Info Conseil

Communiqué n° 264 de 6 mai 2015

Interpellanza sulla realizzazione di una galleria a Bard e la riapertura della strada romana delle Gallie

Riunione del Consiglio del 6 maggio 2015

Il gruppo Union Valdôtaine Progressiste, con un'interpellanza discussa durante la riunione del Consiglio del 6 maggio 2015, si è occupato della realizzazione di una galleria a Bard e della riapertura della strada romana delle Gallie.

Nello specifico, il Consigliere Luigi Bertschy, sottolineata l’importanza di trovare una soluzione ai problemi di sicurezza e viabilità della zona, ha ricordato come la chiusura della strada romana ingeneri disagi per i residenti e ricadute economiche negative per il settore turistico della bassa Valle. Ha quindi chiesto notizie in merito allo stato attuale e alle tempistiche previste in ordine all’appaltabilità della galleria di Bard e se vi sia l'intenzione di mettere in atto azioni politico-amministrative per la riapertura dell’antica Strada romana delle Gallie che si sviluppa lungo il percorso della via Francigena. Il Consigliere ha anche ricordato che dell'opportunità di realizzare una galleria si era già parlato in una seduta del giugno 2014 e che in quella occasione, l'Assessore aveva già prospettato l'appaltabilità per il 2015.

L'Assessore alle opere pubbliche ha risposto che la galleria di Bard è inserita nell'Intesa generale quadro sottoscritta tra Governo e Regione nel 2010, poi aggiornata da una Convenzione tra Anas e Regione del 2013 per il cofinanziamento della progettazione preliminare e definitiva dell'intervento prevedendo una partecipazione regionale di 200 mila euro. Al momento, ha detto Baccega, è prevista la realizzazione di una strada extra urbana e secondaria, costituita da un'unica carreggiata a doppio senso di circolazione, e due svincoli di raccordo uno lato Torino e l'altro lato Aosta. Sulla base di quanto riferito da Anas, ad oggi non esistono specifiche fonti di finanziamento per l'opera, il cui importo è stimato in 93 milioni di euro. L'Assessore ha quindi dichiarato che all'appalto si potrà procedere soltanto quando sarà approvato il contratto di programma quinquennale che garantirà la disponibilità delle risorse finanziarie.

Riguardo, invece, all'area che sottende il tracciato della strada romana di accesso al Forte di Bard, l'Assessore ha evidenziato che, dopo alcuni crolli di massi, questa è stata oggetto di due studi di valutazione che hanno portato alle medesime conclusioni: i fenomeni di crollo hanno una probabilità del 100% di verificarsi sull'intera parete, potendo coinvolgere l'intero tratto dell'antica strada delle Gallie. Sono state quindi individuate diverse ipotesi di intervento di protezione, tutte molto onerose e non risolutive della problematica, che hanno portato a valutare l'opzione più radicale di realizzazione della galleria prevista dall'Anas, con la possibilità di accesso anche all'abitato di Bard. Le risorse, ha concluso l'Assessore, sono poche e per garantire la piena fruibilità della strada romana si devono realizzare interventi troppo onerosi che al momento non si possono affrontare.

Il Capogruppo dell'UVP nella replica ha evidenziato che, mentre lo scorso anno, si pensava ancora di appaltare i lavori entro il 2015, oggi si è ben distanti dal risolvere il problema della sicurezza, del forte disagio per gli abitanti della bassa Valle e dell'apertura della via Francigena. È vero che le risorse finanziarie sono ridotte, ha aggiunto, ma oggi lungo la via Francigena, in quella zona, non vi è un passaggio pedonale e questo comporta un danno di immagine al turismo. Ha quindi sollecitato l'Assessore a riprendere in mano questo dossier perché la strada romana è un patrimonio culturale importante per tutta la regione e non occuparsene è un grave errore. Per Bertschy, si tratta di una zona nevralgica dove vi è la necessità di intervenire, cercando delle soluzioni differenti, coinvolgendo i due comuni. Secondo il Consigliere, la strada merita attenzione sia per l'importanza storico-culturale che riveste, sia per il fatto che, citando un commento di una guida turistica, «è molto più probabile essere investiti da un'auto su questo tratto di strada statale che essere colpiti da un sasso lungo la strada romana delle Gallie». Se questo fosse un tratto di autostrada invece che una strada di duemila anni fa senza ricadute economiche dirette, ha concluso Bertschy, probabilmente oggi sarebbe aperta e percorribile.

SC