Info Conseil
Communiqué n° 62 de 2 février 2016
Interrogazione sulla riduzione dei tempi di attesa per la risonanza magnetica
Seduta consiliare del 2 febbraio 2016
Nel corso della seduta consiliare del 2 febbraio 2016, il gruppo Movimento 5 Stelle ha presentato un'interrogazione riguardante i tempi di attesa per l'effettuazione di esami di risonanza magnetica, tenuto conto del fatto che in Valle d'Aosta sono necessari trenta giorni, mentre in altre strutture piemontesi il tempo di attesa massimo è di dieci giorni. I Consiglieri si sono anche chiesti quali siano le ricette che permettono di effettuare gli esami fuori Valle.
L'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha riferito che «con delibera 20/2015, l'USL ha rinnovato l'accordo contrattuale, per il periodo 2015-2017, con la società Technos srl di Saint-Christophe, limitatamente alle prestazioni per risonanze articolari. La priorità dell'erogazione è presso le strutture aziendali, tuttavia quando i tempi di attesa per l'accesso alla struttura pubblica sono superiori a 30 giorni, gli utenti vengono inviati alla società Technos. Quindi il privato interviene a integrazione dell'offerta pubblica. Segnalo peraltro che i tempi di attesa presso l'ospedale Parini sono di 14 giorni; per le urgenze sono pari a 7 giorni. Il cittadino ha diritto di accedere alle prestazioni sanitarie fuori Valle prescritte sulla "ricetta rossa" presso qualunque struttura pubblica o struttura privata accreditata. Abbiamo introdotto in finanziaria la previsione dell'autorizzazione alla mobilità passiva verso il Piemonte: stiamo predisponendo una delibera di Giunta contenente l'elenco delle prestazioni per le quali la fruizione presso strutture private accreditate extra-regionali dovrà essere preventivamente autorizzata dall'USL. Questo consentirà di potenziare il nostro servizio pubblico risparmiando risorse sulla mobilità non necessaria.»
Il Consigliere Cognetta ha replicato: «Siamo perplessi: i tempi di attesa sono di 14 giorni, ma è anche vero che gli appuntamenti si danno a 30 giorni. Mi hanno segnalato dei casi precisi, in cui la convenzione non viene gestita correttamente dal punto di vista dell'utente. Sono contento che si voglia risolvere questo problema, noi non possiamo più permetterci questi ritardi perché la concorrenza che subiamo da Torino rischia di penalizzarci anche rispetto a tutti gli investimenti che si fanno sui macchinari. Vorremmo che la nostra sanità pubblica fosse migliore di quella privata, viste le risorse che vengono utilizzate.»
SC