Info Conseil
Communiqué n° 413 de 29 juillet 2015
Interpellanza sulla tratta ferroviaria Aosta-Torino
Riunione consiliare del 29 luglio 2015
La situazione della tratta ferroviaria Aosta-Torino è tornata in discussione nell'Aula consiliare il 29 luglio 2015 con un'interpellanza presentata congiuntamente dai gruppi UVP e Alpe.
Ripercorso l'iter dell'entrata in funzione del passante ferroviario di Torino, che ha vietato l'accesso dei treni a trazione diesel, come il "Minuetto" acquistato dalla Regione Valle d'Aosta, alla stazione di Porta Susa e ribadito «l'intollerabile disagio e il danno subìto dall'utenza valdostana a partire dal dicembre 2010 senza che RFI sia intervenuta in alcun modo per il ripristino della situazione precedente», il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha voluto conoscere nel dettaglio gli atti amministrativi adottati, le risposte ottenute da RFI «e quali siano le azioni che il Governo regionale intende intraprendere per difendere gli interessi della Valle d'Aosta in questa vicenda.»
L'Assessore ai trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha evidenziato che «a causa anche di un intervento della Magistratura, la scelta che ha portato a questa situazione non è stata discrezionale di Trenitalia e RFI, ma obbligata perché i parametri e le condizioni di sicurezza parevano non essere rispettati. Le posizioni di tutti noi in questo Consiglio sono in sintonia: difendere gli interessi della Regione. Non avendo ancora definito il trasferimento delle competenze in materia di ferrovia, la Regione non ha adottato atti amministrativi perché non competente; abbiamo, invece, svolto un'azione istituzionale e politica vigorosa, che prosegue anche con l'ausilio dei parlamentari valdostani al fine di arrivare all'applicazione della norma di attuazione del 2010 che ha previsto il trasferimento delle competenze dallo Stato alla Regione. Sottolineo, a questo proposito, che l'accordo finanziario tra lo Stato e la Regione inserito nel dl enti territoriali approvato ieri dal Senato ci consentirà di essere più forti perché darà certezza ai fondi necessari per l'assunzione degli oneri del servizio del trasporto ferroviario locale.»
In sede di replica, il Capogruppo Luigi Bertschy ha osservato: «Non si capisce quando l'Assessore vuole fare politica e quando amministrazione: se non ci sono atti amministrativi, perché le lettere sono state firmate da un funzionario dell'Assessorato? Noi abbiamo subìto dei torti, abbiamo speso dei soldi con l'acquisto dei Minuetto: ci sono degli atti che dicono che qualcuno ha sbagliato, quindi qualcuno deve pagare attraverso un'azione di rivalsa della Regione. Noi abbiamo il dovere di tutelare la nostra posizione: il dossier deve essere affrontato in maniera più energica. Non pensavo di avere una risposta così povera di significato da parte dell'Assessore: valuteremo, insieme ai colleghi di Alpe, di proporre delle iniziative in questa adunanza del Consiglio.»
SC