Info Conseil
Communiqué n° 670 de 16 décembre 2015
Interpellanza sulla depurazione delle acque reflue nei vari Comuni valdostani
Seduta consiliare del 16 dicembre 2015
Il gruppo ALPE, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 16 dicembre 2015, ha voluto fare il punto sulla situazione della depurazione delle acque reflue nei vari comuni valdostani.
Il Consigliere Alberto Bertin ha voluto conoscere nel dettaglio la situazione attuale della depurazione a livello comunale, rispettando i parametri fissati dall'Unione europea, ma anche sapere «se e quando la totalità dei Comuni valdostani sarà allacciata ad una rete che garantisca la corretta depurazione delle acque reflue e le relative intenzioni del Governo regionale.» Inoltre, evidenziato come lo smaltimento dei fanghi prodotti dai processi di depurazione delle acque reflue urbane assuma sempre maggiore importanza, ha chiesto l'ammontare della quantità attuale di fanghi prodotti, la spesa per lo smaltimento e come si evolverà la questione in seguito all'entrata in funzione degli impianti di trattamento dei reflui idrici in programmazione. «Mi chiedo infine se nei nuovi impianti di depurazione previsti saranno utilizzate nuove tecnologie di depurazione che consentano di ridurne la produzione.»
L'Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi, ha evidenziato: «Le procedure di infrazione dell'Unione europea riguardano due agglomerati valdostani: il primo è denominato Pont-Saint-Martin (comprendente i Comuni di Pont-Saint-Martin, Bard, Donnas, Hône e Perloz) con 8.382 abitanti, il secondo è chiamato Courmayeur (comprendente i Comuni di Courmayeur, Morgex, Pré-Saint-Didier, La Salle) con 8.643 abitanti. Riguardo all'agglomerato "Arnad", sono stati trasmessi al Ministero i dati al fine di dimostrarne la conformità alle disposizioni comunitarie e siamo in attesa di notizie. In applicazione della legge regionale n.13/2008 (recante disposizioni per l'avvio del servizio idrico integrato e il finanziamento di un programma pluriennale di interventi) con due delibere della Giunta regionale del 2010 e 2011 è stato approvato il finanziamento per la realizzazione di impianti di depurazione della Valdigne per un importo di 21,5 milioni di euro, del comprensorio di Hône, Bard, Donnas e Pont-Saint-Martin per 11,6 milioni, dell'impianto di depurazione e dei collettori fognari a servizio dei Comuni di Chambave, Verrayes, Saint-Denis, Nus e Fénis per 10,8 milioni, dei collettori fognari a servizio di Perloz, Hône, Bard e Donnas per una spesa di 3,2 milioni. Con la realizzazione di tali interventi, la cui conclusione, come affermato dall'Assessorato dei lavori pubblici, è prevista entro cinque anni, saranno soddisfatti gli obblighi comunitari. Tengo a precisare che non sono state rilevate situazioni di inquinamento derivanti dall'assenza di impianti di trattamento delle acque reflue.»
Trattando la questione dei fanghi, l'Assessore Bianchi ha specificato: «Nel 2014 sono state prodotte 3.842 tonnellate, per una spesa di 398.625 euro. Con l'entrata in funzione dei tre nuovi impianti si prevede una produzione totale di 8.200 tonnellate all'anno. Poiché il fango è classificato rifiuto speciale, ogni onere gestionale è a carico dei titolari degli impianti di trattamento, cui spetta anche l'individuazione dei soggetti cui conferire tali rifiuti. Al fine di ridurre la produzione dei fanghi, fin dalla progettazione dell'impianto si adottano tutti gli accorgimenti utili, anche per agevolare il trattamento successivo.»
Il Consigliere Bertin ha giudicato la risposta evasiva: «Un quinto della popolazione valdostana non rispetta la direttiva europea ed è grave che una parte così significativa della cittadinanza non sia in regola. Le sanzioni ipotizzate sono di cinque milioni di euro e arriveranno se non rispettiamo i tempi previsti dalla sospensione del procedimento sanzionatorio. A riguardo non abbiamo avuto garanzie. Non basta approvare le leggi, bisogna attuarle. È una situazione che va risolta al più presto, non soltanto per il rischio di essere sanzionati. In quanto ai tre nuovi impianti in programma, non abbiamo avuto risposte riguardo alle tecnologie utilizzate e garanzie rispetto ai tempi.»
MM