Info Conseil
Communiqué n° 323 de 10 juin 2015
Interpellanza sulla riqualificazione della viabilità della zona est di Aosta
Riunione consiliare del 10 giugno 2015
Con un'interpellanza presentata congiuntamente nel corso della seduta consiliare del 10 giugno 2015, i gruppi Alpe e UVP hanno voluto conoscere le azioni poste in essere per la riqualificazione della viabilità della zona est della città di Aosta a seguito della sentenza del TAR della Valle d'Aosta che ha accolto il ricorso contro il provvedimento di approvazione del progetto esecutivo.
«La Regione inspiegabilmente non si è costituita in giudizio per difendere le scelte operate – ha ricordato il Consigliere di Alpe Fabrizio Roscio –; noi riteniamo che sia necessario procedere a riqualificare questa zona sia dal punto di vista urbanistico, sia per quanto riguarda la messa in sicurezza della viabilità locale e commerciale oltre che di collegamento con l'autostrada A5. Vorremmo quindi capire se la Giunta ritenga che il progetto rivesta ancora una valenza di pubblica utilità nonché se si sia provveduto a regolare le procedure amministrative per consentire la successiva realizzazione dei lavori e se siano previsti ritardi nei tempi di attuazione.»
L'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, ha ricordato che «il provvedimento dell'Anas riguardante l'approvazione del progetto esecutivo e dichiarazione di pubblica utilità dei lavori è stato impugnato innanzi al TAR Valle d’Aosta dalla società Black Oils spa, proprietaria di un compendio immobiliare nel comune di Saint-Christophe, comprendente un albergo e uno spazio verde adibito a “campo pratica golf”. Il TAR, nell’annullare il provvedimento dell’ANAS, non ha messo in discussione la fondatezza della valutazione di pubblica utilità e neppure il procedimento seguito per la procedura espropriativa.»
«Si ritiene – ha aggiungo Baccega – che il progetto di riqualificazione rivesta ancora una valenza di pubblica utilità e si è provveduto a regolare le procedure amministrative per consentire la successiva realizzazione dei lavori. Iniziative da adottarsi sotto il profilo amministrativo consistono essenzialmente nella valutazione delle motivazioni della sentenza e nel procedere ad una revisione degli atti contestati dal TAR già intrapresa da parte di Anas e delle competenti strutture regionali. In attesa di conoscere le determinazioni di Anas in ordine all’eventuale ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza in questione, è in atto un’azione congiunta tra quest’ultima e le strutture regionali a diverso titolo coinvolte al fine di non pregiudicare la riqualificazione dell’area. Dalle verifiche effettuate non si evidenziano possibili costi aggiuntivi a carico della Regione. Tuttavia è prevedibile, a questo punto, che l’opera subirà certamente un ritardo nella sua realizzazione imputabile all’espletamento delle procedure amministrative e legali citate. Allo stesso tempo, però, ad oggi non si rilevano necessità di apportare varianti al progetto.»
Il Consigliere Roscio, nella replica, si è dichiarato in parte soddisfatto perché «le intenzioni politiche vengono mantenute, però ci si chiede perché, riguardo alla parte contestata dal TAR, la Regione non sia andata a difendersi nelle sedi opportune, obbligando ora ad attendere l'espressione del Consiglio di Stato, il che comporterà maggiori spese e ritardi ulteriori che potevano essere evitati. L'opera è necessaria non solo ai centri commerciali, ma per la popolazione che vi transita quotidianamente e che ha bisogno di sicurezza e di maggior vivibilità della zona.»
SC