Info Conseil

Communiqué n° 39 de 20 janvier 2016

Interpellanze sulla programmazione delle iniziative culturali

Seduta consiliare del 20 gennaio 2016

La programmazione degli eventi culturali è stata al centro di un'interrogazione e di un'interpellanza poste dal gruppo ALPE nella seduta consiliare del 20 gennaio 2016.

I Consiglieri si sono concentrati in particolare sulle mostre: hanno chiesto il numero dei visitatori, paganti e non, nonché il costo totale delle esposizioni organizzate nella stagione estiva; in merito alla programmazione, hanno voluto sapere con che tempi viene fatta, per quali sedi, con quali criteri di scelta e con quali obiettivi e quali le proposte per l'estate 2016. Infine, hanno domandato se la Regione si sia dotata di strumenti di valutazione che tengano conto degli impatti e delle ricadute economico-sociali di tali iniziative e se vi sia l'intenzione di istituzionalizzare una collaborazione stretta con il Forte di Bard.

«Une offre culturelle de bonne qualité joue plusieurs rôles – a dit la Conseillère Patrizia Morelli –: l'essor de l'éducation culturelle des citoyens, et en particulier des jeunes, et l'attrait touristique de notre Vallée en alimentant l'économie locale. Le Fort de Bard est arrivé à gagner cette partie, avec des expositions qui attirent un grand public même en dehors de notre région. Il serait donc important d'activer des synergies dans le but d'avoir une stratégie dans la programmation, qui, au niveau de l'Administration régionale, semble aujourd'hui être caractérisée par une certaine improvisation

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha riferito: «Per quanto concerne la mostra “Chicco Margaroli. Passaggio a dimora. Bedding out”, i visitatori sono stati 2920, di cui 990 paganti con ingresso intero, 330 con ingresso ridotto, 1271 gratuiti. Inoltre sono state effettuate 37 visite guidate, 86 attività per famiglie, 206 attività per bambini. I costi della mostra "Davide Camisasca. Lost in Japan" sono stati di circa 21mila euro per l'organizzazione e di quasi 29mila per il personale, con un numero totale di 5153 visitatori; per "L'acquerello oggi" il costo di organizzazione è stato di circa 10mila mila euro e i visitatori 8027, mentre per la mostra di Chicco Margaroli sono stati spesi 23mila euro. L'organizzazione della mostra "Antonio Canova. All’origine del mito", che ha rappresentato il fiore all'occhiello della stagione, ha comportato una spesa di circa 135mila euro per l'organizzazione e di quasi 35mila euro per il personale. I costi relativi ad "Expo VdA" non sono stati sostenuti dall'Assessorato, ma dalla Società preposta: i visitatori sono stati 8027. Per il castello Gamba non è stato necessario assumere ulteriore personale oltre a quello già in servizio per la custodia della collezione permanente, così come per la mostra "l’Acquerello oggi", per la quale si sono utilizzate le assistenti alle mostre di ruolo

Per il 2016, l'Assessore ha precisato che la programmazione «è in fase avanzata. Risulta evidente che le esposizioni hanno un importante impatto positivo dal punto di vista economico e sociale, creando posti di lavoro ma anche ricadute favorevoli sul territorio. Le mostre aperte ad Aosta contribuiscono ad ampliare l’offerta culturale sia per i turisti sia per i residenti. L’analisi del flusso di visitatori attuata, ad esempio, per la mostra di Canova ha evidenziato come l’80% dei visitatori provenga da fuori Valle. Le analisi di customer satisfaction, i dati dell’affluenza e della provenienza dei visitatori, sono strumenti importanti per migliorare l’offerta e attuare riduzioni nei costi di gestione. Crediamo nella sinergia sul territorio tra i diversi Enti. Siamo consci della potenzialità che il turismo culturale rappresenta oggi

«La programmation – a ajouté l'Assesseur –, qui concerne les sièges institutionnels (Musée archéologique régional, Centre Saint-Bénin, Hôtel des Etats, Saint-Laurent et Château Gamba), est déjà mise au point l'année qui précède, mais elle ne peut être perfectionnée qu'au cours des premiers mois de l'année suivante, quand nous avons la certitude des fonds de budget, condition indispensable pour la programmation même. Le critère de choix est celui de réaliser une programmation riche, variée dans les secteurs, d'un bon niveau culturel, qui tienne compte des aspects artistiques liés à la Vallée d'Aoste et d'une ouverture au niveau national et international, avec le but de proposer aux valdôtains et aux touristes une offre culturelle valable, actuelle et ample

Riguardo al Forte di Bard, l'Assessore ha rilevato che «questo polo culturale è parte integrata e integrante del sistema culturale della nostra regione e riceve fondi dall'Assessorato stesso: non vi è quindi la necessità di istituzionalizzare una collaborazione, in quanto esiste già. Stiamo cercando di rafforzare la sinergia con iniziative integrate e complementari, con una programmazione maggiore e più efficace. Quest'anno abbiamo avuto dei numeri sbalorditivi nell'accesso ai monumenti regionali, il che significa che la politica di promozione sta funzionando. Non è una gara a chi fa meglio: tutti vogliamo fare bene e vogliamo fare bene insieme

Il Consigliere Alberto Bertin ha replicato: «Il turismo culturale, nonostante la crisi, è in aumento ed è l'unico in controtendenza. In Valle d'Aosta purtroppo questo segmento turistico è poco considerato e i risultati restano modesti. Manca una programmazione e quindi una promozione adeguata, non sappiamo ancora cosa si farà quest'estate. Bisogna inoltre dotarsi di strumenti per valutare le ricadute economiche e sociali delle attività museali ed espositive. È un peccato poiché in questo settore, se spese bene, anche risorse finanziare limitate possono far ottenere risultati importanti, dal punto di vista culturale, economico e sociale. Si conferma l'assenza di programmazione e di promozione: un'attività da ripensare integralmente

La Consigliera Morelli ha aggiunto che «oggi noi non vediamo la sinergia di cui parla l'Assessore: tutti devono avere la forza di rinunciare a qualche prerogativa per concorrere insieme ad un unico risultato. Sono convinta che le strutture regionali lavorino egregiamente e il livello delle proposte è buono, ma noi riteniamo che manchi la messa in rete fra il Forte di Bard e le altre esposizioni. Non basta organizzare delle belle mostre se poi queste non vengono realmente valorizzate in tutte le loro potenzialità. Non si capisce peraltro quali siano le strategie dietro le scelte rispetto alle sedi espositive: questo è un punto che manca. Programmazione, coerenza, sinergia e promozione: è su questo che bisogna lavorare

MM-SC