Info Conseil
Communiqué n° 14 de 13 janvier 2016
Interpellanza sulla flessibilità dell'orario di lavoro dei dipendenti del comparto unico
Seduta consiliare del 13 gennaio 2016
Nella seduta del 13 gennaio 2016, il Consiglio regionale ha trattato un'interpellanza presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle riguardante gli interventi sugli orari dei dipendenti del comparto unico al fine di garantire il maggior utilizzo possibile del trasporto pubblico.
«Le recenti restrizioni degli orari e la soppressione di tratte rendono ancora più difficile l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico da parte dei lavoratori, in particolare per i dipendenti regionali che devono sottostare a rigidità per l'ingresso in servizio e la gestione dei recuperi – ha spiegato il Capogruppo Stefano Ferrero –. Noi crediamo che quando si fanno delle variazioni, sarebbe opportuno fare delle considerazioni complessive, al fine di agevolare gli utenti: sarebbe quindi opportuno rivedere finalmente il Piano di bacino di traffico.» L'iniziativa era quindi volta a conoscere se, per garantire un maggior utilizzo dei mezzi pubblici e per non pregiudicare le esigenze familiari dei dipendenti del comparto unico, c'era l'intenzione di intervenire presso il Dipartimento regionale del personale per rimuovere rigidità nei criteri di prestazione del servizio da parte dei dipendenti, come ad esempio l'impossibilità di iniziare la propria attività prima delle ore 8.00.
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha riferito che «il Dipartimento del personale ci ha segnalato che al momento non risultano segnalazioni da parte di dipendenti regionali al fine di estendere l’orario degli uffici e la conseguente attività oltre l’arco previsto dalle ore 8.00 alle ore 18.00. Peraltro, il Dipartimento del personale rappresenta anche che, di norma, l’attività prestata al di fuori di tale orario è considerata non ordinaria e pertanto soggetta ad una maggiorazione economica differenziata per posizione contrattuale, con maggiori costi per l’Amministrazione. Ciò detto, occorre sottolineare che la distribuzione dell’orario di lavoro nei diversi settori dell’Amministrazione regionale è improntata a criteri di flessibilità finalizzati all’assolvimento delle esigenze organizzative così come identificate dai competenti dirigenti. A tal fine, l’Amministrazione regionale ha introdotto fin dal 2010 nuove disposizioni con l’obiettivo di ottenere una maggiore semplificazione e una maggiore flessibilità degli orari, in modo da permettere il miglioramento della qualità della prestazione da parte del personale, la valorizzazione del capitale umano e la conciliazione lavoro famiglia. L’orario di lavoro ordinario del dipendente regionale è quindi articolato su 5 giorni nella fascia oraria 8.00-18.00, con un area di ingresso 8.00-9.00 e una sola fascia obbligatoria dalle ore 9.00-12.00; ancora, è stata prevista la contabilizzazione del dovuto totale a livello mensile calcolato su 7 ore e 12 minuti giornalieri, con un obbligo giornaliero minimo di 6 ore e massimo di 9 ore. L’articolazione dell’orario di lavoro pare pertanto caratterizzata da una marcata flessibilità, piuttosto che da rigidità, per cui considerati complessivamente le esigenze organizzative degli uffici, gli orari di apertura al pubblico, le aree estese di flessibilità utilizzabili dai dipendenti che risultano ampiamente rispettosi dei principi di conciliazione lavoro-famiglia, non si ritiene attualmente necessario intervenire a modifica dell’impianto organizzativo degli orari per la prestazione del servizio. Peraltro, eventuali esigenze personali possono, come sempre, essere prese in considerazione anche con il ricorso alla mobilità all’interno dell’Amministrazione, rendendo quindi possibile soddisfare delle esigenze particolari.»
Il Capogruppo Ferrero si è detto soddisfatto della risposta, «anche se il problema si manifesta nella flessibilità in entrata, perché con gli orari attuali dei mezzi di trasporto, i dipendenti si giocano delle mezzore.»
SC