Info Conseil

Communiqué n° 164 de 25 mars 2015

Interpellanza sulla dirigenza dell'Amministrazione regionale

Riunione del Consiglio del 25 marzo 2015

Nella seduta consiliare del 25 marzo 2015, il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interpellanza in merito all'aumento di casi che coinvolgono direttamente dirigenti regionali in procedimenti promossi per danno erariale da parte della Corte dei Conti.

«Questi episodi, oltre a recare un pregiudizio di natura economica alle casse regionali, rappresentano un notevole danno di immagine per l'Amministrazione stessa e gettano discredito immotivato su tutta la Dirigenza regionale – ha spiegato il Capogruppo Stefano Ferrero –. A nostro avviso è indispensabile avere a disposizione immediatamente efficaci strumenti per reprimere questo genere di comportamenti.» Ha quindi voluto sapere il numero dei dirigenti regionali coinvolti negli ultimi 5 anni in episodi che hanno visto l'intervento sanzionatorio da parte della Corte dei Conti e l'ammontare complessivo delle somme contestate, chiedendo poi «se siano stati adottati dei provvedimenti disciplinari nei confronti dei dirigenti condannati dalla Corte dei Conti o penalizzazioni nell'erogazione del salario variabile; infine, se il Governo regionale intenda provvedere all'individuazione di strumenti efficaci per reprimere queste condotte illegittime

Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha osservato: «Ad oggi sono sette i dirigenti regionali che negli ultimi 5 anni hanno subito condanne da parte della Corte dei conti, mentre il totale complessivo delle somme contestate ai dirigenti (se si intende la somma quantificata nelle sentenze di condanna) ammonta a euro 362 mila 123 euro, oltre alle spese di giudizio ed eventuali interessi e rivalutazione monetaria. Non si è ritenuto di avviare procedimenti disciplinari che presuppongono la “permanenza” del danno, in considerazione del fatto che i danni sono stati interamente risarciti o sono in corso di risarcimento. Quanto ad eventuali penalizzazioni nell’erogazione del salario di risultato, si tratta di ipotesi previste in casi specifici dalla legge, cui non sono riconducibili le responsabilità accertate nei riguardi dei dirigenti, anche perché va sottolineato che la responsabilità contabile e amministrativa è un aspetto fisiologico dell’attività della dirigenza regionale, confrontata quotidianamente con attività amministrative a rischio anche elevato, sia interpretativo che procedurale

Il Presidente Rollandin ha proseguito rimarcando che questi episodi «andrebbero certamente evitati, ma sono comunque limitati e risalenti indietro nel tempo, in quanto riferiti quasi tutti ad un'unica fattispecie – l’affidamento di consulenze – oggi ampiamente superata dalle disposizioni normative introdotte nel frattempo. Il Governo regionale ritiene che l’Amministrazione sia già in possesso degli opportuni strumenti per prevenire efficacemente questi comportamenti. Le leggi regionali e statali vigenti e gli altri strumenti regolamentari e disciplinari esistenti sono adeguati, non necessitano di ulteriori interventi specifici. Ritengo tuttavia che i migliori strumenti per aumentare le capacità professionali dei dirigenti, e quindi evitare questo tipo di episodi, rimangano la formazione e l’aggiornamento professionali; a questo proposito, il 28 gennaio 2014 è stato ulteriormente aggiornato in data il Codice di comportamento dei dipendenti e tutto il personale ad oggi ha ricevuto una formazione specifica. La dirigenza è a un livello alto; certo, non si possono escludere problemi, ma va tenuto conto della difficoltà interpretativa delle tante norme esistenti

Il Capogruppo Stefano Ferrero nella replica si è chiesto «se lo stesso comportamento sarebbe stato applicato anche per i dipendenti. Mi sembra strano che non siano state applicate penalizzazioni. Il segnale dell'Amministrazione è stato debole, nonostante si parli tanto di legalità.»

MM