmio e per garantire almeno lo svolgimento di un percorso formativo annuale.

L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha spiegato: «Ci sono difficoltà per finanziare con le vecchie modalità questa tipologia di corsi, il cui costo medio è di ventimila euro. L'anno scorso, in sinergia con l'Assessorato delle attività produttive, sono state messe a disposizione nuove risorse, e in linea sperimentale si è cercato di istituire un corso (particolarmente complesso, richiede la frequentazione di 120 ore) avvalendoci di associazioni che si sono proposte per realizzarlo. I richiedenti sono molto di più dei venti previsti per l'avvio del corso, la prospettiva è quella di riuscire a limitare i costi a carico dei partecipanti. La nostra intenzione è di utilizzare il Fondo sociale europeo, introducendo l'organizzazione dei corsi nella programmazione 2014-2020. Si può anche eventualmente valutare una nuova logica, prevendendo la possibilità di utilizzare i dipendenti regionali

Il Capogruppo Ferrero ha replicato: «La direzione tracciata è giusta, bisogna cercare di realizzare quanto fatto mantenendo i livelli di qualità. Ritengo importante che siano fornite informazioni supplementari riguardo ai costi: soprattutto nella prospettiva di un numero di partecipanti maggiore alle venti unità, è importante che i potenziali interessati sappiano che il costo di partecipazione al corso può essere anche decisamente minore dei mille euro inizialmente previsti.  Così facendo, possiamo incoraggiare più persone ad ottenere queste abilitazioni. Auspico che venga compiuto uno sforzo in questo senso



MM