Info Conseil
Communiqué n° 539 de 21 octobre 2015
Respinta una mozione sull'accordo con il Piemonte sui percorsi assistenziali sanitari
Riunione del Consiglio del 21 ottobre 2015
Continuando a dibattere le mozioni, il Consiglio Valle, nella seduta del 21 ottobre 2015, ha esaminato una mozione presentata dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste e Alpe in merito all'accordo di collaborazione tra la Regione Piemonte e la Regione Valle d'Aosta per la gestione dei percorsi assistenziali, con particolare riguardo allo spostamento della centrale unica di soccorso.
Il testo, così come emendato in Aula su proposta dei proponenti a seguito della discussione, è stato respinto con 21 astenuti (UV, SA e PD-SVdA) e 14 voti favorevoli (UVP, Alpe e M5S) ed era volto a impegnare la Giunta regionale a riferire alla competente Commissione consiliare in merito agli indirizzi politici e le future strategie di cooperazione interregionale in materia di servizi sanitari.
«I contenuti di questo documento – ha specificato nell'illustrazione Nello Fabbri (UVP) –, oltre allo spostamento della centrale unica di soccorso a Grugliasco, contemplano anche altre rilevanti scelte strategiche a livello sanitario (costituzione di reti di assistenza ospedaliera e interaziendali tra Regioni Piemonte e Valle d'Aosta): la portata di questa bozza è dirompente per la sanità valdostana, i contenuti necessitano di opportuna valutazione politica da parte degli organismi consiliari preposti. Si tratta di decisioni che non possono essere prese da pochi e in segreto, evitiamo le marce indietro a furor di popolo ma confrontiamoci per trovare, se possibile, un indirizzo comune su un progetto di prospettiva a salvaguardia del nostro sistema sanitario.»
La Consigliera Chantal Certan (Alpe) ha osservato: «Sulla centrale unica di soccorso la posizione di Alpe è sempre stata chiara: non crediamo che lo spostamento in Piemonte risolverebbe il problema economico. Ora questa ipotesi è stata scongiurata, ma con questa mozione chiediamo che vengano esplicitate le strategie che la maggioranza vuole attuare con le Regioni limitrofe. Non potete continuare a rimpallarvi le responsabilità su questa bozza di accordo, che peraltro, cito quanto scritto sulla bozza di delibera, "avrebbe dovuto essere approvata al più presto dalla Giunta" senza avere a monte un indirizzo politico. Le idee erano poche e confuse, ora siete ritornati sui vostri passi. Concordiamo sull'esigenza di ottimizzare il servizio di soccorso, siamo anche d'accordo ad andare oltre, aggiornando i numeri di chiamata a livello nazionale ed europeo. Più o meno un anno fa, con una mozione approvata da questo Consiglio, avevamo proposto la creazione di un tavolo tra i responsabili delle strutture che si occupano di emergenza e soccorso (in particolare Vigili del fuoco professionisti e volontari): si potrebbe allargare questo gruppo e coordinarsi meglio per un funzionamento più efficace. Parlando di concertazione intendiamo metodi nuovi, per ottenere migliori risultati e in questo caso significa mettere a sistema tutte le varie componenti del soccorso. Non vogliamo più le foglie morte al vento e i rimpalli di responsabilità non ci interessano.»
Le Président de la Region, Augusto Rollandin, a affirmé : «Nous insistons sur l'exigence de maintenir des rapports très étroits avec l'organisation sanitaire du Piémont. On continuera à travailler pour trouver des accords de plus en plus importants. Pour ce qui est du numéro unique 112, je rappelle qu'il s'agit d'une obligation, et qu'on n'a pas pu l'activer à cause du fait qu'il est utilisé par une Force de Police. Le débat sur ces thèmes est donc ouvert, mais je tiens à préciser que nous sommes en train de discuter d'un document de travail qui aurait dû être maintenu réservé; malheureusement il a été rendu public et il fait objet de discussion. Cette ébauche ne contient pas d'orientations politiques, qui sont présentes seulement au moment de la présentation d'une proposition de délibération. Je confirme notre disponibilité à nous confronter en Commission au moment utile. Compte tenu de ses contenus, je demande de retirer la motion, en réitérant l'engagement de parler au sein de la Commission compétente des adresses politiques.»
Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha replicato: «Ciò che mettiamo in discussione è il fatto che ci sia un documento tecnico senza mandato politico, che presupponeva l'approvazione da parte della Giunta entro due settimane. Chiediamo semplicemente di conoscere la direzione che avete preso e gli obiettivi che volete perseguire. Manteniamo la mozione per sapere se esiste un mandato politico.»
Il Consigliere Nello Fabbri ha allora proposto di modificare il tempo dell'impegnativa della mozione «by passando la bozza pietra di scandalo ma concentrandoci sugli indirizzi politici e le strategie per il futuro.»
La Consigliera Certan ha voluto precisare: «La minoranza non ha documenti da elargire, sono quelli riservati della maggioranza a perdere la riservatezza, non certo quelli della minoranza che sono trasparenti da subito. È comunque un aspetto che fa riflettere sulla conflittualità all'interno della maggioranza stessa in questo caso.»
Il Presidente Rollandin, considerata la modifica apportata al testo della mozione, ha infine annunciato l'astensione della maggioranza.
MM