Info Conseil
Communiqué n° 605 de 18 novembre 2015
Interpellanza sui nuovi orari dei medici
Seduta consiliare del 18 novembre 2015
Il gruppo ALPE, nella seduta consiliare del 18 novembre 2015, ha posto l'attenzione sulla riorganizzazione del lavoro dei reparti ospedalieri e del servizio sanitario a seguito dell'entrata in vigore dei nuovi orari per i medici e i dirigenti sanitari.
In particolare, la Consigliera Patrizia Morelli ha spiegato: «Dal 25 novembre prossimo entreranno in vigore nuovi orari e nuove pause obbligatorie per i medici e i dirigenti sanitari, conformemente ad una normativa europea. Visto che anche la nostra USL deve provvedere a questa riorganizzazione, ci chiediamo come si intenda procedere; quali sono stati gli indirizzi di priorità; se verranno soppressi o ridotti dei servizi e quali saranno le conseguenze per i cittadini; se vi saranno carenze di personale e come si pensa di sopperirvi. La norma ha un suo fondamento perché la fatica accumulata dopo tante ore di lavoro può causare disattenzione, con conseguenze anche molto gravi: è però ugualmente vero che l'applicazione costituisce un grosso problema per le aziende sanitarie. In sintesi, la preoccupazione sull'argomento è grande.»
L'Assessore alla sanità, Antonio Fosson, ha evidenziato: «Il rispetto stringente di questa norma europea creerà problemi soprattutto per gli ospedali piccoli. Gli errori medici salgono quando interviene la stanchezza: il presupposto legislativo è corretto, ma prevede grandi impatti sulla nostra realtà. I turni di lavoro non potranno essere superiori alle 12 ore: pensiamo ai disagi per i servizi del 118. L'orario massimo settimanale non potrà essere superiore alle 48 ore, mentre il riposo minimo tra un turno e l'altro sarà di 11 ore, comportando problemi per la reperibilità. Sarà quindi necessaria una riorganizzazione. La legge statale che recepisce questa norma prevede deroghe a seguito di una contrattazione collettiva, che è in corso proprio oggi: è questa l'unica strada per poter modificare questi obblighi. Ci si è mossi tardi perché il confronto che si è già svolto tra Ministro e Sindacati non è andato a buon fine. Lo spazio politico è talmente esiguo che non è nemmeno all'ordine del giorno delle riunioni degli Assessorati della sanità. Il Direttore generale della nostra USL sta effettuando incontri per mettere in atto questa riorganizzazione, per la quale la priorità è l'emergenza. L'assunzione di personale è una possibilità sempre più presa in considerazione. Le grandi regioni accorperanno gli ospedali. Il sistema Valle d'Aosta è performante, ma questo cambiamento radicale comporterà problemi, anche perché, pur prevedendo accordi interregionali, la struttura a noi più vicina è comunque Ivrea.»
La Consigliera Morelli ha replicato: «Le professionalità vanno valorizzate al massimo, ma oggi è con questa norma che dobbiamo fare i conti, e dovremo farcene carico come hanno fatto altri paesi europei. Ci aspettavamo una risposta più puntuale ai nostri quesiti, perché la questione è nota dal 2003, la legge è stata approvata già lo scorso anno e l'entrata in vigore è molto ravvicinata. Dobbiamo fare di necessità virtù, cogliendo questo obbligo di adeguamento come stimolo per una riorganizzazione delle nostre strutture tanto auspicata e non più procrastinabile. Siamo certi che una revisione del sistema potrebbe produrre dei risparmi. In una situazione come la nostra potremmo trovare le risposte adeguate in tempi più ragionevoli, non avremmo dovuto arrivare all'ultimo momento a sperare in una soluzione all'italiana.»
MM