Info Conseil
Communiqué n° 277 de 20 mai 2015
Dibattito sulle comunicazioni del Presidente della Regione
Riunione consiliare del 20 maggio 2015
Le comunicazioni del Presidente della Regione all'Assemblea nel corso della seduta del 20 maggio 2015 hanno dato luogo ad una serie di interventi da parte dei Consiglieri.
Ha preso la parola il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy: «Non accettiamo il fatto che si siano confuse le elezioni con le Istituzioni, come capitato in occasione della visita ad Aosta del Premier Renzi. Noi rappresentiamo le Istituzioni non a titolo personale ma in conseguenza del voto della popolazione. I Capigruppo sono stati avvisati in mattinata di una visita istituzionale al Consiglio Valle che si sarebbe tenuta nel pomeriggio stesso: io per primo ho rinunciato ad appuntamenti elettorali del mio movimento per rispettare questo importante impegno. Giustifico il ritardo legato alle condizioni meteorologiche sfavorevoli, avrei accettato anche il posticipo della cerimonia, se si fosse trattato di una semplice visita di cortesia istituzionale. Il fatto che si sia nascosto sino alla fine che questa visita implicava la firma-annuncio del Patto di stabilità nell'ultimo giorno di campagna elettorale dimostra però come si siano volute utilizzare le Istituzioni a soli fini propagandistici. Questo non è accettabile, perché i cittadini devono essere rispettati indipendentemente dall'appartenenza politica e in Consiglio regionale noi rappresentiamo una parte dei cittadini. Sapere poi che il Presidente Rollandin è venuto a conoscenza solo la sera precedente che questa visita si sarebbe concretizzata con la firma del Patto di stabilità ci allarma ancora di più e la dice lunga sui rapporti tra Regione e Stato.»
Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, commentando le elezioni comunali, ha evidenziato che nei nuovi Consigli comunali «le idee e le capacità degli eletti dovranno fare la differenza. E' stata una campagna elettorale interessante e, visti i dati dell'affluenza alle urne, i valdostani hanno dimostrato di voler scegliere.» Ha poi espresso un forte rammarico «per come la strumentalizzazione politica dell'incontro con il Presidente Renzi sia stata inopportuna. Si è voluto spacciare per visita istituzionale quella che invece era la passerella – legittima beninteso – del Presidente Renzi a un comizio elettorale del suo partito. Con l'ignorare la sede più importante delle Istituzioni valdostane si è scritta una brutta pagina. Non so se il Patto di stabilità sia solo un accordo commerciale per blindare certe pedine nell'Amministrazione regionale, certo rimane la mancanza di rispetto istituzionale.»
Il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin, entrando nel merito del Patto siglato, ha osservato: «Si tratta di una paginetta dove non c'è un timbro, un numero di protocollo e ho dovuto fare una richiesta ai sensi dell'articolo 116 del Regolamento del Consiglio per vedere questo famoso Patto. Una mozione del Consiglio indicava per altro che prima della sua sottoscrizione, l'Assessore alle finanze avrebbe dovuto condividerlo con la Commissione consiliare. Abbiamo siglato un patto per il 2015, ma la prospettiva per il 2016 quale sarà? Capiamo quindi la mancanza di enfasi, è stato solo un grande annuncio elettorale che non porterà a niente.»
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha replicato che «era prevista per la giornata dell'8 maggio una presenza istituzionale del Presidente Renzi. Purtroppo, a causa del maltempo, il Presidente non è riuscito ad arrivare nei tempi previsti, con un ritardo di oltre due ore. Non abbiamo scelto noi di cambiare i programmi: il Presidente Renzi, di questo, si è scusato e ci scusiamo, ma non era assolutamente una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio e dei colleghi Capigruppo. Riguardo al Patto di stabilità avevamo annunciato che l'accordo era stato raggiunto, ma non avevamo inviato nessuna lettera perché non c'era il documento ufficiale. La firma dell'8 maggio è stata quindi la conclusione di questo percorso.»
SC