Info Conseil

Communiqué n° 501 de 7 octobre 2015

Interpellanze sulle risorse finanziarie della Regione

Riunione del Consiglio del 7 ottobre 2015

Nella seduta consiliare del 7 ottobre 2015, l’Union Valdôtaine Progressiste e Alpe hanno posto congiuntamente due interpellanze riguardanti le risorse finanziarie della Regione.

Il Consigliere Elso Gerandin (UVP) si è focalizzato sui contenuti dell'accordo tra il Ministro delle finanze e la Regione siglato a luglio 2015 e in particolare sul punto che definisce i rapporti finanziari pendenti. Inoltre ha fatto riferimento alle ripercussioni che avrà sul bilancio regionale a seguito della sentenza della Corte costituzionale 31/2015 sulla legge del 2014 della Regione Sardegna che ha stabilito che le Regioni non abbiano titolo a incamerare l'accisa su prodotti realizzati o importati, ma non immessi in consumo sul proprio territorio.

«Vogliamo conoscere l'ammontare della cifra, per il periodo 2011/2014, da regolare con lo Stato in via definitiva con successivo e separato accordo e come il Governo regionale intenda compensare e porre rimedio a molto probabili minori trasferimenti dello Stato, a fronte di risorse finanziarie già contabilizzate in entrata e già impegnate sui vari bilanci regionali», ha evidenziato il Consigliere Gerandin.

«Abbiamo apprezzato che il Presidente della Regione e l'Assessore alle finanze si siano confrontati ieri in Commissione – ha osservato il Capogruppo di Alpe Albert Chatrian –, ma dispiace che alle puntuali domande poste non vi siano state risposte salvo poi darle alla stampa: abbiamo così appreso che ci saranno una trentina di milioni di euro in meno per quanto riguarda l'Irpef. Rispetto ad altre Regioni a Statuto speciale, la Valle d'Aosta sta partecipando in maniera pesante e violenta: per il 2014, ha compartecipato con lo Stato per il risanamento della spesa pubblica con la somma di ben 236 milioni di euro, mentre per il 2016 la cifra sarà di 243 milioni. Ci chiediamo allora quali azioni siano state intraprese, quali geniali accordi siano stati fatti e quali gli intendimenti futuri nei rapporti con lo Stato, considerato che sussiste il rischio di non riuscire a confezionare il bilancio 2016, compromettendo la tenuta del sistema valdostano

L'Assessore al bilancio, Ego Perron, ha risposto: «L'ammontare della compensazione della perdita di gettito subìta dalla Regione nella determinazione delle accise per effetto dell'interpretazione della sentenza della Corte costituzionale, riferita al periodo 2011-2014, è in corso di determinazione da parte degli uffici della Ragioneria dello Stato. La Regione ha accertato l'importo dei versamenti formalmente comunicati dall'Agenzia delle Entrate per un importo di 570 milioni di euro per il quadriennio 2011-2014. Di questi, una parte, che non è ancora determinata, sarà riconosciuta alla Regione con le normali modalità di devoluzione dei saldi delle imposte compartecipate, per l'importo corrispondente delle accise sull'immesso in consumo. Questo importo non è ancora stato comunicato alla Regione. La differenza tra quanto accertato dalla Regione e quanto verrà riconosciuto d'ufficio sulla base dell'immesso in consumo costituirà la cifra che sarà oggetto di accordo successivo, recependo l'accordo siglato a luglio 2015. Non si porrà il problema di compensare minori trasferimenti dello Stato, ma dovrà essere riconosciuta l'intera differenza tra le accise versate e quelle immesse in consumo. L'accordo stabilirà le modalità e i tempi di erogazione delle risorse. Quindi non ci saranno impatti dal punto di vista contabile, ma condizionerà l'ammontare delle erogazioni di cassa per i prossimi anni che dovranno essere effettuate dallo Stato a favore della Regione

Rispondendo alla questione della partecipazione al risanamento dei conti pubblici da parte della Regione, l'Assessore ha detto: «Non c'è ancora un quadro certo delle risorse: vorrei precisare che il lavoro di composizione del nuovo bilancio è concentrato nella ricerca dell'equilibrio tra le previsioni di entrate e le autorizzazioni di spesa. La ricerca del pareggio di bilancio prevede che le spese autorizzate per il 2016 non eccedano la previsione di entrata. Quindi la previsione di entrata è in corso di definizione. Il processo di formazione è simile a quello degli anni scorsi e non è caratterizzato da condizioni di maggiore incertezza. Quest'anno abbiamo anticipato i tempi, al fine di avviare un confronto

L'Assessore ha poi confermato che «il contributo pesante al risanamento della finanza pubblica per il 2016 regionale è quantificato in 243 milioni di euro. Riguardo all'accordo di luglio, questo riconosce i crediti regionali che derivano dalle iscrizioni delle accise per il periodo 2011-2014 e rimanda ad una fase successiva la definizione dei tempi e delle modalità di erogazione. Il Presidente ha richiesto al Ministero dell'economia di porre in essere, con urgenza, ogni adempimento utile alla definizione dei rapporti finanziari pendenti. Ribadisco che la definizione dell'accordo non avrà alcun impatto sulla previsione del bilancio 2016. Considero positivo il giudizio sugli esiti dell'accordo di luglio, senza il quale dal 2016, con l'entrata in vigore delle regole per l'armonizzazione dei bilanci, sarebbe stato necessario prevedere le modalità tecniche conseguenti all'eliminazione dei residui attivi iscritti nei rendiconti

Nella replica, il Consigliere Gerandin si è rallegrato delle certezze dell'Assessore, «ma noi ci limitiamo ad osservare che lo Stato non è mai stato un grande pagatore, basta vedere i crediti che vanta la Regione nei suoi confronti. Le prospettive di uno Stato che sia munifico e che trovi nelle pieghe del bilancio delle risorse da trasferire alla Valle d'Aosta, ci trova fortemente dubbiosi. Se sarà così, saremo i primi a compiacercene. Oggi, la disponibilità di cassa della Regione sta precipitando e manderemo in difficoltà i nostri Comuni. In questo dibattito, manca poi un terzo interlocutore, che sono i parlamentari valdostani: dove erano nel 2013 quando Trento e Bolzano hanno cestinato gli accordi sul federalismo fiscale, quando rinegoziavano con lo Stato gli accordi sulla fiscalità? Quando mancano i numeri e le idee, sarebbe sufficiente sfruttare le idee di altri

Il Capogruppo Chatrian ha aggiunto: «l'accordo con Berlusconi era per la maggioranza "il miglior accordo" che si potesse portare a casa: la storia di questi ultimi cinque anni ci ha detto il contrario. I nostri cugini di Bolzano lo hanno riscritto due volte, assumendosi anche nuove competenze. Noi francamente speriamo che l'Assessore abbia ragione sull'accordo del 21 luglio 2015, lo speriamo per i valdostani che sia effettivamente positivo. Sulla compartecipazione della Regione valdostana al risanamento dello Stato sarebbe opportuno aprire un dibattito politico, perché noi siamo usati da fanalino di coda delle Regioni, i più penalizzati: sollecitiamo i Parlamentari ad essere quella cinghia di raccordo con quest'Aula consiliare. Il bilancio è la partita più delicata che giochiamo nei rapporti con lo Stato, ma dobbiamo essere onesti con i valdostani

SC