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Communiqué n° 573 de 5 novembre 2015

Respinta una mozione sui contributi per i tetti in lose

Seduta consiliare del 5 novembre 2015

Nella seduta consiliare del 5 novembre 2015, il Consiglio ha discusso una mozione dei gruppi Alpe e UVP riguardante i contributi a favore della copertura dei tetti in lose.

Il testo, che è stato respinto con 20 voti contrari (UV, SA, PD-SVdA) e 13 a favore (UVP, Alpe, M5S), intendeva impegnare la Giunta regionale a valutare, in sede di finanziaria 2016, «la possibilità di erogare i contributi forfettari in conto capitale ai beneficiari che avevano ultimato i lavori precedentemente al 4 ottobre 2013, data in cui è stata approvata una delibera di sospensione delle domande di contributo per la costruzione e ricostruzione di tetti in lose, e che sono stati esclusi dagli aiuti per una mera questione temporale imposta dalla delibera di Giunta e non sui requisiti oggettivi stabiliti dalla legge regionale 13/2007 secondo la quale i termini erano fissati a dicembre di ogni anno.»

La Consigliera Chantal Certan (Alpe) ha illustrato l'iniziativa: «A seguito della sospensione della ricezione delle domande di contributo per la costruzione e la ricostruzione di tetti in lose determinata da una delibera di Giunta del 4 ottobre 2013, è stata rideterminata la misura unitaria effettiva concedibile del contributo per l'anno 2013. Tenuto conto che molti richiedenti avevano l’obbligo di costruzione o ricostruzione del tetto in lose imposto dalla Sovraintendenza ai beni culturali e che dal 4 ottobre al 31 dicembre 2013 sono state presentate 47 richieste di contributo per lavori terminati precedentemente alla data del 4 ottobre, come dichiarato dal Comune di appartenenza stesso, vorremmo che la Regione si facesse carico della possibilità di erogare i contributi a questi beneficiari che sono stati esclusi dagli aiuti e discriminati per una questione temporale, ma che avevano gli stessi requisiti degli altri. Noi riteniamo che il valore storico-culturale e architettonico dei tetti in lose della tradizione valdostana sia da salvaguardare e per questo chiediamo uno sforzo alla maggioranza regionale, pur comprendendo le difficoltà del momento

Il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin ha aggiunto: «In Commissione abbiamo affrontato le conseguenze del fatto che non vi era più l'obbligatorietà della costruzione dei tetti in lose in alcune zone: oggi la situazione è a macchia di leopardo. Vorremmo capire dalla Giunta se vi è la volontà di rivedere questa legge, perché se i tetti in lose sono valorizzati per quello che rappresentano dal punto di vista storico e paesaggistico sono un valore aggiunto e non una spesa. È una bellezza della Valle avere la copertura in lose, noi vorremmo che si continuasse ad avere questa prerogativa che è tutta valdostana

L'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, ha risposto che «se si vuole mettere sotto stress un bilancio che ha già delle difficoltà, basta aggiungere delle passività come quelle richieste dalla mozione. La sospensione di questi contributi veniva poi confermata dall'articolo 12 della legge 13/2013: una legge che sanciva la fine dell'indennizzo regionale per sostenere i costi della copertura in lose. La motivazione per cui si sono sospesi i contributi a fondo perduto era perché sono venute a mancare le risorse economiche per sostenere questo tipo di contributi. È stata una svolta: dopo quella data, gli uffici non hanno più ritirato le domande, ma hanno censito le domande, che sono 47 come detto dalla collega Certan. A fine 2014, invece, sono state liquidate le 303 domande risultate regolari, in misura inferiore al passato e con una ricerca di risorse piuttosto impegnativa. Non è quindi possibile accogliere questa mozione, perché questi contributi sono stati trattati come gli altri contributi a fondo perso. Se lo facessimo andremmo a creare una discriminazione nei confronti di altri settori. Rispondendo, invece, al Consigliere Gerandin, siamo disponibili a fare degli approfondimenti per rivedere la legge

La Consigliera Certan ha quindi replicato: «La mozione aveva un valore anche sociale, in un momento in cui ci preoccupiamo tanto per le difficoltà in tutti i settori. L'Assessore ci prega di non creare uno stress al bilancio, ma nessuno della maggioranza si è preoccupato di creare uno stress alle famiglie che hanno investito dei soldi, si aspettavano quel contributo e non hanno ricevuto nulla. È un peccato che si discriminino così i cittadini

SC