Info Conseil
Communiqué n° 316 de 10 juin 2015
Interpellanza sui lavoratori occupati nei cantieri forestali
Riunione consiliare del 10 giugno 2015
Il gruppo PD-Sinistra VdA nel corso della seduta consiliare del 10 giugno 2015 è ritornato sulla situazione dei lavoratori occupati nei cantieri forestali.
Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz ha puntualizzato: «A seguito dell'esternalizzazione dei cantieri si sono purtroppo innescati problemi di inoccupazione per persone difficilmente reinseribili nel mondo del lavoro. Anche le cosiddette "clausole sociali" inserite nei disciplinari di appalto si sono rivelate scarsamente utili a fronteggiare le criticità, aggravando ulteriormente la situazione di persone, peraltro storicamente impiegate nel settore, e nuclei familiari che confidavano in tali impieghi quale unica fonte di sostentamento.»
Ha quindi voluto sapere il numero delle persone stabilmente impiegate nella cantieristica forestale prima della esternalizzazione e tuttora operanti nel settore; il totale di lavoratori attuali, la loro distribuzione territoriale e i relativi costi. «Ci chiediamo poi se la diminuzione di risorse abbia ingenerato di riflesso costi su altri capitoli di spesa, ad esempio per sussidi, e se vi sia la volontà di procedere a una progressiva reinternalizzazione dei cantieri forestali, così da ripristinare meccanismi di assunzione e reclutamento che tengano conto anche dell'esperienza maturata nell'ambito della cantieristica prima delle esternalizzazioni.»
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha risposto: «Dal raffronto tra le ultime tre annualità prima dell'esternalizzazione (dal 2008 al 2010) e le tre successive (dal 2012 al 2014), emerge una differenza importante degli occupati stabilmente, passando da 750 impiegati nei cantieri ordinari e straordinari nel 2008, 840 nel 2009 e 830 nel 2010, si passa ai circa 400 complessivi nel periodo 2012-2014. Nel 2011 l'attività era stata svolta dalla Società di servizi, coinvolgendo circa 600 persone. La causa primaria della minore occupazione è determinata dal calo complessivo delle risorse dei bilanci.»
«La Regione per le assunzioni non si avvale di società di intermediazione – ha proseguito l'Assessore Testolin –, ma direttamente attraverso la graduatoria nel 2011, poi rinnovata lo scorso anno. Ad oggi lavoratori sono 50 tramite clausola sociale e 131 per piani straordinari riservati agli over 55 e over 45 anni. A completamento degli affidi dei lavori alle ditte tramite l'esternalizzazione, si conta di assumere ulteriori 65/70 operai, mentre nei piani straordinari in base a preadesioni si prevedono ulteriori 100 assunzioni, arrivando così a circa 120 assunti tramite clausola sociale e 230 con i piani straordinari. Gli interventi sono distribuiti capillarmente sul territorio, con una prevalenza nell'organizzazione dei cantieri in Media e Bassa Valle in quanto sono maggiori le maestranze che vi risiedono e non si va ad incidere sulle spese di trasferimento.»
In merito alla risorse stanziate l'Assessore Testolin ha comunicato: «2 milioni 900 mila euro sono destinati per l'esternalizzazione, che andranno a generare circa 45 interventi puntuali, mentre 2 milioni 600 mila euro sono stanziati per i cantieri straordinari. Dall'analisi dei dati occupazionali, si evince che circa 120 operai non hanno trovato direttamente occupazione tra le nostre maestranze, ma risulta che una buona parte di questi abbia trovato lavoro al di fuori del settore specifico. Grande attenzione è stata prestata agli operai con problematiche fisiche, privilegiandone l'assunzione nei piani straordinari. E' probabile che il calo occupazionale possa aver appesantito i costi della collettività, che però non possono essere quantificati. Questa situazione rappresenta un compromesso spendibile anche per il prossimo futuro, garantendo un avvicinamento all'età pensionabile e un'occasione lavorativa per le ditte esterne. Non escludiamo tuttavia di prendere in considerazione opzioni alternative, che possano mirare anche a un ringiovanimento delle maestranze.»
Il Consigliere Guichardaz nella replica ha invitato «la parte politica ad un ragionamento di sistema: è vero che i capitoli di bilancio sono dedicati a singole attività e settori, ma non va dimenticato che, nel momento in cui viene meno l'impiego di lavoratori, bisogna comunque intervenire con gli adeguati supporti. Non è possibile lasciare persone in condizioni di povertà o di inattività frustrante. Non parliamo di un ammortizzatore sociale, ma di operai che hanno maturato grandi competenze e devono essere occupati, anche perché l'Amministrazione regionale non perda risorse preziose. Proprio per recuperare queste professionalità proponiamo la reinternalizzazione. Su questo aspetto bisogna continuare a vigilare.»
MM