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Communiqué n° 530 de 20 octobre 2015

Interpellanza sul servizio di trasporto per disabili

Seduta consiliare del 20 ottobre 2015

Con un'interpellanza posta nella seduta consiliare del 20 ottobre 2015, il gruppo Alpe ha sollevato il tema della fruizione del servizio di trasporto per disabili, alla luce delle nuove disposizioni stabilite dalla Giunta regionale lo scorso mese di settembre.

In particolare, il Consigliere Alberto Bertin, ha voluto sapere «il numero complessivo di trasporti effettuati annualmente negli ultimi cinque anni suddiviso a seconda del servizio erogato, nonché quali siano i risultati attesi dalla delibera recentemente approvata, le risultanze del gruppo di lavoro sull'argomento e gli intendimenti del Governo regionale

L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha risposto: «I dati in nostro possesso in base alla nuova rilevazione adottata partono da ottobre 2011. Prendendo in esame il 2014, i viaggi effettuati si aggirano sui 100 mila all'anno, con una ripartizione importante: i Centri educativi assistenziali (Cea) hanno effettuato 22 mila passaggi, i centri 24 mila; 8800 sono stati i viaggi per cicli di cura, 13.200 per lavoro, 6.000 viaggi personali, 15.500 per la scuola, 4.000 per visite mediche. Il numero di utenti cresce, è di quasi 800 persone. L'obiettivo che si era prefissato il gruppo di lavoro composto dai servizi degli Assessorati al turismo, alla sanità e all'istruzione era di continuare ad assicurare un servizio di cui siamo orgogliosi e che non esiste in nessuna altra regione italiana. Il problema riguarda la contribuzione. Il ragionamento fatto al riguardo porta la contribuzione annua per le fasce di Isee sociale più elevate a poco più di 600 euro (un abbonamento di cinquanta euro mensili). Per le fasce di Isee più basse la contribuzione è di settanta euro all'anno (6-7 euro mensili). Per arrivare all'approvazione della nuova delibera abbiamo incontrato per la prima volta le Associazioni di categoria e i Sindacati a giugno 2015; successivamente abbiamo svolto altre riunioni, anche recependo le modifiche che ci sono state suggerite e sottolineando sempre che la delibera sarebbe stata oggetto di attento monitoraggio. In questo senso, probabilmente saranno apportati correttivi per chi utilizza sporadicamente questo servizio. La contribuzione alla prestazione pubblica è rapportata all'Isee; sulla disabilità non si discute, ma comunque ci sono gradualità nella contribuzione.»

Il Consigliere Bertin ha replicato: «Questo servizio riservato ai disabili è stato istituito in ragione dell'impossibilità di rendere accessibili i servizi pubblici di trasporto a tutti e di garantire pertanto a tutti, disabili compresi, il diritto alla mobilità. Si trattava, nell'intenzione, di una fase transitoria, volta all'adeguamento dei trasporti pubblici alle esigenze di tutti. Questo in teoria: in pratica non si è mai adeguato nulla e questo servizio è l'unico disponibile per disabili. Ora, non vorrei che si riducesse notevolmente il servizio di trasporto ad hoc, perché non ci sono più soldi: sarebbe inaccettabile. L'alternativa è la segregazione. Si tratta di civiltà, su certi principi non si può tornare indietro. Addirittura il Consiglio nel 2010 ha aderito alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Questa nuova delibera triplica quasi i costi di adesione al servizio per gli utenti. Il costo è scollegato dall'utilizzo: lo si usi tanto o poco, il prezzo è lo stesso. E' necessario riflettere e rivedere la questione. È un dossier da affrontare seriamente nella sua complessità

MM