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Communiqué n° 430 de 30 juillet 2015

Respinta una risoluzione per la sostituzione dell'intera dirigenza di CVA

Adunanza del Consiglio del 29 e 30 luglio 2015: conclusi i lavori

In chiusura dei lavori dell'adunanza consiliare del 29 e 30 luglio 2015, il Consiglio regionale ha respinto, con 19 voti contrari (UV, SA e PD-SVdA) e 14 a favore, una risoluzione depositata in Aula dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Movimento 5 Stelle sulla dirigenza della CVA-Compagnia Valdostana delle Acque, la società partecipata indirettamente dalla Regione autonoma Valle d’Aosta per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

L'iniziativa intendeva impegnare la Giunta regionale a sostituire l'intera dirigenza di CVA, «a causa delle scelte strategiche societarie, palesemente errate, che hanno portato ad un crollo senza precedenti degli utili per il gruppo.»

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha evidenziato che «in risposta ad una nostra interpellanza, il Presidente Rollandin ammetteva che in via prudenziale, per la copertura di rischi potenziali, venivano accantonati 51,4 milioni di euro per una controversia sulle accise, affermazione poi confermata dal Presidente di CVA Trisoldi che dava per acquisito il fatto che ci sarà l'esborso di questi 51,4 milioni per il mancato pagamento di accise. In questi ultimi tempi, le decisioni tecniche e amministrative della dirigenza – pensiamo anche all'acquisto di giranti cinesi non performanti o l'acquisizione di un mega parco eolico – stanno portando ad un veloce e inesorabile tracollo finanziario. CVA è stato un fiore all'occhiello della Valle d'Aosta, chiediamo quindi al Presidente Rollandin di rivedere le sue decisioni in merito alla dirigenza di questa società. Ci sono troppe anomalie e non vorremmo che si arrivasse alla situazione del Casinò.»

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha aggiunto: «In seconda Commissione avevo chiesto alla dirigenza di poter avere una serie di informazioni, ma non le abbiamo ottenute. Come al solito, i Consiglieri regionali non valgono nulla, non hanno notizie. Non è di certo un comportamento corretto da parte di questa dirigenza.»

Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, ha poi osservato: «La dirigenza della CVA dichiara la propria buona fede, ma la nostra proposta espressa in questa nostra risoluzione va nella direzione di chiarire le responsabilità in merito a scelte palesemente errate. Teniamo conto che stiamo parlando di 51 milioni di euro, una cifra decisamente considerevole che corriamo il rischio di perdere.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha replicato: «Parliamo di una società che ha avuto margini di guadagno molto alti, che ha gestito con competenza le società idroelettriche affidate. Il margine operativo positivo alla fine del 2014 era di 103 milioni. La sentenza che ha riguardato la Regione Sardegna ha cambiato l'accordo sulle accise e ha coinvolto tutte le Regioni a Statuto speciale. L'aver messo a riserva 51 milioni di euro è stato prudenziale, ma non si può dire per questo che la dirigenza di CVA sia da sostituire. Non si può accomunare la gestione di questa società con altre: non abbiamo dubbi sull'attuale dirigenza e per questo non accettiamo questa risoluzione.»

Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, ha risposto: «Intendiamo mantenere questa risoluzione perché riteniamo che vada fatta luce su questo ambito. In Commissione abbiamo trattato dell'acquisto parco eolico in provincia di Foggia e a nostro avviso le zone d'ombra sono parecchie, ci fanno preoccupare. E, nella fattispecie, la comunità valdostana deve sapere che è sempre più probabile che 51 milioni saranno smarriti.»

Il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin ha aggiunto che «si spera che il percorso della dirigenza sia stato corretto. Anche se non ci saranno sanzioni, c'è da sottolineare che non avendo pagato le accise nell'anno di competenza, i pagamenti saranno introitati dallo Stato e non dalla Regione, come invece sarebbe avvenuto se fossero state pagate nell'anno giusto. La Regione quindi avrà subito un danno dal punto di vista economico. Secondo noi, la Regione dovrà avviare un'azione di responsabilità.»

Il Consiglio tornerà a riunirsi mercoledì 23 e giovedì 24 settembre 2015.



SC-MM