Info Conseil

Communiqué n° 536 de 20 octobre 2015

Ritirata una mozione sui servizi residenziali e domiciliari per anziani

Riunione del Consiglio del 20 ottobre 2015

In chiusura della prima giornata di lavori del Consiglio del 20 ottobre 2015, i gruppi Alpe e Union Valdôtaine Progressiste hanno ritirato una mozione sui servizi residenziali e domiciliari per persone anziane.

L'iniziativa era volta a revocare la proposta di deliberazione della Giunta regionale sulle modalità di contribuzione degli utenti, mantenendo per il 2016 l'indicatore regionale IRSEE per l'accesso al servizio residenziale di microcomunità e impegnava anche l'Assessore alla sanità a mettere in atto un'attività di analisi comparata tendente a individuare i parametri ISEE più idonei e equi, al fine di garantire la sostenibilità della spesa da parte delle famiglie.

La Consigliera di Alpe Patrizia Morelli, nel presentare l'iniziativa, ha evidenziato: «Questa proposta di delibera non può che allarmare utenti e familiari: per le contribuzioni degli utenti per l'accesso alle microcomunità è previsto un aumento spropositato, in particolare per la fascia in cui la quota di contribuzione giornaliera massima passa da 80 a 115 euro. Non va poi dimenticata la difficoltà di valutare anticipatamente il reale impatto del nuovo indicatore ISEE sulla determinazione delle quote contributive, evocata dall'Assessore alla sanità a giustificazione dei nuovi importi, che sembrano penalizzare in particolare le famiglie valdostane che detengono immobili rurali di reddito ridotto. Noi temiamo che queste rette così alte possano produrre l'abbandono di queste strutture, mentre la sostenibilità di un welfare come il nostro è a larga misura basato su quelle fasce che possono pagare di più: bisogna quindi trovare un equilibrio tra la sostenibilità del sistema e la sostenibilità di queste fasce. Chiediamo pertanto alla Giunta di revocare la proposta di delibera e di fare un'analisi al fine di individuare parametri che garantiscano le famiglie.»

Per il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri, «questa mozione va nell'ottica di condividere queste importanti decisioni, che incidono direttamente sui cittadini. Vogliamo anche veicolare il messaggio che i cittadini non sono abbandonati. Invitiamo il Governo a considerare con estrema ponderatezza questi temi tanto delicati, condividendone i diversi aspetti con il Consiglio regionale. Dobbiamo fare in modo che i servizi vengano usufruiti dalle persone che possono sostenerli; non si possono taglieggiare i cittadini, rendendo insostenibile il sistema. Siamo coscienti delle attuali difficoltà e che sia necessaria una revisione, ma è proprio per questo che chiediamo di non procedere con dei blitz per poi tornare sui propri passi. È molto più opportuna una condivisione.»

Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo: «Asili nido e servizi agli anziani sono due punti che toccano concretamente le famiglie, le quali non saranno più in grado di sostenere costi come quelli proposti dalla Giunta. Con questi provvedimenti andiamo a creare una sorta di "mercato nero" degli anziani: chi potrà permetterselo assumerà una badante, mentre chi non avrà le possibilità cercherà chi lavora in nero. La mozione chiede una riflessione ulteriore, andando a cercare le risorse nelle pieghe degli sprechi dell'amministrazione. Diversamente sarebbe un segnale negativo e un arretramento rispetto a quanto fatto in passato.»

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha replicato: «È un problema di sostenibilità, resta fermo il desiderio di non mandare a casa i nostri anziani. Per mantenere in piedi il sistema bisognava fare già qualcosa prima; ora va riorganizzato e grandi proposte sinora non ne abbiamo avute. La bozza di delibera in questione è stata esaminata attentamente, non è stata approvata dalla Giunta. Siccome l'ISEE è in fase sperimentale, era ben difficile fare previsioni. A giugno e luglio i dati indicavano una diminuzione delle entrate: eravamo quindi di fronte ad una grande emergenza, il nostro timore era che il sistema crollasse e dovevamo controbilanciare. I dati di fine settembre sono andati invece in controtendenza, l'emergenza è rientrata. L'aumento di contribuzione per il nuovo ISEE è anche dovuto ad una maggiore contribuzione dei figli, tanto che chi ha ancora il vecchio IRSEE valido non ha presentato ISEE. Il sistema costa troppo ma bisogna far qualcosa per far diminuire i costi. La delibera, avendo dati diversi e non precisi, è stata sospesa, ma il guaio è che fra qualche mese l'emergenza riemergerà. Le tariffe non sono un problema, perché non riusciranno mai a compensare i costi. Il nostro sistema è fuori dal mercato, ma non vogliamo che i nostri anziani si rivolgano al privato. Nel 2014 abbiamo fissato il costo ottimale, che tra l'altro ha fissato i numeri degli utenti, ma il privato è ancora più vantaggioso. Ribadisco la mia disponibilità a venire in Commissione e spero di ricevere proposte. Le Regioni a Statuto speciale non possono giuridicamente avere un indicatore diverso da quello dello Stato e sono il primo a dispiacermene, preferirei che si potesse mantenere il nostro IRSEE. A livello regionale possiamo comunque fare qualcosa sull'ISEE, possiamo stabilire le soglie. La questione è molto complessa e la mozione non può essere accettata

La Consigliera di Alpe Patrizia Morelli, nel prendere atto che la proposta di delibera ricomincerà il suo iter, passando per la Commissione consiliare competente, ha rilevato: «Tutto questo avrebbe potuto essere evitato se il percorso fosse stato condiviso: contestiamo il metodo che toglie credibilità non soltanto alla Giunta ma all'intero Consiglio. Prendiamo atto e ritiriamo la mozione

I lavori riprenderanno domani, mercoledì 21 ottobre, alle ore 9.00.

SC-MM