Info Conseil

Communiqué n° 163 de 25 mars 2015

Interrogazione sul piano di accoglienza dei profughi

Seduta del Consiglio del 25 marzo 2015

Con un'interrogazione posta nella seduta consiliare del 25 marzo 2015, il gruppo Alpe ha voluto approfondire le modalità di attuazione del piano di accoglienza dei profughi per il quale la Valle d'Aosta contribuisce attraverso il Servizio affari di prefettura.

In particolare, ha chiesto notizie sul numero di migranti e sulle strutture che li accolgono nonché sui controlli relativi alla regolarità dei servizi e con quali risultati.

Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha ricordato che «cette question relève des compétences préfectorales que notre Statut d’autonomie attribue à la Région et que, à l’issue d’un appel d’offres lancé conformément au Code des contrats, la structure Affaires préfectorales a confié le service d’accueil des réfugiés à deux coopératives sociales et à une fondation qui œuvre dans le domaine social. Depuis le mois de juillet 2014, à la suite de 4 procédures d’attribution successives, 69 citoyens étrangers ayant débarqué sur les côtes méditerranéennes sont arrivés en Vallée d’Aoste. Pendant ces mois, huit d’entre eux ont quitté de leur propre volonté les structures où ils étaient hébergés, et perdu ainsi tous les droits liés à la procédure d’accueil. À ce jour, la Vallée d’Aoste accueille donc 61 citoyens étrangers. Il s’agit d’hommes adultes, provenant de différents pays de l’Afrique subsaharienne. Ils sont répartis comme suit: 17 dans la structure Piccolo Albergo di Comunità gérée par la coopérative sociale La Sorgente, située à Aoste; 20 dans la structure "Abri Monsieur Vincent", gérée par la fondation Opere Caritas, située à Aoste; 24 dans la structure gérée par la coopérative sociale Leone Rosso, située à Verrès.»

Riguardo ai controlli, il Presidente ha aggiunto: «Les conventions signées avec les sujets qui gèrent les structures d’accueil prévoient un certain nombre de mesures destinées à vérifier la régularité des services qu’elles couvrent. Au vu des contrôles effectués, la structure Affaires préfectorales considère que les services prévus par les conventions sont fournis régulièrement et que les structures sont adaptées à l’accueil des réfugiés.»

La Consigliera Patrizia Morelli ha ricordato che «l'emergenza profughi sta assumendo proporzioni mai viste: negli ultimi 4 anni il numero è quadruplicato, nel solo mese di gennaio 2015 si è incrementato del 60 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Riguardo alle cooperative che gestiscono questo servizio nella nostra regione, la cooperativa Leone Rosso è venuta alla ribalta perché, da un articolo de La Stampa, nel centro di accoglienza che gestisce a livello piemontese i profughi sarebbero stati abbandonati. Crediamo che questo sia un campanello d'allarme di cui tenere conto, affinché situazioni di questo tipo non si verifichino nella nostra regione, vista la presenza della stessa cooperativa. Contiamo sull'impegno del Presidente Rollandin affinché il denaro pubblico sia utilizzato in maniera corretta, senza speculazioni di sorta e offrendo servizi adeguati. Un bando non può prevedere valori quali la solidarietà e la carità: tuttavia crediamo che l'adempimento di questi obblighi ci debba essere dal punto di vista morale. Prendiamo atto dal Presidente che i controlli sono fatti regolarmente e che questi hanno dato buoni risultati. È necessario proseguire in questa direzione.»



SC