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Communiqué n° 255 de 6 mai 2015

Interpellanza sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori dell'Usl

Riunione consiliare del 6 maggio 2015

La sorveglianza sanitaria dei lavoratori nell'ambito dell'Usl della Valle d'Aosta è stata la tematica di un'interpellanza illustrata dal gruppo PD-Sinistra VdA nella seduta consiliare del 6 maggio 2015.

Per il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz l'iniziativa vuole evidenziare l'importanza di un'attenta selezione del personale che opera nell'ambito delle aziende sanitarie, quali gli autisti professionali o volontari delle ambulanze, e della verifica del mantenimento di condizioni psicofisiche ottimali, data la delicatezza delle mansioni svolte. Ha quindi voluto sapere se siano state predisposte linee guida per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori dell'Usl della Valle d'Aosta e per gli operatori che a qualunque titolo operano in convenzione; con quali modalità e cadenze vengono effettuati i controlli finalizzati alla verifica di assenza delle condizioni di alcol e di tossicodipendenza tra gli operatori sanitari e gli autisti. Inoltre, sempre in materia di alcol e tossicodipendenza, quali misure di prevenzione primaria sono adottate per limitare al massimo i pericoli per l'incolumità degli assistiti e degli operatori e se queste sono estese agli enti ed associazioni che operano in convenzione con l'Usl; se anche per gli operatori non assunti direttamente sia prevista una opportuna sorveglianza sanitaria; se, qualora questi controlli e verifiche non fossero previsti, vi sia l'intenzione di provvedere in tempi brevi ad integrare linee guida e protocolli aziendali in tal senso.

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali ha spiegato che la normativa è frammentata, di difficile interpretazione, ma la prevenzione primaria rappresenta una grande arma per prevenire gli incidenti, che peraltro non si sono mai verificati in Valle d'Aosta. Nel nuovo piano sanitario sarà contemplata una nuova strategia, impostata su una maggiore prevenzione. Le norme sono previste da accordi nazionali, mentre le sanzioni sono quelle previste dal codice della strada, che certamente fungono da deterrente. La Regione, ha proseguito l'Assessore, può intervenire con linee integrative, e in effetti nel 2009 la Giunta regionale ha approvato le linee guida regionali per la procedura di verifica dell'assenza di tossicodipendenza che, riprendendo l'accordo Stato-Regione del 2008, hanno tenuto conto della situazione valdostana, cercando di unificare la normativa e correlando i rischi legati all'alcool e tossicodipendenza. Ha quindi precisato che, tra i vari interventi interni adottati, dal 2008 non sono somministrate bevande alcoliche nelle mense e ristoranti convenzionati con l'Usl. Gli accertamenti medici divergono a seconda delle mansioni, ha quindi evidenziato l'Assessore: per gli autisti di ambulanza ad esempio sono previsti controlli sulla dipendenza dall'alcol, ma non per la tossicodipendenza, per cui le verifiche riguardano solo gli autisti in possesso della patente C. A tali regole devono conformarsi tutte le aziende e gli enti che operano in convenzione con l'Usl, mentre i volontari a livello statale non rientrano nella categoria dei "dipendenti". La nostra Regione ha invece affrontato questo problema, attivando un percorso di precisazioni in materia di sicurezza.

L'Assessore ha poi confermato l'attenzione e la sensibilità sull'argomento, precisando che a livello nazionale si sta lavorando a un accordo Stato-Regione per superare in tempi brevi la problematica delle difficoltà interpretative e dell'assenza di un protocollo unico. Ha infine comunicato che lo scorso anno l'Amministrazione regionale ha promosso un gruppo di lavoro sull'analisi dei colpo sonno negli autisti dei Tir che ha fatto emergere dati molto importanti e che il Ministero sta valutando.

Il Consigliere Guichardaz ha replicato, anche citando fatti di cronaca, che il problema è reale, va al di là delle norme, basti pensare al fatto che le bevande alcoliche non sono rimborsate, ma nessuno impedisce che vengano comunque consumate nei ristoranti convenzionati sul territorio. Non si parla di abuso, ma di semplice consumo di alcol o droghe, che può creare grave nocumento. Occorre che l'Usl provveda alla stesura del protocollo e che stringa le maglie del controllo, intendendo la categoria del "personale" in maniera estensiva, perché, secondo il Consigliere, è possibile stabilire un analogo trattamento tra lavoratori e volontari.

MM